Il Museo Nuova Era nella Città Vecchia di Bari ospita fino al 10 aprile 2024 “Respiro“, la personale dell’artista pugliese Irene Petrafesa. La mostra curata da Rosemarie Sansonetti e Anna D’Elia può essere visitata dal giovedì al sabato dalle ore 17.30 alle 20.
Nove tele di varia dimensione sono disposte sui due piani della galleria, i colori impattanti delle opere spiccano sui muri bianchi e sulla pietra a vista.
Vengo attratta dal colore quasi monocromatico sul tono dell’azzurro .
Le opere non rappresentano un dettaglio ben definito, piuttosto un particolare di un elemento infinito.
A volte il mare, altre il cielo, sono rappresentati quasi a voler scavare nel loro profondo; quel bianco che come in una danza si mescola con il blu generando una strano senso di letizia ma, dove non c’è risposta, il nero si rivela violento e rovente come la pece, quasi a non voler far dimenticare che anche nella quiete più assoluta l’oscuro è comunque e sempre in noi.
La texture sembra svelare l’impiego di altro, oltre la pittura ad olio, forse materiali naturali come la sabbia.
L’impatto emotivo è forte, ma pacifico allo stesso tempo, poiché, man mano che ci si avvicina, ci si perde come in un viaggio verso l’infinito, dove i confini non sono delimitati da cornici, ma da un’aura e si spostano sempre più in là, si espandono a dismisura anche dove l’opera sembra finire.
Ci si immerge con spirito giocoso, infantile quasi, e la sensazione è quella di ricevere aria, “respiro” appunto!
Tutto è pulito, limpido, scevro da contaminazione e il movimento è assente o solo leggermente fluttuante.
“Il mare, l’oceano con la loro grande, estesa irrequietezza vivono come per l’uomo di ondeggiamenti, oscillazioni, di incessanti avanzare e retrocedere. Osservare queste distese infinite è quasi sempre per tutti una ricompensa. Il più delle volte puntare gli occhi al ‘grande blu’, che sia un’onda vicina o la esile linea che si profila all’orizzonte e spesso si confonde con quella del cielo, delle nuvole, ci colma di emozioni.”(versi tratti da “Una disperata vitalità” di Pier Paolo Pasolini)
Cecilia Ranieri
Foto di Cecilia Ranieri