Alberobello, capitale dei trulli, si apre all’arte e alla cultura con la II edizione del Festival del Fumetto e dell’Illustrazione “Criòus – Ruzzelè (Curioso – ancora!)”

La Casa delle Arti ad Alberobello, in Largo Martellotta, propone ai visitatori un insolito respiro di bellezza. Con il patrocinio del Comune, fino al 21 aprile prossimo in questi locali si svolge la seconda edizione del Festival del Fumetto e dell’Illustrazione con sottotitolo Criòus – Ruzzelè (Curioso – ancora!). Il sindaco Francesco De Carlo e l’assessore all’istruzione Valentina Liuzzi hanno così voluto rendere omaggio alla primavera concedendo spazio al richiamo dell’arte.

La curatela della mostra è affidata a Piero Angelini, genovese di nascita, ma pugliese d’adozione. È direttore artistico di “Manuscripta”, il più raffinato e qualificato festival pugliese del fumetto.

Chianche di Carta, il Presidio del libro di Alberobello insieme a Giuseppe Palmisano, sono gli organizzatori di questa entusiasmante esposizione di oltre duecento opere, prevalentemente fumetti di artisti pugliesi, orgoglio della nostra terra, e dell’illustratore e artista ferrarese Francesco Corli, le cui realizzazioni ricordano i disegni dei sogni felliniani. Corli terrà una masterclass sabato 13 alle ore 10, alla quale seguirà alle ore 19,30 dello stesso giorno la presentazione del libro “Alice nel paese delle meraviglie”.

Come mi ha sapientemente illustrato Anna Piepoli, gentilissima e preparatissima guida della mia visita nei meandri della Mostra, il programma è denso di eventi: presentazioni di libri e incontri con gli autori, laboratori artistici di illustrazione, manga, fumetto,disegno, gruppi lettura e spettacoli.

Particolare attenzione è posta anche a temi sociali. Infatti venerdì 12 alle ore 19.30 Giuseppe Sansone presenterà il libro “Matteo contro lo spettro autistico”. Il personaggio mostruoso del fumetto è uno spettro appunto, che dapprima spaventa e limita Matteo ma poi, pian piano lo porterà a reagire con coraggio. Ad ogni reazione di Matteo lo spettro si indebolirà fino a scomparire, trasformandosi in un bambino come lui.Il fumetto così, ha il fine di sensibilizzare tutti, per il rispetto di altre condizioni di vita.

I fumetti sono stati spesso considerati come produzione banale, ma in realtà sono un mezzo estremamente potente poiché efficace ed immediato. I fumetti non hanno età, sono un anello di congiunzione tra generazioni diverse. Parlano una lingua internazionale, sono un ponte tra tutte le culture e attraversano qualsiasi confine.

Lo scopo di questa ampia organizzazione, oltre a legare il mondo dell’illustrazione, l’arte e la musica, è quello di stimolare ed educare alla lettura qualsiasi fascia di età. Ci si deve allenare come nello sport, svincolandolo dalla mera conoscenza scolastica e formativa, rendendolo libero. La lettura deve essere una scelta non imposta e sganciata da tutto. Aperta a qualsiasi genere e forma.

Leggere, infatti, non è più semplicemente allargamento delle competenze linguistiche o sviluppo di una maggiore padronanza della nostra lingua, ma deve essere lo stimolo per la crescita della creatività e della fantasia di ciascuno di noi.

Attraverso i libri si conoscono nuovi mondi, nuove storie, nuovi modi di vivere e di pensare. Si impara il rispetto per la diversità e l’importanza del libero arbitrio, faro della società. In particolare può avere un impatto positivo sulla crescita del bambino, specie quando l’ambiente in cui vive lo porta distante dalla formazione del proprio sé.

Lo ripeteva Tiziano Terzani: “Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.

Cecilia Ranieri
Foto di Cecilia Ranieri

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