4 ottobre 2019 – La geografia, questa sconosciuta!

Seguo poco o niente la politica, soprattutto da quando il sistema dell’informazione (complice i social) ha deciso di spacciarci per “politica”, il vestito di quella, la gaffe di quell’altro, l’inglese stentato di quell’altro ancora o, infine, il litigio televisivo tra altri due.
Raccontata così, in maniera macchiettistica, la politica, confesso, mi pare assai noiosa: preferisco seguire direttamente -e senza filtri- le dirette parlamentari.

E, tuttavia, questa notizia mi ha colpito molto, forse per la mia (a tratti esagerata) passione per la geografia.

C’è una signora, leghista, che, se non ho capito male, è stata Sottosegretaria e, dopo l’autogol del suo capo, ora si candida come Governatrice per le prossime elezioni in Emilia-Romagna. Intervistata, ha dichiarato che la sua Regione confina con l’Umbria e col Trentino Alto-Adige.
Quando ho letto sta cosa, son balzato, inferocito, sulla sedia e sono andato a controllare per vedere se tale castroneria l’aveva detta veramente o se era una fake new dei suoi avversari.

Ahimè, l’aveva detto veramente.

A 6 anni conoscevo tutte le Regioni e tutti i capoluoghi di Provincia.
Quando le targhe delle auto erano su base provinciale, riconoscevo la provincia di provenienza di ognuna di loro; conoscevo i monti, i fiumi e i laghi più importanti d’Italia.
Qualche anno più tardi conoscevo tutte le capitali del mondo.
E non era una cosa solo mia. Tutti i miei coetanei -chi più chi meno- sapevano queste cose: era proprio l’ABC per conoscere un poco il nostro Paese, essendo all’epoca, non facile come oggi, spostarsi in poche ore dal Sud al Nord.

Mo’ io, in un momento di magnanimità, posso pure comprendere, senza giustificarla, la bizzarra tesi dell’Umbria che confina con l’Emilia: mancherebbe un pezzo delle Marche, un centinaio di km, comprendente, peraltro, il bellissimo Montefeltro e la provincia di Pesaro Urbino (PU era la targa che pochissimi conoscevano) ma, tutto sommato, un Maestro in vena di regali, l’avrebbe pure perdonata magari con un piccolo sfottimento.
Ma mi immagino, invece, la scena, sempre alla mia epoca scolare, di una sgallettata baldanzosa che veniva a sostenere che il Trentino Alto-Adige confinava con l’Emilia: saltava, cioè, una regione intera, mica piccola, come il Veneto.
Sarebbe stata coglionata ininterrottamente per l’intero anno scolastico: comm’jè, la pianura padana e la riviera romagnola, confinanti con le maestose vette dolomitiche? E il Lago di Garda, dove lo metti? E le ville Palladiane di Vicenza, dove vanno a finire? E la città di Giulietta e Romeo, la città del Santo, Treviso, Venezia, che fine fanno?

Ma un poco poco di buon senso pratico, ce l’hai?
Una cartina geografica dell’Italia, l’hai mai vista?
Solo Pontida conosci, caprona (in senso didattico, naturalmente)?
E ci vivi, pure in quella Regione, bella figura sì fatt!

Non c’è niente da fare: a questi, mancano proprio le basi e la conoscenza delle regole elementari della vita.

LNG

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