Antonella Attili, Giorgio Colangeli e Federica Ombrato alla Cittadella degli Artisti di Molfetta con ‘Le volpi’, un racconto sulla corruzione nel microcosmo della Provincia

Antonella Attili, Giorgio Colangeli e Federica Ombrato alla Cittadella degli artisti di Molfetta con uno spaccato della provincia italiana e della corruzione che la permea. Domenica 3 marzo alle ore 19 in scena Le volpi, uno spettacolo scritto da Lucia Franchi e Luca Ricci; nuovo appuntamento della Stagione 2023.24 ‘Bagliori’, a cura di Teresa Ludovico per Teatri di Bari.

Una storia che parte nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, quando si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Sul palco il pubblico osserva le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica.

La Stagione serale ‘Bagliori’ in Cittadella è realizzata con il sostegno del Ministero della cultura, della Regione Puglia e del Comune di Molfetta.

I biglietti della Stagione 2023.24 ‘Bagliori’ in Cittadella partono da un prezzo di 10 euro per gli spettacoli serali. I biglietti si possono acquistare al botteghino (via Bisceglie 775, Molfetta) e online sul circuito Vivaticket. La Stagione completa è disponibile su www.teatridibari.it, per info si può chiamare il numero 392 16 38 782.

SCHEDA ARTISTICA

CapoTrave | Infinito

LE VOLPI

uno spettacolo di Lucia Franchi, Luca Ricci

scena e regia Luca Ricci

con Antonella Attili, Giorgio Colangeli, Federica Ombrato

scena Katia Titolo

costumi Marina Schindler

suono Michele Boreggi, Lorenzo Danesin

luci Stefan Schweitzer tecnico Piero Ercolani

amministrazione Riccardo Rossi

Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia. Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi. La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica. La corruzione è proprio questo concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo “Todo modo”: “i grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.

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