Al Teatro Kismet di Bari il debutto assoluto di “Caravaggio. Di chiaro e di oscuro” di e con Luigi D’Elia e la presentazione di “Ecce Caravaggio” di Vittorio Sgarbi

È in programma domenica 29 ottobre a Bari un evento eccezionale che vedrà protagonisti il critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi – scelto come sottosegretario alla Cultura nel Governo Meloni – e l’attore pugliese Luigi D’Elia, uniti dall’appassionato lavoro di studio e ricerca sul grande pittore Michelangelo Merisi detto Caravaggio.

Appuntamento alle ore 18 al Teatro Kismet, nell’ambito della Stagione Bagliori, curata da Teresa Ludovico per Teatri di Bari, con il debutto assoluto di Caravaggio. Di chiaro e di oscuro. Lo spettacolo – coprodotto da Mesagne Capitale Cultura di Puglia, Compagnia Inti di Luigi D’Elia, Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi e Teatri di Bari – è scritto da Francesco Niccolini, diretto dai maestri Enzo Vetrano e Stefano Randisi e interpretato da Luigi D’Elia.

A seguire incontro con gli artisti e la direttrice artistica dei Teatri di Bari Teresa Ludovico.

La serata proseguirà con la presentazione, da parte dell’autore, di Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi ad oggi (edizioni La nave di Teseo, 2021) del celebre critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi. Segue firmacopie con l’autore.

«Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Michelangelo da Caravaggio?» riflettono i creatori di Caravaggio. Di chiaro e di oscuro «C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà da giovane pittore apprendista, il successo fulmineo e scapestrato, i litigi, le risse: tentati omicidi, agguati in strada, ferite denunce e un omicidio riuscito. Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, pene comminate, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi. Poi le tele, dato che lui gli affreschi proprio non li sapeva fare: solo a olio, riusciva. I soggetti, le fonti bibliche, apostoli santi madonne, amori poco sacri e molto profani. I quattro modelli che poteva permettersi e a rotazione usava in tutti i quadri: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli. Se stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere dimenticate fino al Novecento, spesso rimosse, rifiutate dai committenti: troppo violente, scandalose, irriverenti, senza paradiso né speranza, “spropositate per lascivia e poco decoro”. Troppo naturali, e questo è imperdonabile. I viaggi e i soggiorni: Milano, Roma, Napoli, Malta, Messina, Napoli di nuovo, e poi l’ultimo approdo, Porto Ercole. I corpi: nudi, vestiti, semi nudi e poco vestiti, vesti antiche, abiti contemporanei, lui che camminava per Roma spada al fianco, elegantissimo e straccione. Corpi provocatori e sensuali, ché in lui la sensualità trabocca: sulle labbra, nelle cosce aperte degli angeli, nei seni turgidi delle madonne e delle giuditte. Ma soprattutto la sua mano, che con la stessa facilità impugna il pennello e la spada, e lo fa con la medesima violenza. Una mano scandalosa che si muove impudica e irrispettosa: penetra la ferita nel costato di Cristo per l’incredulità di san Tommaso. Decapita Oloferne senza che l’occhio abbassi lo sguardo. Guida la mano del santo analfabeta per insegnargli a leggere e scrivere. Senza misericordia né resurrezione mostra la Vergine morta e gonfia. Dipinge calcagni neri, unghie sporche, sangue a fiotti, orrore, notte, pochissima luce e tanta strepitosa, meraviglia selvaggia.»

Francesco Niccolini e Luigi D’Elia raccontano a modo loro un altro frammento della natura selvaggia che sta a loro tanto a cuore. Dopo Zanna Bianca, Moby Dick e Tarzan, si allontanano dalla grande letteratura per sprofondare nella pittura più sublime e abissale, quella di Caravaggio. È il terzo racconto biografico della loro produzione, dopo André e Dorine e Cammelli a Barbiana. Realizzano questo nuovo lavoro insieme a Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che per la prima volta si cimentano nella regia di un monologo. Tutti insieme provano ad attraversare l’epoca d’oro della cultura italiana ed europea, quel primo Seicento che ha visto sbocciare i capolavori e le rivoluzioni più grandi del pensiero, dell’arte e della scienza occidentale: Shakespeare, Galileo, Cervantes, Gesualdo da Venosa e Caravaggio. Tutti insieme. Nati e morti tutti negli stessi anni. Tutti mossi dallo stesso scandaloso ardore.

«Sarà la credibilità delle parole, della poesia, a tradurre la verità pittorica delle madonne di Caravaggio» aggiungono i registi Enzo Vetrano e Stefano Randisi «Perfetta è la capacità di Luigi, in questa avventura, di raccontare una storia come se ne fosse l’invisibile testimone, senza farti accorgere che ti prende per mano e ti conduce lì, al centro dell’azione, come deve fare il vero teatro».

«Ogni stagione ha il suo Caravaggio» spiega Vittorio Sgarbi «Questa è la più propizia, perché l’apparizione dell’Ecce Homo a Madrid è stata accompagnata da un coro di consensi senza precedenti per un’opera apparsa dal nulla. Non capitava da tempo che un dipinto mettesse d’accordo gli studiosi, imponendosi con una evidenza inequivocabile, e questo ci fa riflettere su ciò che resta, allo stato degli studi, a partire dalla mostra di Caravaggio curata da Roberto Longhi a Palazzo Reale di Milano nel 1951, vero atto di rinascita di Caravaggio dopo una damnatio memoriae durata circa tre secoli. Da questa data, il 1951, il nome di Caravaggio si infiamma ancora una volta, accendendo i desideri del mercato e dei critici, che si affannano a individuarne di nuovi, anche laddove, essi, Caravaggio non sono. E a disconoscerne altri che Caravaggio potrebbero essere, a volte anche con grande furbizia».

L’ingresso allo spettacolo Caravaggio. Di chiaro e di oscuro è a pagamento, con biglietti a partire da 14 euro, disponibili al botteghino del Teatro Kismet (strada San Giorgio martire, 22f, Bari) e online sul circuito Vivaticket. L’accesso alla presentazione del libro di Vittorio Sgarbi è libero, fino a esaurimento posti. Sarà comunque possibile seguire l’incontro nel foyer del teatro in diretta video. Info e prenotazioni: 080 5797667, 335 8052211, botteghino@teatrokismet.it.

Prima di Bari lo spettacolo andrà in scena in anteprima nazionale a Santarcangelo di Romagna (RN) nell’ambito della nona edizione del Cantiere Poetico per Santarcangelo.

Tournée: Caravaggio. Di chiaro e di oscuro sarà poi in scena a Urbino (PU) il 17 gennaio, Busseto (PR) il 19 gennaio, a Mori (TN) il 25 gennaio, a Vezzano (TN) il 26 gennaio, a Novoli (LE) il 16 e 17 febbraio, a Molfetta (BA) il 18 febbraio, a Modigliana (FC) il 24 febbraio, a Bomporto (MO) il 9 marzo, a Sogliano al Rubicone (FC) il 15 marzo, a Campi Bisenzio (FI) il 16 marzo, e a Milano dal 4 al 7 aprile. Altre date sono in via di definizione in tutta Italia.

Caravaggio. Di chiaro e di oscuro, di Francesco Niccolini, con Luigi D’Elia, regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, disegno luci Francesco Dignitoso. Una produzione Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana Meraviglia, Compagnia INTI di Luigi D’Elia, Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi, Teatri di Bari. Con il sostegno di Teatro Cristallo e PASSO NORD centro regionale residenze artistiche di montagna Trentino-Alto Adige/Südtirol sostenuto da MIC – Direzione Generale Spettacolo, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano.

Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana Meraviglia | Compagnia INTI di Luigi D’Elia | Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi | Teatri di Bari

CARAVAGGIO di chiaro e di oscuro

di Francesco Niccolini

con Luigi D’Elia

regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi

disegno luci Francesco Dignitoso

Con il sostegno di Teatro Cristallo e PASSO NORD centro regionale residenze artistiche di montagna Trentino-Alto Adige/Südtirol sostenuto da MIC – Direzione Generale Spettacolo, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano.

“Se Michelagnolo Amerigi non fusse morto sì presto, haverìa fatto gran profitto nell’arte per la buona maniera, che presa havea nel colorire del naturale; benché egli nel rappresentare cose non havesse molto giudicio di sciegliere il buono, e lasciare il cattivo”. (Giovanni Baglione, Vita di Michelagnolo da Caravaggio, Pittore)

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