L’Arti-Ficio del Teatro Mercadante di Altamura esplode in una festa di musica, parole e coriandoli con “Ci vuole orecchio – Elio canta e recita Enzo Jannacci”

Ai coriandoli colorati si mischiavano le lunghissime stelle filanti cadute sul parquet della platea, qualche filo era rimasto abbarbicato ai lampadari, qualche altro si lasciava trascinare dalle caviglie delle signore che si avviavano verso il foyer, eravamo tutti così felici. Ho visto qualcuno ballare mentre si infilava il cappotto per andar via. Anche io ero felice, anche se avevo visto lo spettacolo dal palco A: ho visto tutta la parte destra del palcoscenico, intuivo che a sinistra ci fosse un pianista; infatti, è uscito sul proscenio a fine spettacolo. Ma non importa. Perché Ci vuole orecchio – Elio canta e recita Enzo Jannacciè stato uno spettacolo così bello e così colorato che mi è sembrato di saltare sui tappeti elastici, è stato tutto come era lui, Jannacci: talmente struggente da risultare allegro, talmente leggero da scavarti una trincea dentro.

È stata un’esplosione di colori, a partire dalla scenografia firmata da Giorgio Gallione: sul palco parallelepipedi multicolori dalle pareti non abbastanza spesse da coprire la lampadina al loro interno come negli abat-jour delle stanze da letto degli anni ’80, sul fondale ancora colori e schizzi di vernice nell’alternarsi dei pannelli durante tutta l’esibizione. Insieme a Elio, che è stato attore oltre che talentuoso (ma lo sapevamo già) cantante, sul palco Alberto Tafuri al pianoforte (per me non pervenuto, ma solo per motivi di visuale), Martino Malacrida alla batteria (brioso anche nel canto), Pietro Martinelli al basso e contrabbasso (mio preferito, ma io ho un debole per i bassi), Sophia Tomelleri al sassofono (stra-brava ma unica donna: ahia!), Giulio Tullio al trombone (forse il più jannacciano dei cinque), tutti assolutamente eleganti nei loro completi – indovinate un po’? – super colorati.

Lo spettacolo, che ha inaugurato la rassegna “Music All” all’interno della IX stagione teatrale di Altamura, parte con “Ci vuole orecchio” e il pubblico è già conquistato ma dopo un’ora e mezza di spettacolo (molto divertente, molto godibile, molto intelligente) è stato lo scoppio di cannoni di stelle filanti e la pioggia di coriandoli sull’ultimo pezzo a regalarci un’aura di poesia perché alla fine, dietro lo humor, dietro il nonsense, dietro la comicità, è la poesia quella che Enzo Jannacci, come Elio in tutta la sua carriera, hanno cercato di proteggere: la poesia delle piccole cose, tanto delicata che rischia di sciuparsi con un solo sguardo.

La stagione teatrale del Teatro Mercadante di Altamura per il 2023-2024 si chiama “Arti-Ficio” e forse proprio lo spettacolo di Elio ha interpretato al meglio il significato più consueto di questa parola ma, come ci suggeriscono dalla regia, per il Teatro Mercadante la parola “artificio” è anche e forse soprattutto l’indicazione di un luogo – il teatro – dove si fabbricano le arti.

Ed è proprio in questa direzione che va tutto il calendario del teatro dove si sono avvicendati a partire dallo scorso autunno l’opera in forma semi-scenica “Don Chisciotte alle nozze di Gamazzio” proprio di Saverio Mercadante eseguita dall’orchestra sinfonica di Matera e la rassegna “October jazz”, Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, Francesca Reggiani con la sua “Gatta morta” o Roberto Ciufoli all’interno della XX edizione del festival nazionale di teatro comico “Bombetta d’oro”.

Trentotto recite in tutto divise in sei rassegne: “Mettiamoci in…prosa” che nel fine settimana del 27 e 28 gennaio ospiterà Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo sul testo teatrale del Anthony McCarten con lo spettacolo “I due papi” che ripercorre i giorni frenetici in cui Benedetto XVI rinunciò alla sua nomina portando all’elezione di Francesco; il 3 e 4 febbraio vedrà sul palco Elio Germano e Teho Teardo con “Paradiso XXXIII” di Neil Simon e ancora Francesco Iannuzzo e Barbara De Rossi con “Il padre della sposa”. Nella rassegna “Comi-città” arriva sabato 16 marzo Dario Vergassola con “Storie sconcertanti” spettacolo con cui festeggia i vent’anni di carriera come intervistatore sopra le righe; Elio ha inaugurato la rassegna “Music All”, che nelle prossime settimane ospiterà Paolo Conticini, Paolo Belli, Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello. 

La Stagione Concertistica ospiterà Janoska Ensemble il 10 marzo con una sintesi creativa tra musica classica, jazz, pop, e sonorità latine, il 21 aprile chiude la rassegna Laura Marzadori al violino e I Solisti Lucani con “Le quattro stagioni”.

Il Teatro Mercadante, costruito alla morte del compositore di origini altamurane alla fine del XX secolo, conta 500 posti, è un ‘piccolo teatro’ in cui la comunità altamurana si ritrova spesso perché ospita moltissime iniziative, non solo la stagione di teatro e opera, è un vero e proprio punto di riferimento culturale, uno di quei fuochi attorno ai quali da circa due milioni di anni le donne, gli uomini e i bambini si raccontano storie per trovare un senso alla loro esistenza.

Simona Irene Simone
Foto di repertorio di Musicarte di Giuseppe Mirizio

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