15 novembre 2019 – Faccia di bronzo

Quel che fa meraviglia, dopo fenomeni naturali molto violenti e dannosi come l’allagamento di Venezia, non è certo la vivace – e a tratti accesa – discussione tra coloro che reputano utile il MOSE e coloro che la ritengono, invece, un’opera inutile, che, quando e se entrerà in funzione, non sarà di nessun aiuto alla popolazione.
Discussione a cui questa testata non può dare il suo contributo, non avendo la necessaria competenza tecnico-professionale in materia, al contrario di milioni di ingegneri idraulici di cui, scopriamo sui social, è invece pieno il nostro Paese.
E non fa meraviglia neanche la diatriba tra chi sostiene che il fortissimo scirocco e le correlate mareggiate che si sono abbattute (e che si abbatteranno nel prossimo fine settimana) sulle coste esposte a sud rientrino o meno tra i famosi “cambiamenti climatici” di cui la signorina Greta e molti scienziati parlano invitando governi e popolazione a porre in essere atti e comportamenti idonei a limitarne danni e portata.

In questo ambito, qualche piccola idea ce l’abbiamo, ma preferiamo ascoltare chi ne sa più di noi, compresi, perché no, i milioni di divertenti scienziati che, smessi i panni di ingegneri idraulici di cui sopra, diventano, con insospettabile rapidità, esperti
di clima.
E non ci fa meraviglia neanche la polemica sull’utilità o meno delle “grandi opere”, anche se, in questo caso, le idee ce le abbiamo decisamente più chiare.

Quel che invece ci meraviglia assai è un’altra cosa.
Abbiam visto che il Presidente della Regione Veneto e i maggiori esponenti dell’opposizione di destra, gli onorevoli Salvini e Meloni in primis, stanno accusando l’attuale governo di essere responsabile sia della mareggiata di Venezia, sia dell’abbandono di AM dall’acciaieria di Taranto.
Ora, è vero che la buona memoria non è tra le principali caratteristiche di noi italiani ed è pure notorio che da quelle parti politiche, se non hai sufficiente dose di faccia di bronzo (è intervenuto il correttore automatico per mutare in “bronzo” una diversa parola forse più calzante), non vai da nessuna parte.

Tuttavia, alcune domande sembrano legittime: ma chi minchia governa il Veneto da oltre 30 anni?
E quelle foto col gotha nazionale di Lega, FdI e FI, che inaugurava trionfante il Mose, dichiarando, di fronte a compiacenti telecamere: “Abbiamo risolto il problema dell’acqua alta a Venezia” (l’equivalente del “Abbiamo sconfitto la povertà” di qualche anno dopo), ce la siamo sognate noi?
E quei governanti di Lega e Forza Italia condannati per corruzione in gravi vicende legate al Mose erano frutto della nostra fantasia?
E lo scudo penale per vicende pregresse, per l’ex Ilva, chi l’ha levato nel settembre 2018?
Così, tanto per sapere.

Che poi, Cristo è grande; e se vede che al Consiglio Regionale veneto la maggioranza leghista boccia, festante, una proposta di legge PD e IV che proponeva alcuni accorgimenti per limitare i danni da cambiamento climatico, un minuto dopo, ti fa entrare l’acqua alta proprio nella stessa aula.

LNG

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