Quattro film per parlare di violenza di genere e patriarcato: parte a Bari la rassegna cinematografica legata al Corso per le competenze trasversali organizzato da Università degli Studi di Bari e APS Giraffa

Violenza di genere, identità di genere, vittimizzazione secondaria e stereotipi.
Sono questi gli argomenti di cui si parlerà a partire da oggi lunedì 11 marzo alle 18.00 nel Cinema Multisala Galleria a Bari in una delle sezioni del Corso per le competenze trasversali organizzato da Università degli Studi di Bari, APS Giraffa e Regione Puglia in collaborazione con AQP, Apulia Film Commissione e Libreria Laterza con il patrocinio del Centro Interdipartimentale di Studi sulle Culture di Genere, del Festival delle donne e dei saperi di genere, nell’ambito del progetto Second Life con il sostegno di Fondazione con il Sud.

Un corso che promuove una formazione volta a comprendere le radici della violenza di genere, a conoscere le forme in cui si manifesta e i processi attraverso cui si alimenta, ad apprendere quelle pratiche educative e d’intervento necessarie per decostruire gli stereotipi sessisti.

Un corso fondamentale per diffondere una cultura paritaria e alimentare la costruzione di relazioni interpersonali fondate sul rispetto reciproco e sulla parità tra tutti i generi, e per rafforzare le competenze di una pluralità di figure professionali già operative presso strutture, pubbliche e private, che a vario titolo si occupano di violenza.

Sono quattro gli appuntamenti previsti nella rassegna cinematografica curata dall’avvocata Alina Lattarulo, ad ingresso gratuito, realizzata grazie al contributo di Apulia Film Commission e del Cinema Multisala Galleria.

Lunedì 11 marzo, la prima delle quattro giornate, alla quale parteciperà anche la dott.ssa Anna Maria Tosto presidente di AFC – Apulia Film Commission. Sullo schermo “Misericordia” della regista Emma Dante che saluterà il pubblico attraverso un video. Una favola contemporanea che racconta la fragilità delle donne e la loro disperata e sconfinata solitudine.

Il 18 marzo sarà la volta di “Woman talking. Il diritto di scegliere” di Sarah Polley. La libera trasposizione cinematografica di fatti realmente accaduti tra il 2010 e il 2011 alla popolazione femminile di una comunità mennonita Boliviana. Un film d’impegno sociale.

Il 15 aprile la proiezione riguarderà “20.000 specie di api” di Estibaliz Urresola Solaguren che affronta l’argomento dell’identità di genere con una sensibilità non comune, trasformando una questione privata in una faccenda pubblica e un possibile dramma in un’occasione di rinascita e cambiamento.

Infine, il 29 aprile “La notte del 12” di Dominik Moll, un film che si occupa dell’indagine di un femminicidio, che parla della banalità del male, del rapporto tra uomini e donne, fino a realizzare che ogni uomo è un potenziale colpevole.

<<Abbiamo scelto questi film perché il cinema a volte è molto più forte e immaginifico di quello che possono essere le parole – ha dichiarato l’avvocata Alina Lattarulo curatrice della rassegna – Il cinema si è sempre occupato di stereotipi, di lotta agli stereotipi, di diversità, di inclusione, e di accoglienza. Non è stato facile sceglierli, ma i film che compongono la rassegna sono 4 pellicole che riescono ad essere di ampio respiro e nel contempo specifici su particolari tematiche. Con “Misericordia” di Emma Dante introdurremo il concetto generale di accoglienza umana e famiglia trasversale. Con “Woman talking. Il diritto di scegliere” del 18 marzo, entreremo nel tema della violenza di genere, parleremo di come le donne si riorganizzano e rispondono al tema della violenza, un film molto forte ispirato ad una storia realmente accaduta. Con il terzo film “20.000 specie di api” entriamo nel concetto della identità di genere. Questo è un film delicato, poetico, che affronta il tema guardandolo con gli occhi di una bambina che compie un suo percorso coadiuvata da una famiglia allargata, accogliente e sensibile. Con l’ultimo film “La notte del 12” – conclude l’avvocata – entriamo nel campo della vittimizzazione secondaria e guarderemo un film intenso, profondo, seguiremo il percorso di questo femminicidio e capiremo come in una indagine si può arrivare a mettere quasi in un angolo la vittima invece di occuparsi del responsabile>>.

Diretto dalla prof.ssa Francesca R. Recchia Luciani, il corso intitolato “La violenza patriarcale è strutturale: mutamento di un paradigma culturale e azioni sistemiche di contrasto”, si svolge in diversi luoghi della città di Bari: nel Dipartimento DIRIUM Palazzo Ateneo, la sala conferenze del Palazzo dell’Acquedotto, nella Libreria Laterza e nel Cinema Multisala Galleria.

La rassegna è aperta a tutti e tutte. L’ingresso è gratuito.

Per info:

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