L’irresistibile comicità di Antonello Vannucci arriva al Teatro Bravò di Bari con il meglio del suo repertorio

Oggi, mercoledì 13 marzo al Teatro Bravò di Bari, Angelica Gregucci, titolare del teatro, e Donato Sasso, direttore dell’associazione culturale Echo Events, proporranno l’esibizione del “musicomico” barese Antonello Vannucci con il meglio del suo repertorio.

Nato e residente nel capoluogo pugliese, bancario nella quotidianità, Antonello Vannucci accompagnato dalla sua chitarra, rivisita in barese le hit musicali, in particolare le più famose canzoni straniere, riducendole a vere e proprie bombe comiche fino a ottenere un risultato totalmente inatteso. Sul finire degli anni ’70 insieme a Ottavio Fabris e Ugo Liberatore ha fondato il gruppo OttAntUgo, formazione che ancora oggi è in attività. Con questo progetto ha avviato l’esperienza di comicità musicale, esibendosi nella Parrocchia del Santissimo Redentore di Bari. Nel suo percorso artistico ha collaborato con il celebre duo Toti e Tata e con il loro autore Gennaro Nunziante. Con quest’ultimo ha scritto il brano “Sambaulo – la samba del Cep”. Ha iniziato a esibirsi come “musicomico” grazie al presentatore Mauro Pulpito e all’attore, autore e regista Fabiano Marti. In poco tempo è riuscito a solcare palcoscenici importanti della risata.

Proporrò il meglio del mio vasto repertorio – ha commentato Vannucci – andando di palo in frasca e presentando un excursus dei miei pezzi. Durante questa serata renderò partecipe il pubblico, coinvolgendolo facendolo cantare e contribuendo allo svolgimento dello spettacolo stesso”.

Negli anni sono stati vari i lavori proposti da Vannucci, con tre spettacoli realizzati, tra i quali “Past the Saint past the party”, nei quali ha inserito le “originali” canzoni che ha ideato. Numerosi i riconoscimenti ottenuti durante il suo percorso artistico. Tra questi, uno che lo ha consacrato come “musicomico” è di certo la vittoria nel Festival del Cabaret di Martina Franca del 2013.

“Nel condurre questo viaggio nel mio repertorio non potrò fare a meno di fermarmi a riflettere sui testi delle canzoni degli anni ’70, con le quali mi sono avvicinato alla musica in giovane età e che un caposaldo del mio repertorio”.

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