“Io che amo solo te. Le voci di Genova”: la poetica magia del progetto musicale di Serena Spedicato dedicato alla ‘scuola genovese’ conquista anche il pubblico dall’Associazione “Amici della Musica Orazio Fiume” di Monopoli

Sul palco del Teatro Radar di Monopoli è andata in scena la performance “Io che amo solo te. Le Voci di Genova” dedicata ai cantautori della scuola genovese ed organizzata dall’Associazione “Amici della Musica Orazio Fiume” di Monopoli. Difficile dare un’etichetta precisa allo spettacolo che mette insieme recitazione, musica, teatro. Al centro di questo racconto, la cantante e voce recitante Serena Spedicato, accompagnata da tre splendide eccellenze della musica jazz pugliese: Vince Abbracciante alla fisarmonica (che ha curato gli arrangiamenti originali), Nando Di Modugno alla chitarra classica e Giorgio Vendola al contrabbasso. Regia teatrale di Riccardo Lanzarone.

Come è stato fatto notare all’inizio del concerto, esiste un sottile filo rosso che lega la scuola genovese e il Maestro Orazio Fiume (nato a Monopoli nel 1908, a cui è dedicata l’Associazione Amici Della Musica). Uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta scuola genovese è stato Umberto Bindi. Bindi fu mandato dalla casa discografica Ricordi a prendere lezione di composizione proprio dal Maestro Orazio Fiume. E guarda caso la prima canzone che compose dopo essere andato a lezione da Fiume fu “Il nostro concerto”.

Il progetto ha visto la pubblicazione nel 2022 di un libro-CD dal titolo “Io che amo solo te. Le Voci di Genova”. E’ una raccolta di canzoni di Luigi Tenco, Fabrizio De André, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi e Bruno Lauzi, arrangiate (come già detto) da Vince Abbracciante e i testi originali dello scrittore Osvaldo Piliego. Il lavoro è pubblicato dall’etichetta Dodicilune in collaborazione con Eskape Music e Coolclub, e distribuito ufficialmente da IRD.

Uno spettacolo-concerto di teatro-canzone che racconta, cantando, le storie e le vite che si celano dietro alcune tra le più belle Canzoni d’Autore italiane. Una Genova pronta ad accogliere i ritmi jazz che arrivavano da oltre oceano con le navi, e le melodie degli chansonnier d’oltralpe.

Serena Spedicato, salentina, tra i tanti titoli indicati nel suo curriculum vanta una Laurea in Canto jazz e Discipline musicali al Conservatorio di Lecce. E questo spettacolo ne è una degna realizzazione. La voce della Spedicato è stata accompagnata, con un’eleganza e maestria senza pari, dai tre straordinari musicisti tutti pugliesi. Veramente un fiore all’occhiello.

Lo scenario è stato realizzato con un Abat-Jour che fa luce su una valigia dalla quale, durante lo scorrere del concerto, sono stati prese e messe in mostra sei cornici, con i ritratti dei musicisti. Uno alla volta, seguendo il racconto.

Le canzoni scelte per animare lo spettacolo sono state undici. Tutte canzoni scritte tra il 1960 ed il 1967, a parte l’ultima canzone (Anime salve scritta da De Andrè nel 1996). Alle undici interpretazioni di Serena Spedicato dobbiamo aggiungere una versione strumentale di “Arrivederci”, scritta da Bindi ed eseguita in solo da Vince Abbracciante alla fisarmonica.

Lo spettacolo è iniziato con Bruno Lauzi (Ritornerai e Il tuo amore), per passare a Sergio Endrigo (Io che amo solo te), a Umberto Bindi (Arrivederci e La musica è finita, scritta con Franco e Nisa (pseudonimo di Nicola Salerno) e presentata da Ornella Vanoni al Festival di Sanremo del 1967), per passare a Luigi Tenco (Mi sono innamorato di te, Un giorno dopo l’altro e Ho capito che ti amo), e poi Gino Paoli (Sassi e Che cosa c’è), per chiudere con Fabrizio De Andrè (Bocca di Rosa e Anime salve). Eccezionalmente un bis, tutto dedicato a Monopoli, con il brano “Il nostro concerto”, scritto nel 1959 da Umberto Bindi (per il legame di Bindi con Orazio Fiume, descritto in apertura).

Straordinari i testi dello spettacolo realizzati da Osvaldo Piliego, classe 1978, salentino anche lui, operatore culturale, è tra i fondatori di CoolClub, agenzia di comunicazione e organizzazione di eventi. Nonostante la sua giovane età è riuscito benissimo a catturare e descrivere le personalità di questi autori straordinari, che hanno fatto di Genova un punto di riferimento per tutto il cantautorato italiano e non solo.

Un plauso particolare a Vince Abbracciante, che solo il giorno prima è risultato vincitore per la terza volta della quindicesima edizione dell’Orpheus Award 2024, premio della critica per produzioni fisarmonicistiche 2023, a cura dell’Associazione Promozione Arte. Abbracciante ha vinto la competizione, nella sezione Jazz, con il CD realizzato con Andrea Sabatino, dal titolo Melodico, anche questo pubblicato dall’etichetta Dodicilune.

Viene automatico, al termine di questa breve recensione, unire idealmente questo spettacolo con quello portato in scena da Luigi Viva lo scorso gennaio, sempre al teatro Radar di Monopoli, sempre per l’Associazione Amici della Musica di Monopoli, dal titolo Viva De Andrè.

Ascoltare musica è bello, ma quando la musica viene anche raccontata, si sale automaticamente di livello. A chi era presente, ma anche a chi ha saltato l’appuntamento, suggerisco l’acquisto del libro-CD. Grazie a tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione di questo bellissimo progetto.

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

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