“Autistic City” ovvero come celebrare e preservare l’autenticità e l’unicità di ciascun individuo oltre ogni discriminazione: Palazzo Braschi a Roma ha ospitato la mostra fotografica ispirata a Wes Anderson sulla bellezza della diversità e sull’inclusione

Autistic City – Exploring youth different minds unique world” è la mostra fotografica ispirata a Wes Anderson che vede protagonisti giovani ragazzi autistici. L’evento, organizzato dall’Associazione Modelli si Nasce e da Accademia del Lusso di Roma, con il patrocinio dell’Assessorato di Roma Capitale a grandi eventi, turismo, moda e sport, si è inaugurato lo scorso 23 aprile.

Accademia del Lusso ha messo a disposizione Carolina Turra, docente di Styling, come coordinatrice del lavoro insieme agli studenti del corso, e una fotografa di moda, Marta Petrucci, per la realizzazione dello shooting ispirato ai film di Wes Anderson, regista celebre per il suo estro visivo e per la capacità di creare mondi unici e coinvolgenti, storie emozionanti e complesse, dal forte impatto estetico ed emozionale.

Sin dal titolo si evince la volontà di creare un collegamento con il regista; infatti, ben esplicito è il riferimento al film “Asteroid City”, suo più recente capolavoro, ma non è tutto: osservando gli scatti esposti, si può cogliere pienamente la rielaborazione delle atmosfere retrò e dei colori pastello tanto amati da Anderson, regalando una fotografia vibrante e colorata, caratterizzata da set intricati e dettagliati, unici e sempre coinvolgenti.

Ma, più significativo, è soprattutto il riferimento all’audacia e all’ambizione di Anderson nell’affrontare temi seri e anche molto toccanti con sensibilità e fantasia: 29 i fotomodelli che sono protagonisti di questi scatti, ragazzi autistici che, grazie a Modelli si nasce, associazione no profit nata a Roma nel 2018 che offre percorsi formativi personalizzati che preparano i ragazzi autistici ad entrare nel mondo della moda come modelli e fotomodelli, possono dare sfogo alla propria passione in un settore simbolo di inclusività ed esclusività.

Gli scatti fotografici catturano la bellezza e l’individualità di ciascun individuo, ne celebrano la personalità e la spontaneità, lasciando riflettere su quanto la diversità sia solo un preconcetto e non una barriera da abbattere. Anderson, con i suoi film e i suoi protagonisti, riesce sempre a creare storie profondamente emotive e umane, analizzando tematiche che spaziano dall’amore alla famiglia, dalla perdita alla ricerca di un’identità, toccando il pubblico grazie all’autenticità e alla vulnerabilità dei suoi soggetti. Allo stesso modo, questi scatti trasmettono una grande energia, comunicano un forte senso di libertà, mirano a far riflettere sulla necessaria sensibilizzazione dell’argomento, con l’obiettivo di celebrare la diversità e di costruire una realtà dove ogni individuo sia libero di essere sé stesso.

In un mondo ormai dominato dall’omologazione e dalla standardizzazione, la mostra “Autistic City” offre l’opportunità di riflettere sulla profondità della natura umana e sulla bellezza della diversità. Attraverso i vari protagonisti si può apprendere che la vera ricchezza dell’esistenza risiede proprio nella molteplicità delle esperienze e nella varietà delle prospettive, con la dimostrazione che c’è un posto per chiunque in questo mondo. Così, come i film di Anderson, questi scatti dimostrano che l’autenticità e l’unicità di ciascun individuo sono degne di essere celebrate e preservate sempre più, oltre ogni ignoranza, oltre ogni discriminazione. In un mondo che cerca di uniformare, questa mostra invita a riflettere sul valore della diversità e sull’importanza di creare spazi di inclusione e accettazione in cui ogni voce possa trovare il proprio posto.

Alessandra Sassanelli
Foto di Alessandra Sassanelli

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