La ventiduesima edizione del Beat Onto Jazz Festival giunge al termine. Sempre sotto la direzione artistica dell’Avv. Emanuele Dimundo che presiede e coordina l’Associazione InJazz, ente organizzatore del festival.
L’evento è come di consueto realizzato con il cofinanziamento del Comune di Bitonto e del Consiglio Regionale della Puglia e il sostegno di sponsor privati, tra cui i main sponsor Ellegidue, Conserva Trasporti e Copec Costruzioni, nonché la partecipazione finanziaria del Consiglio Regionale della Puglia (Det. Dir. n 226 del 14/06/2023).
Il festival si avvale del supporto promozionale di Bitonto Primo Piano, Comma 3, Da Bitonto, BitontoTV, Bitontolive, Bitonto Viva, Radio 00 e Jazzitalia.
I concerti si terranno, come di consueto, in piazza Cattedrale e l’ingresso è gratuito.
La serata conclusiva di venerdì 4 agosto vedrà in scena la formazione più leggendaria del jazz, quella del piano trio con due differenti modi di leggere il jazz.
Il primo set vede in campo il trio del virtuoso del pianoforte britannico Andrew McCormack, che si muove tra la creatività assoluta di Keith Jarrett e il pianismo contemporaneo di Brad Mehldau. McCormack è stato, fin dal 2007, un elemento essenziale della Kyle Eastwood Band, mentre sia Joe Downard che Joel Barford sono tra i musicisti più richiesti sulla scena jazz londinese e internazionale. A Bitonto presenteranno il loro ultimo album Terra Firma pubblicato nel 2022: una serie avvincente di brani originali ed interpretazioni del repertorio standard esistente.
Il secondo set avrà come protagonista le inflessioni cubane con il trio del pianista de L’Avana Alfredo Rodriguez. Rodriguez all’età di 25 anni si trasferisce da Cuba a NYC per suonare con Quincy Jones, suo primo ammiratore. Tra le sue altre illustri collaborazioni troviamo Chick Corea, Herbie Hancock e Richard Bona. Rodriguez rappresenta oggi il nuovo jazz latino, tra contaminazioni americane e tradizioni cubane. Nominato ai Grammy Awards, Rodriguez riflette i talenti dei leggendari pianisti jazz Keith Jarrett, Thelonious Monk e Art Tatum. Formatosi nei rigorosi conservatori classici dell’Avana, la sua arte pianistica è influenzata tanto da Bach e Stravinsky quanto dalle sue radici cubane e jazz. Con il pianista sul palco bitontino ci saranno Munir Hossn, impegnato sia al basso che alla chitarra e Michael Olivera alla batteria.
Tutti i concerti saranno introdotti da Alceste Ayroldi, saggista, docente e critico musicale (Musica Jazz, editor manager Jazzitalia, editor Musica Jazz web).
Tutti gli eventi sono gratuiti.