Il BIG 2023 al doppio evento conclusivo con “If You Could See Me Now” e il party di chiusura “LaRoboterie”

Giovedì 30 novembre si conclude con un doppio appuntamento la nona edizione del Bari International Gender Festival, diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive). Alle 21, nel Teatro Kismet di Bari va in scena la performance coreutica «If You Could See Me Now», concept e creazione di Arno Schuitemaker, con i danzatori Stein Fluijt, Mark Christoph Klee, Ivan Ugrin. Lo spettacolo è realizzato con il sostegno di Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi.

A seguire, alle 23, si terrà il closing party del BIG 2023 nel foyer del Kismet, con il live musicale «LaRoboterie», a cura di St. Robot, che accompagnerà il pubblico in una realtà parallela “elettrosovversiva”, che infrange i confini di genere e le catene della sessualità fatta di corpi pulsanti, in una miscela esplosiva di Hard Techno, Breakbeat e sonorità acide.

In «If You Could See Me Now» tre performer ballano la club dance, dando vita a un movimento simile a un’onda che libera una contagiosa energia. Il flusso continua a reinventarsi seguendo gli stimoli luminosi e la ripetitività dei gesti in ottica trasformativa. Al massimo dello sforzo e della sudorazione, il loro incessante movimento si reinventa attraverso impressioni luminose e mutevoli. Con apparente semplicità, questo lavoro esorta a guardare ancora e più da vicino.

Schuitemaker installa la performance sullo sfondo di una realtà in continua trasformazione. Come continuare ad andare avanti? Come spostare e riallineare la nostra attenzione? Dall’estasi ipnotica ad un’eccitazione inarrestabile, dalla costruzione meticolosa alla sua rottura, «If You Could See Me Now» va dritto al centro del corpo e del suo rapporto con il cambiamento.

Arno Schuitemaker (Amsterdam) crea performance per vivere un’esperienza. Iperfisiche e immersive, hanno ricevuto riconoscimenti per le forme inventive che Arno crea per esprimere e dare profondità a temi che soggiacciono nell’intersezione tra l’intimità e l’universalità. Molti dei suoi lavori, fra cui WHILE WE STRIVE (2015), I will wait for you (2016), If You Could See Me Now (2017) e The Way You Sound Tonight (2018) sono stati presentati in venue rinomate e nei festival di arti performative contemporanee di più di 25 Paesi nel mondo.

LaRoboterie nasce nel 2007 a Roma come primo esempio di queer crew itinerante, con la chiara volontà di diffondere, attraverso scelte musicali e artistiche ben precise, la cultura dell’autodeterminazione di tutti coloro che rifiutano le identità di genere socialmente imposte. Antifascista, antisessista, transfemminista, antirazzista e migrante, sempre a fianco di chi viene emarginato, di chi subisce violenze e soprusi. LaRoboterie è techno, gay, lesbica, transgender, zingara e puttana. È extracomunitaria, sieropositiva e tossica, antispecista, travestita, carcerata, drag e storpia, ma soprattutto è libera e fiera di poter esprimere la propria natura senza filtri, senza sovrastrutture o preconcetti.

Biglietti su dice.fm o al botteghino (pagamento in contanti). Info e dettagli su bigff.it.

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