A Bari al via “Incroci”, la rassegna curata dalla Compagnia Diaghilev con cinque compagnie ospiti, nove spettacoli, ventiquattro rappresentazioni e due workshop

Nove spettacoli per ventiquattro rappresentazioni e due workshop, uno d’attore l’altro per l’uso corretto della voce. Accade tutto a Bari in un unico cartellone sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Bari, all’interno del quale le strade della Compagnia Diaghilev s’intrecciano con quelle di altre importanti realtà pugliesi e italiane. S’intitola, infatti, «Incroci» la rassegna con la quale dal 12 maggio al 18 giugno la Compagnia Diaghilev mette i «Teatri a confronto» all’auditorium Vallisa, dove la programmazione prende il via il 12, 13 e 14 maggio (venerdì e sabato ore 21, domenica ore 19) con lo spettacolo «Perros d’España», produzione Diaghilev che contestualmente chiude il ciclo «Racconti delle venti». Uno spettacolo ponte, tratto dall’omonimo romanzo picaresco di Fabrizio Dentice, con Paolo Panaro in veste di regista e attore affiancato dal fisarmonicista Francesco Palazzo, che arricchisce la stagione Teatro Studio 2023 con questa coda primaverile, caratterizzata da un fortissimo tratto letterario.

La prima compagnia ospite è Archètipo di Bagno a Ripoli (Firenze) con «Le voci della sera» (16 e 17 maggio), lavoro tratto dall’omonimo romanzo di Natalia Ginzburg (premio Strega 1963) nel quale l’autrice rievoca in prima persona il dolore lasciato dalla fine dei rapporti amorosi, del quale si fa interprete d’eccezione Silvia Frasson (suoi anche l’adattamento e la regia). Seguiranno il Teatro delle Forche di Massafra con «Apparizioni» di Mariano Dammacco, che dirige in scena Giancarlo Luce (18, 19, 20 e 21 maggio), il Crogiuolo di Cagliari con «Gene mangia gene», testo bilingue (in italiano e sardo campidanese) segnato da una caustica ironia scritto e interpretato da Rita Atzeri per la regia di Mario Faticoni (27 e 28 maggio), e Astragali Teatro di Lecce con tre differenti lavori, tenuti insieme dalla drammaturgia e dalla regia di Fabio Tolledi. Si tratta di «Medea, desìr» (31 maggio), «Il cantico dei cantici per lingua madre» (1° giugno) e «Fimmene!» (2 giugno).

Tra le compagnie ospiti c’è anche Terrammare Teatro di Nardò, che presenta «Se potessi volare» di Lotte Faarup per la regia di Marc van der Velden (8 e 9 giugno). Chiuderà la Compagnia Diaghilev con «Fedro», nuovo spettacolo di Paolo Panaro (in coproduzione con Astragali Teatro) tratto dai «Dialoghi» di Platone (10, 11, 13, 14, 15, 16, 17 e 18 giugno). Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 (la domenica alle ore 19). I biglietti, al costo di 10 euro (posto unico), sono acquistabili online sul circuito vivaticket oppure al botteghino prenotando al numero 333.1260425.

Quindi, i due workshop. Il primo («Prova d’attore», sei incontri tra il 17 e il 24 maggio) sarà condotto da Paolo Panaro ed è riservato ad attori professionisti. La finalità è individuare nuove collaborazioni per le future produzioni. Il secondo («La voce creativa», otto lezioni tra il 25 maggio e il 15 giugno) sarà, invece, curato da Roberto Petruzzelli, sarà aperto a tutti e verrà dedicato allo studio delle tecniche per il corretto uso della voce. Pertanto, è indicato non solo per gli attori, ma anche per professori e quanti si servono della comunicazione orale per svolgere la propria attività. Le candidature dovranno pervenire via e-mail all’indirizzo info.centrodiaghilev@gmail.com (info 335.8454251).

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