21 settembre 2019 – L’infelice vita dell’hater

La fantasia dell’hater da tastiera (personaggio magistralmente interpretato, tempo fa, da Crozza) si è sbizzarrita e ha trovato nuova linfa dopo l’intervista resa in TV dalla signorina Carole Rackete.
Il colorito frasario che abbiamo letto, degno dell’Accademia della Crusca e dell’Università di Oxford, è spaziato dal “Fatti una ceretta e tagliati quei baffi e i peli sotto le ascelle” al “Meglio la figlia di Fantozzi”; dal gentile “Sparati, lesbicona marcia” all’evergreen “Troiona, la nave portala in Africa e godi con tanti africani, così non rompi”.

Già qualche mese fa, la signorina fu destinataria di delicate “attenzioni”, anche da parte di alcuni quotidiani e dal Ministro dell’epoca di analogo taglio: “Famiglia di assassini mercanti di armi”, “delinquente”, “petulante”, “saccente”, “speronatrice”, “senza tette”, “senza reggiseno”, etc.

L’odiatore di professione, si sa, ha moltissimi problemi relazionali, scarsa fantasia e povertà lessicale.
E, dicono gli esperti, è facilissimo che una donna o una ragazza in vista, sveglia, che conosce il mondo e che solca da tempo i mari, sia la vittima predestinata di questo genere di attenzioni ossessive. Come è noto che le critiche che, anche dalla parte meno sguaiata di questi ambienti, vengono rivolte ad una ragazza di tal genere, non attengono mai al merito, alle sue scelte e alle sue idee ma si concentrano sul dettaglio fisico, su una bufala veicolata ad arte, sul corpo e sul sesso.

Immancabile, per questi “disturbati”, l’invito, già rivolto alle signore Boschi e Boldrini, alcuni anni fa, a “divertirsi con gli africani”. Sono fissati, non c’è niente da fare.
Basta leggere una di quelle pagine della galassia padana o dei disturbati cronici per imbattersi in questo genere di “auspici” che essi (prevalentemente uomini ma anche donne), rivolgono alla vittima di turno.
In parte sono troll con nomi inventati ma in parte (diciamo i più trogloditi) son persone in carne ed ossa che pensano di avere il loro momento di notorietà con un’invettiva hard. Come facevano -e fanno- i vecchi guardoni nel veder passare una bella ragazza, dandosi “di gomito” e trattenendo la goffa risata per sottolineare i loro desideri impossibili da realizzare.
Son persone che, in pubblico, esibiscono crocifissi e rosari e di nascosto vanno in giro per le strade provinciali in cerca di qualche signorina vivace da pagare, come nella nota canzone di De Andrè.
E insomma sono persone un po’ così.

Mo’ però, c’è un problema.
La sig.na Carole -evidentemente consigliata da qualche suo amico italiano- ha deciso di non stare con le mani in mano e di presentare centinaia di denunce alla Magistratura, finanche nei confronti di ricchi ex Ministri, dei loro collaboratori e di qualche giornale di riferimento. Ci sono dei precedenti che hanno già visto vittoriose persone, associazioni, ong che, alla fine del giudizio, hanno ottenuto risarcimenti dai calunniatori di turno, a volte persone in vista e note.
E la Carola ci fa sapere che gli eventuali risarcimenti che dovesse ottenere, li re-investirà in “attività di solidarietà e salvataggio in mare”: fuor di metafora, si comprerà qualche nave per soccorrere i migranti in mare.

Io me la immagino la scena.
La TV manda in onda le immagini di un salvataggio, l’hater comincia a scrivere compulsivamente sulla tastiera le sue invettive contro i volontari e, ingrandendo la foto, scopre il proprio nome come finanziatore della nave e dell’operazione di salvataggio.
E mi immagino pure la scena del varo delle nuove navi con la telecamera che indugia sul nome della stessa: “Nave Matteo” o “Nave Giorgia” o “Nave Libero”.

Sarebbe bellissimo.

LNG

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1 commento su “21 settembre 2019 – L’infelice vita dell’hater

  1. toni de benedictis Rispondi

    I responsabili di Facebook e Twitter ( e anche Istagram magari) dovrebbero ” inventare” un algoritmo che riconosca gli haters mentre scrivono le loro facezie e, in automatico, faccia scattare un meccanismo che rilasci, sull’ apparecchio utilizzato dall’odiator*, un effluvio di merda, possibilmente proveniente dalle valli padane…

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