Gianluca Petrella incanta il pubblico di Umbria Jazz 2023 con la sua Cosmic Renaissance e viene subito premiato (prima ancora di iniziare a suonare)

In occasione del concerto al Teatro Morlacchi di Perugia, l’11 luglio scorso, la Fondazione Perugia ha assegnato a Gianluca Petrella l’edizione 2023 del premio “Ambasciatori dell’Umbria nel mondo”.

La Fondazione Perugia anche per quest’anno conferma il suo sostegno ad Umbria Jazz per l’edizione numero cinquanta.

La missione della Fondazione è quella di immaginare il futuro della sua comunità di riferimento in prospettiva generazionale, pensando alle opportunità che può offrire e perseguendo valori come: l’ascolto della comunità, l’apertura verso nuove idee e progetti, la capacità di sperimentare, di cambiare, di innovare, e di essere presente fisicamente sul territorio, perché le istanze con voce più debole non restino inascoltate.

Nell’ambito di questo impegno la Fondazione Perugia, che quest’anno festeggia il suo trentesimo, ogni anno consegna un premio a musicisti che hanno portato e tenuto alto il nome dell’Italia e dell’Umbria nel mondo, facendosi ambasciatori di un modo di essere e vivere la cultura che è nel dna del nostro paese. Negli anni passati sono stati premiati grandi nomi del panorama musicale che hanno fatto, e stanno facendo, la storia e la fortuna di Umbria Jazz: Enrico Rava, Renato Sellani, Giovanni Tommaso, Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Roberta Gambarini, Franco D’Andrea, I Solisti di Perugia, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli, Giovanni Guidi, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Paolo Fresu, Rosario Giuliani, Dado Moroni.

Gianluca Petrella è un artista il cui talento gode ormai, e da tempo, di un condiviso riconoscimento internazionale. È considerato uno dei maggiori trombonisti al mondo (ha vinto per due anni consecutivi il celebre Critics Poll di Down Beat, nella categoria artisti emergenti), e nell’arco di una carriera più che ventennale ha collaborato con artisti come Steve Swallow, Greg Osby, Carla Bley, Steve Coleman, Lester Bowie, Roswell Rudd, Ray Anderson, Pat Metheny, Oregon, John Abercrombie, la Sun Ra Arkestra diretta da Marshall Allen e con i più importanti musicisti italiani tra i quali Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Giovanni Guidi. Petrella ha scritto, eseguito e inciso musica in maniera trasversale, dalla sperimentazione al mainstream

Il concerto ha visto sul palco, insieme al nostro Gianluca, la sua Cosmic Renaissance. Insieme a Petrella, in ottima forma, hanno suonato Mirco Rubegni alla tromba, Riccardo Di Vinci al basso elettrico, Federico Scettri alla batteria e Simone Padovani alle percussioni. Formazione attiva già dal 2007, ha coinvolto tantissimi musicisti sempre pronti a portare avanti sperimentazioni ardite.

Il vero trascinatore è stato Petrella, con la grinta dei tempi migliori, che ha saputo trascinare tutti i suoi accompagnatori in un’orgia musicale fatta di ritmo incalzante, splendidi assoli e momenti corali straordinari.

Per i più distratti, ricordo che l’altro componente della front line, Mirco Rubegni (tra l’altro componente storico dei Funk Off) abbiamo avuto il piacere di ascoltarlo a Bari a fine gennaio, al Teatro Forma, insieme alla splendida voce di Maria Pia De Vito.

Un concerto travolgente, con un pubblico in visibilio. Questa splendida band trae certamente ispirazione da quella che è stata la Sun Ra Arkestra. Sono certo che se il mitico Sun Ra avesse avuto la possibilità di assistere al concerto, avrebbe promosso Gianluca Petrella a pieni voti.

Per me, appena arrivato a Perugia per cinque giorni di concerti, è stato uno splendido inizio.

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

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