Applausi a scena aperta dal pubblico dell’associazione Nel Gioco del Jazz per la performance barese dei magnifici sette dell’Orchestra Tzigana di Budapest

Sul palco del Teatro Forma di Bari, per l’Associazione culturale Nel Gioco del Jazz, si è esibita l’Orchestra Tzigana di Budapest con il suo progetto “Notte Tzigana

Sette i componenti: a guidare la formazione, Norbert Salasovics, violino solista, insieme al violoncello di Károly Kovács. Gli altri componenti del gruppo sono Halász Ferenc al violino, Ökrös József al contrabasso, Dani János alla viola, Zoltan Dani ai clarinetti e Kökény Andor al cimbalom (uno strumento etnico a corde, tipico dell’Europa centro-orientale, percosso come un vibrafono, diffuso soprattutto in Ungheria e Ucraina).

L’Orchestra nasce nel 1969 su iniziativa del Maestro Antal Szalai in collaborazione con altri musicisti provenienti da varie orchestre di Budapest. Sin dalle loro prime apparizioni, questi musicisti hanno ottenuto molti riconoscimenti e successi sia di critica che di pubblico, diventando in breve tempo l’orchestra più popolare della loro nazione. Hanno tenuto tournée in tantissimi paesi (Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Canada, America del Sud ecc.)

Con il tempo, sono tanti i musicisti che si sono avvicendati nella formazione, ma il risultato è rimasto intatto: una musica sempre trascinante, gioiosa, sottolineata dalla perizia artistica dei singoli componenti. Se dobbiamo fare un accostamento tra il jazz e questo genere musicale, molto spazio del concerto è stato dedicato all’improvvisazione.

Le composizioni presentate sono di svariata provenienza, dalle composizioni classiche di Johannes Brahms (prima fra tutte la Marcia di Radetzky) e Franz Liszt, alla musica popolare magiara, al brano tutto italiano di “O violino tzigano”, composto da Cesare Andrea Bixio e da Bixio Cherubini (il primo, pronipote di Nino Bixio, il secondo figlio e nipote di due garibaldini).

L’Orchestra Tzigana di Budapest raccoglie musicisti provenienti da varie orchestre della capitale ungherese proprio con l’obiettivo di valorizzare la musica tzigana e la sua tradizione: una musica davvero travolgente, suonata con il cuore, come fa quest’orchestra, che fin dalle prime apparizioni ha ottenuto riconoscimenti e successi di critica e pubblico. Oggi l’Orchestra Tzigana di Budapest è considerata la più autorevole ambasciatrice della millenaria cultura musicale ungherese, nella quale è scritta una fetta importante della storia artistica mitteleuropea.

In particolare, gli zigani sono musicisti provenienti dalle regioni danubiane, abili musicisti girovaghi. Il nome si è conservato per indicare suonatori ambulanti, o riuniti in piccoli complessi caratteristici, di origine zigana (della valle del Danubio).

Tutti i musicisti hanno avuto largo spazio con i loro assoli. Particolarmente apprezzato il suonatore di cimbalom, sia per la particolarità dello strumento (del tutto inusuale), sia per la sua maestria.

Applausi a scena aperta da parte del numeroso pubblico che ha manifestato in modo evidente il proprio apprezzamento. Molte le occasioni in cui è stato impossibile non sottolineare il ritmo degli strumenti con il battito delle mani a tempo.

Possiamo dire, in conclusione, che questi “magnifici sette” musicisti hanno fatto di tutto per essere accolti e farsi benvolere. L’augurio è che, grazie alla musica si riescano a superare tutte le barriere e avvicinare due popoli tanto distanti fisicamente, ma anche con cultura e tradizioni diverse.

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

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