“Sotto i cieli di Giotto”, l’omaggio a Padova Urbs Picta, ha illuminato la rassegna di danza del Teatro Abeliano curata dal Centro ResExtensa di Elisa Barucchieri

Vista dall’esterno, la Cappella degli Scrovegni a Padova è un edificio piuttosto anonimo, e nulla lascia presagire l’esplosione di colori che avvolgono il visitatore, una volta entrato. All’interno gli stucchi dorati, i rossi e soprattutto l’azzurro del cielo quasi abbagliano gli occhi e i sensi: stupore e meraviglia sono la cifra dello sguardo che percorre gli affreschi delle pareti fino alla controfacciata, dove è dipinto il meraviglioso Giudizio Universale. Quel cielo e l’intera Cappella son stati dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2021.

Bellezza e armonia, arte e cultura sono l’oggetto della ricerca di Padova Danza Project, sotto la direzione artistica di Gabriella Furlan Malvezzi, che si configura come un Corso di Perfezionamento Professionale volto a individuare, valorizzare e sostenere giovani talenti che qui si formano, con la possibilità di confrontarsi con altre realtà del territorio nazionale e internazionale.

La dimensione dell’accoglienza e dello scambio è fortemente voluta da Elisa Barucchieri, anima e madre di ResExtensa Dance Company, da sempre attenta a portare nella nostra terra nuovi e diversi volti ed esperienze, in un’azione pedagogica e di ricerca continua e instancabile, nella profonda convinzione che il confronto e l’apertura a nuovi linguaggi portino ad una crescita e ad un arricchimento. L’ascolto profondo è stato il sentimento dominante che si percepiva al Teatro Abeliano durante lo spettacolo Sotto i cieli di Giotto, con tre performance coreografate da Nicoletta Cabassi ed Emanuela Tagliavia.

Si è partiti dalla Vita Nova di Dante in cui mistica e laicità si rincorrono per giungere ad una vita rinnovata dall’azione salvifica dell’amore e poi, attraverso un intermezzo danzato su testi recitati di Rainer Maria Rilke, Emily Dickinson, Czeslaw Milosz, si è giunti al mondo di Giotto della Cappella degli Scrovegni. Sulle sue pareti, tesoro inestimabile di Padova Urbs Picta, è raffigurata la vita di Cristo, ma la scelta narrativa della Compagnia è concentrata in modo particolare sulle figure degli Angeli. Sono loro i protagonisti dei quadri dei danzatori, che parlano dell’Annunciazione, della Passione, del Giudizio. Sono loro che vivono e danzano l’estasi e il dolore, che sono messaggeri o guerrieri, sempre espressione del disegno divino. È un omaggio alla città, alla Padova del Trecento attraverso la lettura di luoghi preziosi dal punto di vista artistico. È la danza che incontra l’arte figurativa, che racconta la bellezza del segno pittorico e in qualche modo lo rende vivo, presente.

Professionalità, cura del gesto e della luce, emozione ora trattenuta, ora lasciata libera: la serata è stata emozionante e intensa. E in questo scambio di esperienze è bello sottolineare l’occasione offerta ai giovanissimi allievi del Liceo Coreutico di Bisceglie, che ResExtensa segue da un anno, che hanno avuto la possibilità di salire sul palco per danzare Not ma responsibility, brano da loro stessi coreografato sul tema della violenza contro le donne.

Imma Covino

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