Trionfo di tradizioni e gusti con “Santu Pati 2024”, il Capodanno contadino del Salento a Tiggiano

Al Capo di Leuca, tra distese di grano e terre rosse, si celebra il vero capodanno contadino del Salento: la festa di “Santu Pati”, un rito intriso di tradizioni antiche, saggezza arcaica e quel tocco goliardico che rendeva meno arduo il lavoro nei campi. Il 19 gennaio, giorno dedicato a Sant’Ippazio, protettore della virilità e della fertilità maschile, il piccolo borgo medievale di Tiggiano si trasforma in un palcoscenico di festa.

Le strade di Tiggiano si animano con un programma fitto di eventi, tra riti religiosi e civili, che si snodano tra la Chiesa Madre Sant’Ippazio, Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio e Piazza Mario De Francesco. Lo spettacolo inizia il 17 gennaio con la Banda Multietnica del Sud Salento, il Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano, e l’ esibizione di Havana Trio.

Il cuore pulsante della festa è il 18 gennaio, con il Capodanno contadino, l’apertura della Sagra della “pestanaca” e concerti dei “Misto Band” e “Zimba ca te passa”. Ma l’apoteosi arriva il 19 gennaio, con una giornata ricca di appuntamenti che culminano nella Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca, seguita dal concerto dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta e uno spettacolo di fuochi d’artificio.

Il vero protagonista di questa festa è Sant’Ippazio, il patrono legato a tradizioni agricole, devozioni e rituali quasi pagani. La “pestanaca”, carota giallo-violacea, simbolo della virilità, è al centro della Sagra e delle invocazioni per la guarigione. Le donne, ambasciatrici del rito, strofinano la statua del santo con un fazzoletto per poi passarlo sul malato, in un gesto di antica devozione.

La festa è anche un’occasione per esplorare le radici culturali e culinarie del Salento. I banchetti della Sagra espongono le “pestanache” in composizioni originali, promuovendo la biodiversità alimentare e coinvolgendo gli agricoltori locali. La cerimonia di Sant’Ippazio diventa così non solo un momento di devozione, ma anche una vetrina per i prodotti locali e una celebrazione della ricchezza della terra salentina.

Lasciati coinvolgere da questa festa unica nel suo genere, dove fede, tradizione culinaria e rituali si intrecciano in un’affascinante danza che rende omaggio alla storia e all’anima del Salento.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visita https://www.facebook.com/santippazio.

Daniele Milillo

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