E’ tutto pronto per il II capitolo della IX edizione della rassegna teatrale “Il peso della farfalla”

La nona edizione de Il Peso della Farfalla prosegue con il secondo e ultimo capitolo di questo 2023, appuntamento venerdì 22 settembre, ore 21, nell’Auditorium Vallisa dove sarà in scena Con le mani…così lievi che sentivo dolore. Lo spettacolo tratto da Pentesilea di Heinrich von Kleist, di e con Valentina Bischi, scritto da Clarissa Veronico sarà in replica anche sabato 23 (ore 21) e domenica 24 settembre (ore 18:30) ed è il primo di tre appuntamenti che compongono una vera e propria trilogia dedicata a donne della mitologia, greche e troiane, attraverso la cui voce emerge una riflessione sul potere, distante dal convenzionale sguardo a cui ci ha abituato l’epica.

Lo spettacolo scritto da Veronico e diretto e interpretato da Bischi, già presentato lo scorso anno in forma di studio, ha come protagonista Protoe, guerriera e compagna di Pentesilea, regina delle Amazzoni. Ha visto la guerra gioiosa del suo popolo di donne libere andate a Troia a conquistare i migliori eroi per condurli a Temiscira,     dove la festa delle rose celebrerà l’amore. Ha visto la sua regina inseguire Achille. Li ha visti illuminarsi, amarsi, promettersi. E poi? Poi Pentesilea ha provato a cambiare il destino e ora le linee della mano non parlano più. Ha provato a cambiarlo e tutto è crollato, esploso. Le schegge non si ricompongono.

Nello spazio intimo della memoria di Protoe, andiamo anche noi sul Mar Nero, poi a Troia in guerra, in una tenda tra parole d’amore sussurrate, e poi più giù, nelle pieghe di un mito che racconta di dono e di possesso, di fiducia, di tradimento e di libertà.

Heirich von Kleist ha scritto una delle più belle versioni del mito di Pentesilea. Con le mani così lievi che sentivo dolore lo riscrive, nelle parole e nella scena perché ci somigli, perché racconti un conflitto che è dentro di noi, che sorridendone ancora ci lacera.

Si prosegue venerdì 29 e sabato 30 settembre (ore 21) nella Chiesa di San GaetanoParla, Clitemnestra! Un’eterna tragedia, in versi con Lea Barletti, anche in veste di autrice, e Gabriele Benedetti, per la regia di Werner Waas. Uno spettacolo che sceglie di raccontare Clitemnestra, intrappolata in un ruolo, in un nome, in un personaggio. Qui la moglie e assassina di Agamennone cerca un’altra via, un’altra possibile rappresentazione di sé stessa come parte della società, un’altra storia. Cerca di cambiare la narrazione del (e dal) femminile.

A chiudere, venerdì 6 e sabato 7 ottobre (ore 21) nella Chiesa di San Gaetano, ci sarà P come Penelope di e con Paola Fresa; Penelope ripercorre la sua esistenza segnata dal rapporto con il padre, trascorsa aspettando un uomo che non è mai tornato, interrotta per un figlio che, una volta cresciuto, ha scelto di non aspettare e di partire. In una sorta di confronto tra le triadi dei ruoli maschili e femminili: padre, marito, figlio e madre, moglie, figlia. La chiave ironica con cui sono affrontate queste tematiche universali, riporta immediatamente l’indagine intorno al mito al nostro vivere contemporaneo, restituendo un’educazione sentimentale al femminile che vuole mettere al centro la ricerca della felicità.

Inoltre dal 24 al 27 settembre si svolgerà il Laboratorio M.A.P. Museo degli Amori Perduti: un progetto di narrazione nel tempo a cura di Valentina Bischi con una restituzione al pubblico in programma giovedì 28 settembre (ore 20) da Prinz Zaum.

Questa esperienza laboratoriale prende spunto da un luogo nell’est Europa che affascina gli amanti e che si chiama Museo delle Relazioni Perdute. Qui le ex coppie arrivano da ogni parte del mondo per provare a cercarsi e a ritrovarsi, provando a chiedersi cosa tenere delle macerie di un amore finito, della nostalgia, della tenerezza. Nel tempo questo luogo è diventato un’esposizione d’arte che raccoglie tutti gli oggetti donati di amori perduti, commiati e segni di rinascita.

Se questi oggetti parlassero, cosa racconterebbero? Come? Sarà questo il filo conduttore del laboratorio che ci aiuterà a tracciare le narrazioni individuali per costruire una narrazione collettiva, come una mappa da seguire: MAP. Il laboratorio è aperto a tutti, non si tratta infatti di approfondire o indagare tecniche teatrali, bensì di ritrovare, insieme, l’antica arte della narrazione, mettendosi nella condizione di disponibilità e ascolto.

Il Peso della Farfalla è un progetto di Punti Cospicui_associazione per le culture con la direzione artistica di Clarissa Veronico e il contributo di Regione Puglia e Comune di Bari

PROGRAMMA SPETTACOLI

Venerdì 22 e sabato 23 settembre, ore 21

domenica 24 settembre, ore 18.30

AUDITORIUM VALLISA

Con le mani…così lievi che sentivo dolore

Da Pentesilea di Heinrich von Kleist,

di e con Valentina Bischi

testo Clarissa Veronico

costruzioni Nicola Socciarello

ombre Manuela Trillo, luci Max Mugnai

produzione Punti Cospicui – Bischi

coproduzione Teatro dei Fauni – Cristina Radi, Locarno.

Venerdì 29 e sabato 30 settembre, ore 21.00

CHIESA DI SAN GAETANO

Parla, Clitemnestra! Un’eterna tragedia, in versi

di Lea Barletti

con Lea Barletti e Gabriele Benedetti

regia Werner Waas

produzione Barletti/Waas

con il sostegno di Florian Metateatro e Consorzio Altre Produzioni Indipendenti.

Venerdì 6 e sabato 7 ottobre, ore 21

CHIESA DI SAN GAETANO

P come Penelope

Di e con Paola Fresa

in collaborazione con Christian Di Domenico

supervisione registica Emiliano Bronzino

scene e costumi Federica Parolini

luci Paolo Casati

regista assistente Ornella Matranga

produzione Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione TRG di Torino

Laboratorio

Dal 24 al 27 settembre

M.A.P. Museo degli Amori Perduti

Un progetto di narrazione nel tempo a cura di Valentina Bischi

domenica 24 dalle 11 alle 13 | Auditorium Vallisa

da lunedì 25 a mercoledì 27 dalle 18.30 alle 21.00 | Asilo nido in Largo Monsignor Curi

Restituzione Pubblica: giovedì 28 settembre ore | Prinz Zaum 

INFO E BOTTEGHINO

Prenotazione obbligatoria

punticospicui@gmail.com

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