Si inaugura a Modena il Nuovo Teatro delle Passioni con “Maddalene (da Giotto a Bacon)”, il nuovo progetto di e con Valter Malosti

Dopo i lavori di riqualificazione degli spazi dell’ex Amcm, la sala piccola del Nuovo Teatro delle Passioni di Modena inaugura dal 13 al 15 ottobre con Maddalene (da Giotto a Bacon), un progetto di e con il direttore di ERT / Teatro Nazionale Valter Malosti, che mette in voce le parole dello scrittore e critico d’arte Giovanni Testori. Ad accompagnarlo, le musiche originali del compositore e direttore d’orchestra Carlo Boccadoro, suonate dal vivo dal talentuoso violoncellista Lamberto Curtoni; il disegno sonoro e la programmazione video sono a cura del sound designer GUP Alcaro.

Una produzione di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, secondo appuntamento del focus di ERT dedicato aTestori in occasione del centenario della nascita, che si è aperto con Umberto Orsini in Luchino, Visconti secondo Testori e si chiuderà con il debutto di Erodiàs + Mater Strangosciàs, il passaggio di consegne artistiche di Sandro Lombardi a Anna Della Rosa, tratto dai Tre Lai (17-29 ottobre, Nuovo Teatro delle Passioni).

A precedere Maddalene (in scena alle 21.00), venerdì 13 alle ore 15.30 è in programma l’evento di inaugurazione del nuovo Parco della Creatività e a seguire, dalle ore 17.00, la visita-spettacolo a cura di ERT con artisti parkour e i giovani performer della Scuola Iolanda Gazzerro, alla scoperta degli spazi rinnovati dell’area ex Amcm, compreso il Nuovo Teatro delle Passioni.

All’inaugurazione interverranno: il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il Presidente di ERT Giuliano Barbolini, il Presidente Parco Creatività spa Roberto Davoli, l’artista e docente Andrea Chiesi – di cui sarà presentata l’opera pittorica Natura vincit. Il murales –, Antonio Panini di Famiglia Panini, il Presidente della Fondazione di Modena Matteo Tiezzi e l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla.

Maddalene è una singolare raccolta poetica. «penetrante e istrionica», afferma Malosti, sul cammino della Maddalena nei secoli, «vissuta carnalmente e non soltanto come personaggio dei Vangeli, una esplorazione profonda della sua umanità».

A partire dallo «strozzatissimo» sunto sulla Maddalena, come lo definisce Testori, lo spettacolo si compone di un ricco apparato iconografico che permette agli spettatori di vedere nel dettaglio le opere commentate dall’intellettuale milanese. Ad arricchire la visione sono le parole poetiche di Testori, messe in voce da Valter Malosti accompagnato da brevi suite originali per violoncello. Il progetto Maddalene ha una lunga storia, «un vero e proprio work in progress» che negli anni ha ricevuto il sostegno di Teatro di Dioniso, TPE – Teatro Piemonte Europa, Festival deSidera, Festival Orizzonti, Unione Musicale Torino-Confluenze.

Il tema della figura della Maddalena è stato più volte al centro dell’interesse di Testori, che in occasione della mostra a Palazzo Pitti di Firenze nel 1986 intervenne con due contributi: un articolo sul “Corriere della sera” e un saggio, Le Maddalene e i Maddaleni, diventato poi il nucleo proprio di Maddalene, libro d’arte unico e pregiato, stampato soltanto in 5000 esemplari numerati nel marzo del 1989 dall’editore Franco Maria Ricci.

Testori produsse le schede sulle singole opere dell’esposizione: «schede-poematiche» o «schede-versicoli» come lui le chiamò, originali critiche in forma di poesia, in un percorso che si dispiega attraverso il dialogo tra immagini e parole: da Duccio a Masaccio, da Giotto a Cézanne, da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Rubens, da Botticelli a Tiziano, da Grünewald a Bacon.

«Testori era pur sempre un grandissimo e controverso critico d’arte – commenta Malosti – allievo ed erede di Roberto Longhi, figura seminale per la cultura italiana. […] Il segno decisivo che Longhi imprime in Testori è molto evidente nella sua scrittura, che è emozionale anche nella critica d’arte dove si riempie di umanità, dove tutto è molto coerente e scientificamente accurato pur mantenendo una grande capacità comunicativa.

Testori tratta i grandi temi dell’umanità e lo fa con mezzi sofisticati e allo stesso tempo molto popolari. Parla direttamente al cuore di tutti, un autore diretto, concreto. Ascoltare le sue parole è come bere da una fonte pura, anche se nella sua letteratura è inscritta una grande complessità. Questo rende possibile a chi si accosta a lui per la prima volta una lettura a più livelli. I suoi versi danno subito il senso pieno dell’azione».

13-15 ottobre, Nuovo Teatro delle Passioni

venerdì ore 21.00 | sabato ore 19.00 | domenica ore 18.00

Maddalene

(da Giotto a Bacon)

di Giovanni Testori 

un progetto di e con Valter Malosti

al violoncello Lamberto Curtoni  

musiche originali di Carlo Boccadoro 

sound designer e programmazione video GUP Alcaro 

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale 

il progetto ha avuto nel corso degli anni il sostegno di Teatro di Dioniso / TPE – Teatro Piemonte Europa / Festival deSidera / Festival Orizzonti /Unione Musicale Torino-Confluenze

Valter Malosti, regista, attore e artista visivo, dirige Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale dal 2021. Ha vinto il premio UBU per la regia di Quattro Atti Profani di Tarantino, il premio Flaiano per la regia di Venere in Pelliccia di Ives, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone e Quattro Atti Profani, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore Malosti ha lavorato in teatro per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Calopresti, Battiato e Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron) per la direzione d’orchestra di Noseda. Ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino dal 2010 al 2018 e la Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa dal 2018 al 2021. Per la collana di Poesia di Einaudi Editore è uscita a fine novembre 2022 la sua traduzione de I Poemetti di William Shakespeare. Per la direzione di ERT / Teatro Nazionale Malosti nel 2023 ha ricevuto il Premio Enriquez e la Targa Volponi.

Carlo Boccadoro compositore, direttore d’orchestra, autore di libri musicali, è tra i fondatori di Sentieri selvaggi, progetto culturale che comprende un festival al Teatro Elfo Puccini di Milano e un ensemble di cui è direttore artistico e musicale. Ha scritto per molti anni sulla rivista “Diario della Settimana” e su “Il Giornale della Musica”, ha collaborato con le riviste “MicroMega”, “Il Mulino” e “Doppiozero”, con le pagine culturali de “Il Sole 24 Ore” e con Radio Rai3. Dal 2021 è direttore editoriale della collana dei libri di saggistica musicale CORRENTI (Edizioni Curci) ed è membro del comitato editoriale della rivista “Prometeo” (Mondadori). Dal 2017 è Direttore Artistico dei Concerti della Scuola Normale di Pisa. Ha collaborato con numerosi artisti provenienti da mondi molto diversi, tra i quali Luca Ronconi, Franco Battiato, Moni Ovadia, Emanuele Segre, Paolo Fresu, Riccardo Chailly, Omer Meir Wellber e molti altri. Ha scritto cinque opere da camera (A Qualcuno piace Tango, Robinson, Cappuccetto Rosso,Boletus, SHI). Ha inoltre composto musiche originali per i progetti di Valter Malosti I sommersi e i salvati (con Fabrizio Gifuni), Maddalene (da Giotto a Bacon), Se questo è un uomo.

Lamberto Curtoni, violoncellista e compositore, dopo il Conservatorio «G. Verdi» di Torino sotto la guida di Dario De Stefano si perfeziona con Giovanni Sollima. Come solista si esibisce in prestigiosi festival e stagioni musicali, riscuotendo ovunque unanimi consensi di pubblico e di critica. Ha collaborato e collabora con artisti come Gidon Kremer e la Kremerata Baltica, Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca, Franco Battiato, Gavin Bryars, Enrico Rava, Julius Berger, Diego Fasolis, il coro femminile Islandese Graduale Nobili e prestigiosi ensemble, tra i quali Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma e Ensemble cameristico dell’Orchestra Rai. Molto attento al pubblico giovane, collabora costantemente con Piergiorgio Odifreddi, Concita De Gregorio, Peppe Servillo e vari registi, attori e coreografi. È dedicatario di numerose composizioni di autori, tra i quali Carlo Boccadoro, Enzo Pietropaoli, Giorgio Mirto, Giovanni Catelli e Roberto Bocca.

GUP Alcaro è sound designer, musicista e programmatore. Studia ingegneria al Politecnico di Torino e inizia la sua attività nel 1998 come produttore e fonico in studio e musicista elettronico sul palco. Nel 2006 lavora nello spettacolo Disco Pigs di Enda Walsh con la regia di Valter Malosti, con cui inizia una stretta collaborazione. Attraverso diversi spettacoli tra cui Nietzsche ecce homo, Macbeth, Venere e Adone, Passio Laettiae et felicitatis, Quattro atti profani, Corsia degli incurabili, La scuola delle mogli, La signorina Giulia, Lo stupro di Lucrezia, Amleto, Il giardino dei ciliegi, Talking Heads II, disegna una nuova modalità di coinvolgimento dell’elemento sonoro. Ha lavorato in stretta interazione con gli attori Michele di Mauro, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Sergio Rubini; e tra i registi con Andrea De Rosa e Leonardo Lidi. Nel 2012 con Davide Tomat fonda a Torino un collettivo artistico e centro di produzioni di musica e arti visive il Superbudda. Nel 2015 Rumors di Paolo Spaccamonti avvia un’intensa esperienza musicale che porta alla realizzazione di I Cormorani OST, CLN, e Volume quattro” (Escape From Today / Dunque). Tra i lavori più recenti, la cura del suono in Se questo è un uomo di Primo Levi e Lazarus di David Bowie, entrambi con la regia di Valter Malosti. Tra gli importanti riconoscimenti, ha ricevuto il premio Ubu come migliore progetto sonoro per Quartett di Henry Muller.

Informazioni

Nuovo Teatro delle Passioni

Via Antonio Peretti, 9 – Modena

tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com | vivaticket.com

Biglietteria: aperta solo nei giorni di spettacolo un’ora prima dell’inizio 

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