La XIII edizione del Festival “Notti Sacre” di Bari accende i riflettori sul progetto che Raffaella Ronchi ha dedicato al Maestro George Crumb nel primo anniversario della scomparsa

Venerdì 6 ottobre 2023, alle ore 21.00, nella Chiesa di San Gaetano nel Borgo antico di Bari, la XIII edizione del Festival “Notti Sacre” accenderà i suoi riflettori sul progetto che Raffaella Ronchi al pianoforte, con Maria Elena Romanazzi alla voce, ha dedicato al compositore George Crumb nel primo anniversario della scomparsa.

George Crumb (24 ottobre 1929 – 6 febbraio 2022), poco conosciuto in Italia, è uno dei compositori americani più apprezzati ed eseguiti al mondo. Nasce in una famiglia di musicisti il 24 ottobre 1929, proprio il “giovedì nero” dell’anno più terribile per l’economia mondiale. Ma la sua è stata una vita lunga e felice. Compositore ed insegnante, presso il Dipartimento di Musica dell’Università della Pennsylvania, Crumb, uomo di sani principi cristiani, si è sempre dedicato alla famiglia ed ai figli da cui non si è mai distaccato.

La sua musica è caratterizzata da una ricercatezza timbrica affascinante, curata nei minimi dettagli. È una musica orientata verso il suono puro ed il suo linguaggio è moderno e d’avanguardia. Ma l’incredibile bellezza delle linee melodiche che è capace di articolare e l’aureola scintillante e incantevole di colori che sa affidare alla voce ed agli strumenti, fa si che la sua musica, se pur richieda particolare attenzione, fornisca un nutrimento musicale tale da stimolare la mente, come con le discipline yogiche o la migliore arte visiva o il teatro, e sia molto facile da ascoltare. Nei brani che ascolterete il pianoforte è amplificato. Crumb chiede all’esecutore non solo di suonare sulla tastiera, ma anche nella cordiera con le dita o con oggetti, di fischiare, cantare, gridare, sussurrare. Tutto questo fa scaturire dal pianoforte una varietà di suoni e di timbriche uniche. Il pianoforte è leggermente amplificato proprio per dare la possibilità agli ascoltatori di assaporare tutte le minime sfumature sonore che la partitura richiede. Crumb adotta una scrittura sperimentale e spesso simbolica. Le sue partiture, rigorosamente scritta a mano, manifestano già la sua musica come un evento visivo e, possiamo dire, che sono esse stesse delle opere d’arte.

Proprio questa caratteristica ha portato i musicisti di questa sera alla ricerca di una connessione fra differenti linguaggi artistici.
Il Progetto George Crumb nasce con Raffaella Ronchi, pianista Docente presso il Conservatorio di Bari, e Maria Elena Romanazzi, cantante Docente presso il Liceo musicale di Firenze. L’aver vinto il bando Puglia Sounds RECORDS 2018, porta le due artiste alla realizzazione del CD “Crumb Portrait” (www.crumbportrait.it) regalato allo stesso Crumb per il suo 90° compleanno
.

Successivamente, durante la pandemia, il progetto si arricchisce tra le mura del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, con la magia della video art di Rossella Calella, giovane compositrice elettroacustica, vincitrice del XVI Premio delle Arti 2022 nella sezione Musica Elettronica e Nuove Tecnologie. In circa sei mesi, Calella ha realizzato dodici video, uno per ogni brano di Makrokosmos II, prendendo come riferimento il titolo, la musica stessa e qualsiasi cosa potesse nutrire la sua immaginazione. I soggetti dei video sono quasi sempre dei pattern molto organici, che si muovono e crescono, come fiori che sbocciano o strane strutture che ricordano animali o strutture matematiche.

Il compositore elettroacustico Francesco Abbrescia, Docente presso il Dipartimento di Nuove Tecnologie e Nuovi Linguaggi del Conservatorio di Bari, ha poi realizzato 3 Preludi a Makrokosmos II, composizioni elettroacustiche che utilizzano i suoni del CD Crumb Portrait e che evocano anch’essi i suoni, la grafica e le affascinanti atmosfere crumbiane. I 3 Preludi vanno ad aprire le 3 parti del brano di George Crumb.

APPARITION è un ciclo in cui si alternano vocalizzi a brani su testi scritti in memoria di Abramo Lincoln. Dell’intero testo di Whitmann, Crumb ha scelto di musicarne una sezione intitolata “Death Carol” in cui i riferimenti diretti a Lincoln scompaiono per lasciare posto ad alcuni dei più fantasiosi versi di Whitman in cui il poeta interrompe il suo lutto per il recente assassinio di Abraham Lincoln e per soffermarsi sull’esperienza della morte. In Apparition i materiali letterari e musicali si concentrano in concise metafore sulla vita e la morte. Eppure, nonostante il tema, il ciclo appare rassicurante all’ascoltatore. Nei versi la morte non è mai pensata come la fine della vita ma sempre come un nuovo inizio o un ritorno arricchito dalla forza vitale dell’universo.

MAKROKOSMOS II è composto da dodici ‘quadri’ come mi piace chiamare ogni pezzo, ognuno associato a un segno dello zodiaco e le iniziali ad uno degli amici di Crumb, colleghi o ad un compositore nato sotto quel segno (creando come un gioco di società per gli appassionati di musica). Non esiste necessariamente una correlazione diretta tra la personalità di quell’individuo cui è stato ispirato il pezzo e il “loro” movimento. I titoli dei brani sono fortemente evocativi, infatti Crumb è ben noto per le direttive sulle prestazioni che sono tanto liriche quanto descrittive. Istruisce letteralmente l’interprete su come suonare.

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