“Aspettando Godot” di Samuel Beckett va in scena al Teatro Bonci di Cesena nella lettura del maestro Theodoros Terzopoulos

Theodoros Terzopoulos, regista greco riconosciuto fra i maestri del teatro del Novecento, per la prima volta al Teatro Bonci di Cesena, presenta dal 18 al 21 gennaio (giovedì, venerdì e sabato ore 20.30; domenica ore 16.00)

Aspettando Godot, la sua rilettura del capolavoro di Samuel Beckettreduce da unalunga tournéeinternazionale, una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, in collaborazione con Attis Theatre Company.In scena dirige un cast d’eccezione composto da attori che in varie occasioni hanno collaborato con ERT: Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano, Giulio Germano Cervi e Rocco Ancarola. Le musiche sono firmate dal compositore greco Panayiotis Velianitis.

In occasione della replica di sabato 20, il Foyer del Teatro ospita alle ore 18.00, nell’ambito del ciclo Conversando di teatro,l’incontro con la Compagnia; modera lo studioso e docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo al DAMS di Bologna Gerardo Guccini.

Con una pratica che coniuga arte antica e moderna, Terzopoulos è noto per il suo originale approccio alla tragedia greca e ai testi classici, vere e proprie fonti per indagare questioni universali dell’essere umano: «abbiamo bisogno di grandi idee, di grandi tensioni, come quelle della tragedia classica: tra umano e divino, tra uomo e uomo, tra privato e pubblico. A vincere non è la buona recitazione o la regia, ma la forza del conflitto che portano sulla scena». «Tutto deve essere profondamente radicato nella tradizione, deve poter attraversare la realtà del presente ed essere indirizzato verso il futuro. Il riflesso dal futuro probabilmente potrebbe essere la realtà che desideriamo. Una realtà nuova» ha dichiarato.

In questo nuovo lavoro, l’artista greco sceglie di affrontare uno dei drammi che hanno maggiormente segnato la storia del teatro novecentesco: scritto da Beckett alla fine degli anni quaranta, pubblicato in lingua francese nel 1952 e andato in scena per la prima volta al Theatre de Babylone di Parigi il 5 gennaio 1953, Aspettando Godot è uno dei testi più celebri del “teatro dell’assurdo”, che ruota attorno al dialogo sterile fra due personaggi sospesi nella condizione dell’attesa. Con la sua cifra stilistica Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano, trattato come una lente per leggere e interpretare il presente, tra le sue profonde contraddizioni e le tragiche derive. Nella sua versione, la vicenda è ambientata in un mondo in rovina, in un futuro molto prossimo in cui tutte le ferite attuali e passate appaiono acuite. In questo contesto, si apre l’interrogativo su quali siano le condizioni minime per pensare a una vita che valga la pena di essere vissuta.

«In Aspettando Godotcommenta il regista – vengono date due risposte possibili, e da qui parte il nostro lavoro. La prima è il tentativo di comunicare e coesistere con l’Altro, colui che ci è prossimo, nonostante gli ostacoli, anche quando questi sembrano insuperabili. La seconda è il tentativo di mettersi in comunicazione con l’Altro dentro di noi, quest’area buia e imperscrutabile densa di desideri repressi e paure, istinti dimenticati, regione dell’animalesco e del divino, in cui dimorano la pazzia e il sogno, il delirio e l’incubo. Questo è il viaggio che cerchiamo di fare: verso l’Altro dentro di noi e verso l’Altro al di fuori di noi, all’opposto, lontano da noi. Questo è il viaggio che proviamo a fare ogni giorno. Aspettando cosa? La redenzione della vita dai vincoli della morte? L’incontro con l’Umano, la fine di ogni atto di umiliazione inflitto da uomo a un altro uomo? Il Niente o l’Attesa, per usare i termini ironici e beffardi di Beckett? Ma esiste forse un altro modo per immaginare l’umanità emancipata, senza dover ricorrere all’abbattimento dei muri che separano questo “dentro” da questo “fuori”?».

Il magistero del regista è anche un riferimento internazionale per il metodo di ricerca sul lavoro dell’attore, in cui il testo «vive attraverso la sua carne, i suoi gesti». Il drammaturgo tedesco Heiner Müller ne descrisse così il processo di composizione artistica: «Non è l’esecuzione di un concetto drammatico, è un’avventura in un viaggio verso il paesaggio della memoria, una ricerca delle chiavi perdute dell’unità fra il corpo e il linguaggio, la parola come unità naturale».

Audiodescrizione Teatro No Limits

La replica di domenica 21 gennaio sarà audio descritta per persone con disabilità visiva: l’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto del Centro Diego Fabbri di Forlì Teatro No Limits, con il sostegno di BCC Romagnolo.

Informazioni e prenotazioni: info@centrodiegofabbri.it – tel. 0543 30244.

Vengo anch’io! Laboratori creativi per bambin* mentre i grandi sono a teatro

Domenica 21 gennaio è previsto anche il laboratorio di grafica e collage Personaggi spettacolari a cura di CreaViva, nell’ambito del progetto Vengo anch’io!, che offre alle famiglie la possibilità di assistere ad alcuni spettacoli del cartellone mentre le bambine e i bambini (dai 6 agli 11 anni) partecipano a laboratori creativi a cura di associazioni e realtà artistiche del territorio, in spazi interni al Teatro.

Theodoros Terzopoulos si forma presso la Scuola d’arte drammatica K. Michailidis di Atene (1965-67), completando gli studi in Germania presso il Berliner Ensemble tra il 1972 e il 1976. Tra il 1981 e il 1983 è direttore della Scuola Nazionale d’arte Drammatica del Nord della Grecia (Thessaloniki) e nel 1985 fonda la sua compagnia, Attis Theatre a Delfi. Ha diretto diverse tragedie greche, opere e pièce teatrali dei più importanti autori greci ed europei contemporanei, portando spettacoli in numerosi teatri internazionali. Negli ultimi 35 anni con la sua compagnia ha presentato più di 2100 repliche in tutto il mondo. È stato direttore artistico degli “Incontri Internazionali di Dramma Antico” a Delfi. È inoltre membro fondatore di International Institute of Mediterranean Theatre, di cui dal 1991 è il Presidente del relativo dipartimento greco, e dell’International Meetings of Ancient Drama nel dipartimento di Sikyon, Grecia (2005-2006, 2011). Il suo approccio drammaturgico alla tragedia greca viene insegnato in numerose scuole, accademie, istituti e dipartimenti di studi classici.

È ideatore di un metodo di lavoro per l’attore che si compone di una sequenza di esercizi fisici e vocali volti a coltivare i principi fondamentali della pratica attoriale e a ricostruire l’unità tra parola e corpo. Professore Emerito in accademie e università in Grecia e all’estero, dal 2013 dirige la summer school “The Return of Dionysus – The Method of Theodoros Terzopoulos” rivolta a giovani attori e registi. I libri sul suo metodo di lavoro sono tradotti in molte lingue, tra cui greco, inglese, tedesco, turco, russo, italiano, polacco, cinese, mandarino, coreano e arabo. Ha ricevuto diversi riconoscimenti in Grecia e all’estero. Dal 1995 è presidente dell’International Committee of Theatre Olympics, manifestazioni che si sono svolte a Delfi, Shizuoka, Mosca, Istanbul, Seul, Pechino, Wroclaw, in 17 città dell’India, Toga, San Pietroburgo.

Aspettando Godot

di Samuel Beckett

copyright Editions de Minuit

traduzione Carlo Fruttero

regia, scene, luci e costumi Theodoros Terzopoulos

con (in o.a) Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano

e Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola

musiche originali Panayiotis Velianitis

consulenza drammaturgica e assistente alla regia Michalis Traitsis

training attoriale – Metodo Terzopoulos Giulio Germano Cervi

scene costruite nel Laboratorio di ERT/Teatro Nazionale

responsabile dell’allestimento e del laboratorio di costruzione Gioacchino Gramolini

costruttori Davide Lago, Sergio Puzzo, Veronica Sbrancia, Leandro Spadola

scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Martina Perrone, Bianca Passanti

progettazione led Roberto Riccò

direttore tecnico Massimo Gianaroli

direttore di scena Gianluca Bolla

macchinista e attrezzista Eugenia Carro

capo elettricista Antonio Rinaldi

fonico Paolo Vicenzi

sarta realizzatrice e sarta di scena Carola Tesolin

foto di scena Johanna Weber / ritratti Luca Del Pia

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

in collaborazione con Attis Theatre Company

interpreti e personaggi:

Enzo Vetrano – Estragone

Stefano Randisi – Vladimiro

Paolo Musio – Pozzo

Giulio Germano Cervi – Lucky

Rocco Ancarola – Ragazzo

Tournée 2023/2024

Teatro Massimo, Cagliari – 31 gennaio – 4 febbraio 2024

MET – Teatro Metastasio, Prato – 8 – 11 febbraio 2024

Teatro Boiardo, Scandiano – 13 febbraio 2024

Teatro Arena Del Sole, Bologna – 15 – 18 febbraio 2024

Teatro Pubblico Pugliese-Teatro Piccinni, Bari – 22 – 25 febbraio 2024

Teatro Concordia, San Benedetto del Tronto – 28 – 29 febbraio 2024

Teatro di Jesi, Jesi – 2 marzo 2024

Piccolo Teatro di Milano-Teatro D’Europa – 5 – 10 marzo 2024

Athens Onassis Foundation, Grecia – 15 – 19 maggio 2024

Informazioni:

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena tel. 0547 355959 | info@teatrobonci.it

Biglietteria aperta (nei giorni feriali): ore 11.00–14.00 e 17.00–19.00; nei giorni di rappresentazione serale fino a inizio spettacolo; le domeniche di rappresentazione pomeridiana, dalle 15.00 fino a inizio spettacolo.

Biglietteria telefonica dalle 16.00 alle 17.00.

Biglietti da 28 a 8 euro.

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