Prosegue a Gravina in Puglia la terza edizione del Festival Giovanile della Lirica, evento inserito all’interno del progetto REMM (Residenze Musicali Murgiane), con la direzione artistica di Katia Ricciarelli e la presidenza di Francesco Zingariello.
Giovedì 4 luglio, alle 21, alla Masseria Pantano, va in scena uno degli appuntamenti più attesi, con «Lirico» e il grande pianista jazz Danilo Rea, in recital solistico (biglietto unico a 15 euro, in vendita al botteghino, prevendita alla Cartoleria Parrulli di Gravina, infotel: 349.565.78.80, orchestradipugliaebasilicata.it).
Il noto musicista romano trova nella dimensione della performance pianistica il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee sono tra le più varie, «giocando» e reinventando da par suo su celebri arie d’opera. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sensibilità musicale, l’estro gentile e la forza creativa, Danilo Rea plasma la melodia, schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.
È il caso, in particolar modo, di «Lirico», un concerto che prende il nome dall’omonimo disco che nel 2024 compie vent’anni, edito dalla casa discografica Egea Records. Un progetto originale che fonde brani classici con quelli della tradizione jazz, miscelandoli con acuta sensibilità. Si tratta di esplorazioni armoniche all’interno di temi famosi di opere liriche; una serie di brani tratti dalle opere più significative della letteratura lirica, rendendo omaggio ai più grandi compositori del genere, da Puccini a Mascagni, da Saint-Saëns a Bizet, dal sublime Verdi di «Va pensiero, sull’ali dorate» (da «Nabucco») al novecentesco Bernstein di «Maria» (da «West Side Story»).
Passione ed emozione si accostano ad un repertorio classico con profondo rispetto della bellezza degli originali, riletti con un ricco e puro linguaggio jazzistico. Quasi come un anello di congiunzione, questo progetto annoda generi lontani: il jazz e il melodramma, giocando sulla relazione tra forma intimistica e libera interpretazione, non senza incursioni in mondi diversi da quello classico.
Il Festival Giovanile della Lirica proseguirà poi venerdì 5 luglio, alle 20,30, nella Chiesa di San Domenico di Gravina, con un concerto incentrato sulla «Polifonia sacra, dal Rinascimento ad oggi»: protagonista il Coro della Polifonica materana «Pierluigi da Palestrina», diretto da Carmine Antonio Catenazzo (ingresso libero).
Un viaggio attraverso la «lode divina» nelle diverse forme polifoniche, dai capolavori dei compositori dell’epoca della Controriforma, fino alle suggestioni artistiche di compositori viventi. Partendo da Giovanni Pierluigi da Palestrina, Ludovico Grossi da Viadana, Jacobus Gallus, Cristobal de Morales, Giovanni Croce, per poi passare ad Anton Bruckner, ed ai moderni Palmo Liuzzi, Bruno Bettinelli, Gianmartino Maria Durighello, Manolo Da Rold, Ola Gjeilo, l’impaginato disegna l’evoluzione della polifonia, che dagli intrecci armoniosi del Rinascimento si spinge alle ardite dissonanze contemporanee.
Sullo sfondo resta il «senso ultimo» della musica come espressione privilegiata dell’espressione di lode. «Come testimonia la lezione di Sant’Agostino – scrive nelle note introduttive la musicologa Emanuela Casciabanco – che ribadiva che “bis orat qui cantat”, “chi canta, prega due volte”. Cassiodoro, scrittore cristiano del VI secolo, ammoniva: «Se continueremo a commettere ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica». Anche per la Bibbia il silenzio o il rumore sono segno di maledizione. È per questo che il filo della musica accompagna l’intera esistenza illuminandola».
Il Festival Giovanile della Lirica è organizzato da «Orchestra di Puglia e Basilicata», ed è sostenuta dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Puglia, dal Comune di Gravina in Puglia, e da una serie di sponsor privati, tra cui il main sponsor Banca Popolare di Puglia e Basilicata (che in qualità di mecenate supporta concretamente la cultura per contribuire alla qualità della vita del proprio territorio, tutelando al contempo il patrimonio culturale cittadino e la trasmissione alle generazioni future). La manifestazione gode anche dei patrocini del consorzio «Sguardi Rupestri» (preziosissimo nella diffusione del festival), dell’Ente Pro Loco Italiane e della Fondazione Santomasi.
Danilo Rea nasce a Vicenza nel ‘57, ma la sua storia in musica nasce a Roma, sin da la sua tenera età. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma e insegna nella cattedra di jazz fino al 2017. Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione: melodia e improvvisazione.
Esordisce con lo storico Trio di Roma con E. Pietropaoli e R. Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina, Paoli e collabora con Baglioni, Pino Daniele, Modugno, Mannoia, Cocciante, Zero, Morandi e Celentano. Suona al fianco dei più grandi nomi del jazz come Baker, Konitz, Grossman, Berg, Woods, Brecker, Oxley, Lovano, Barbieri, Romano, Mehldau, Pérez, Camilo, Bacalov.
Nel 1997, con E. Pietropaoli e F. Sferra, fonda “Doctor3”, il trio che per tre anni riceve il premio come miglior gruppo jazz.
Dal 2000 Danilo trova nella dimensione in Piano Solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo, producendo i suoi lavori discografici: Lost in Europe 2000, Lirico 2003, Solo 2006, Introverso 2008, A Tribute to Fabrizio de André 2010, Something in our way 2015.
Danilo firma le musiche per diversi film come “Quando c’era Berlinguer” 2014, “I bambini sanno” 2015, “Pablito” 2022, “Ora Tocca A Noi – La Storia di Pio La Torre” 2023, per la regia di Walter Veltroni.
Nel 2020, a seguito dell’uscita della sua biografia (2018) scritta da Marco Videtta insieme a Danilo, nasce la nuova trasmissione radiofonica dal titolo “Il Jazzista Imperfetto” dove Marco e Danilo ci hanno intrattenuto e divertito, avvicinandoci alla melodia e all’improvvisazione jazzistica con garbato umorismo.
Tra le sue recenti collaborazioni vale la pena menzionare, il live “Family Affair” con l’amico e collega Roberto Gatto e le rispettive figlie, Oona Rea e Beatrice Gatto; “Adagios in Classical Jazz”, il duo a quattro mani con il pianista Ramin Bahrami; “Cosa Sono Le Nuvole”, in duo, pianoforte e la fisarmonica di Luciano Biondini; “La Finestra di Puccini”, il pianoforte di Danilo incontra la tuba di con Michel Godard; “RESET Trio”, l’eclettico trio con gli amici e colleghi musicisti Massimo Moriconi e Ellade Bandini. Nel 2023 si rinnova il sodalizio con Fiorella Mannoia, dando vita a “Luce” la tournée che ha portato le note del pianoforte di Danilo e la voce di Fiorella nei più bei teatri e nelle location più suggestive d’Italia.
Tra i suoi ultimi Live si afferma il progetto “La Grande Opera in Jazz” (prod. Saint Louis Coll.ofMusic & Globart) dove Rea reinterpreta i grandi temi operistici affiancato dalle stelle del Canto. Un’esperienza straordinaria per riscoprire Le meraviglie del melodramma italiano in una chiave di lettura innovativa, che grazie alla tecnologia, porta nuovamente nei Teatri le voci dei grandi cantanti lirici del ‘900, estratte da registrazioni storiche, ma, come per magia, nude, vive e riconoscibili, senza orchestra.