L’Associazione Nel Gioco del Jazz ha salutato il 2024 ed augurato buone feste al suo pubblico con il “Natale in frac” della spumeggiante Gaia Gentile e dell’Orchestra Oles Pop

Con il concerto dell’8 dicembre presso la sala del Nicolaus Hotel di Bari si è conclusa la rassegna 2024 dell’Associazione “Nel Gioco del Jazz”, sotto la Direzione Artistica del Maestro Pietro Laera e la Presidenza di Donato Romito.

Per entrare nel vivo dell’atmosfera natalizia, sul palco, la cantante Gaia Gentile, accompagnata dall’Orchestra Oles Pop diretta dal Maestro Giacomo Desiante. Il titolo dello spettacolo, “Natale in Frac”, ha subito mostrato l’intenzione di creare con brio un’atmosfera natalizia, rendendo anche omaggio a quei personaggi che hanno reso celebre la Puglia. Ovviamente il Frac riporta subito alla mente il più rappresentativo cantautore pugliese, che è stato Domenico Modugno, con il suo Vecchio Frack. Ad agosto scorso ne abbiamo ricordato con grande affetto i trent’anni dalla morte.

Iniziamo parlando della bella e brava cantante barese Gaia Gentile (di Cassano delle Murge). Trentadue anni, particolarmente spigliata e disinvolta nel tenere la scena. Riesce a spostarsi con facilità tra i diversi registri, arrivando molto in alto. Inizia i suoi studi musicali all’età di 15 anni presso la scuola del “Pentagramma” di Bari, sotto la guida del maestro Fabio Lepore. Sempre nella stessa scuola intraprende lo studio del pianoforte con l’insegnante Onofrio Paciulli e lezioni di musica d’insieme con Guido Di Leone. Inizia così ad esibirsi sia come solista che in gruppi vocali come “Mezzotono” con il quale ha tenuto diversi concerti e festival in Algeria, Germania, Emirati Arabi Uniti, Malaysia, Singapore, Hong Kong, Cina, Indonesia, Sry Lanka, Thailandia, Birmania, Kuwait, Francia, Spagna, Inghilterra, Scozia, Argentina, Cile, Zimbawe, Zambia, Svizzera, Russia ecc. Ha preso parte anche a Stage e Workshop di perfezionamento con Gegè Telesforo, Elisabetta Antonini, avviamento al sound painting con il maestro Carlo Lomanto, Gianna Montecalvo, Franco Fussi e Vincenzo Maurogiovanni.

La sua voce ha brillato anche nel programma televisivo “Ballando con le stelle” di Milly Carlucci, confermando il suo talento limpido. Gaia ha ottenuto il diploma presso “L’Accademia Artisti”, Scuola di Recitazione, Canto, Doppiaggio e Arti dello Spettacolo di Roma, unendo così la sua passione per la musica con lo studio e l’amore per il teatro.

Nel 2020 ha debuttato con lo spettacolo “Gaia Gentile…ma non troppo!“, dove ha esibito la sua personalità stravagante, omaggiando i grandi cantautori italiani con cui ha collaborato nel corso della sua carriera, da Caparezza a Capossela, Dalla, Silvestri e Noa. Nel 2022 ha pubblicato l’album “Tanto Tutto Passa”, ottenendo un notevole successo sia di critica che di pubblico.

Nel maggio del 2023, ha lanciato il singolo “Non sei stato un caso“ e nel 2024, esce il suo ultimo singolo “Senza Te”, che attira l’attenzione di programmi Tv a cui viene invitata ad esibirsi. E’ stata spesso è ospite del programma RAI “La volta buona” condotto da Caterina Balivo. Ha collaborato come solista con la “Jazz Studio Orchestra” di Paolo Lepore in omaggi a Lucio Dalla e Pino Daniele. Lo scorso aprile ha partecipato al reality “The Voice Generations”, accompagnata dal padre alla chitarra e il compagno di vita Nicolò Pantaleo (anche lui presente sul palco del Nicolaus) alla voce, pianoforte e sax soprano,  arrivando in finale. Di questa nuova figura che si affaccia con prepotenza sul panorama musicale, non si può che parlare bene ed augurarle una carriera stellare. Le sue doti canore ed il suo carattere esuberante potranno sicuramente sostenerla.

L’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES nasce nel 2017 con l’obiettivo di salvaguardare, potenziare e modernizzare l’importante patrimonio musicale costituito da quarant’anni di attività concertistica e operistica dell’orchestra leccese (già Orchestra Sinfonica della Provincia di Lecce e Orchestra Sinfonica Tito Schipa).

A dirigere l’Orchestra, il Maestro Giacomo Desiante, classe 1967, cresciuto a Gravina. Si è avvicinato alla musica giovanissimo grazie al contatto diretto con la realtà bandistica attiva nella cittadina pugliese. Amante delle tradizioni popolari, ha collaborato come fisarmonicista con il gruppo folkloristico presente nel territorio con il quale ha viaggiato in tutto il mondo ricercando e scoprendo il fascino della musica popolare. La grande attrazione verso nuove possibilità di espressione musicale lo hanno spinto ad approfondire sia a livello accademico che da convinto autodidatta lo studio di diversi strumenti fra cui il pianoforte e il trombone e a dedicarsi alle tecniche di composizione e di arrangiamento.

Ha compiuto i suoi studi con il maestro Michele Lomuto conseguendo il diploma di Trombone presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari; mentre, introdotto alla musica jazz dal Maestro Giancarlo Gazzani, ottenendo il Diploma di Composizione e Arrangiamento Jazz. Polistrumentista e conoscitore dei diversi generi ha potuto arricchire notevolmente il suo linguaggio musicale collaborando con musicisti specializzati nell’ambito della musica jazz, brasiliana, cubana, blues, leggera. Nel 2003 è risultato il vincitore del Primo Premio Assoluto nell’ambito del concorso dedicato alle composizioni originali per banda “La Banda nasce tra noi”.  Attualmente è docente presso il Conservatorio di Matera. Desiante ha anche curato tutti gli arrangiamenti dello spettacolo.

Confuso nell’Orchestra Oles, il sassofonista (nonchè compagno nella vita di Gaia Gentile) Nicolò Pantaleo. Si diploma nel 2007 col massimo dei voti, sotto la guida di Roberto Micarelli, presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, successivamente consegue il diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti e la lode presso Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Membro stabile di formazioni da camera quali: il Mediterraneo Sazophone Quartet, l’Adolphe Sax Quartet, il Fandango Sax Quartet, il Duo Pantaleo/Gambino – Pantaleo/Torella con i quali è vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali fra cui diversi primi premi.

Ha avuto diverse collaborazioni come solista con Orchestre Nazionali. Nell’ambito della musica d’intrattenimento ha al suo attivo oltre 1.000 repliche con la formazione Rimbamband. Dopo oltre 10 anni di insegnamento precario, dall’anno accademico 2022/23 è Docente in ruolo presso il neo-nominato Conservatorio di Musica  (ex I.M.P) “G. Paisiello” di Taranto. Sia Desiante che Pantaleo hanno avuto ampi spazi per mostrare il loro talento: alla fisarmonica il primo, ai sassofoni il secondo.

Due parole ancora sullo spettacolo. Oltre ad essere un concerto pre-natalizio, con un’ampia medley dedicata ai canti di Natale, e un medley finale tutta dedicata a Domenico Modugno, la scaletta ha messo insieme una serie di brani di varia estrazione, iniziando da Nicola di Bari, per passare a Ron (nato a Pavia da genitori pugliesi), a Lucio Dalla, bolognese di nascita ma affezionatissimo alla Puglia (Manfredonia e Tremiti in particolare). Si passa poi alla tarantina Mietta, ai salentini Emma Marrone e Nicola Arigliano, e al brindisino Al Bano Carrisi.

Altro riferimento è stato quello con la canzone napoletana “Era de maggio”, con il testo scritto nel 1885 da Salvatore Di Giacomo e musicato poi dal compositore tarantino Mario Pasquale Costa. A metà del concerto la scena è stata lasciata completamente all’Orchestra, per un omaggio al compositore argentino Astor Piazzolla, che aveva un nonno proveniente da Trani. Tre brani dedicati al tango, tra cui i capolavori Oblivion e Libertango. In questo frangente il maestro Desiante ha imbracciato la fisarmonica. Libertango è stato eseguito in duo con la fisarmonica di Desiante e il sax soprano di Nicolò Pantaleo. Davvero un momento affascinante.

E visto che tutto il concerto voleva essere un omaggio alla Puglia, riporto in conclusione alcune parole a lei dedicate da Lucio Dalla, che Gaia Gentile ha correttamente letto durante il concerto: “… Benedetta dal sole e dalle luci che ti riempiono gli occhi, ma non ferisce; …il fresco delle rocce e il respiro degli ulivi; … del misticismo e della laica allegria del vento, sempre complice, al servizio del pastore e dell’ulivo; … più blu di cielo e bianca di luce che c’è …”.

E a questo punto salutiamo un anno 2024 che ci ha offerto tanti bei concerti, alcuni particolarmente emozionanti, in attesa di ascoltare le proposte per il nuovo anno, che seguiremo con immutata stima.

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.