Tutta la verità, nient’altro che la verità: Bif&st, diario da giurata, giorno 6

Solamente chi ama il cinema può non dispiacersi se in luogo di una mattina al mare, il programma prevede un film. Al Kursaal, questa predilezione appare ancora più netta, allorquando ci accingiamo ad affrontare l’ultimo film della competizione “ItaliaFilmFest”, ossia “La terra delle donne” di Marisa Vallone. Il film, ambientato in Sardegna nell’immediato secondo dopoguerra, narra storie di superstizione e madrità legate a multiplo filo.

Ci confrontiamo sul film della sera precedente, “Gli altri” di Daniele Salvo. Il punto vero su cui verte la mattinata è però decidere chi premiare. Ognuna e ognuno a suo modo si è preparato, chi con qualche breve pensiero per ogni film, chi stampando delle schede per ciascun’opera, chi ha già le idee chiare. Vengono fuori alcune “nomination”, più o meno condivise, e alcuni nodi che sembrano gordiani. Ma l’ultimo film incombe, il tempo ci è nemico, e le luci si spengono sul film.

Al termine, il compito arduo. Ogni film merita rispetto, ma alcuni in particolare rendono difficile giudicare, poiché, pur con le proprie peculiarità, ci hanno colpite e colpiti. Curioso delle nostre operazioni di decisione, e per chiarire qualche dubbio residuo su regolamento e cerimoniale, ci raggiunge al Kursaal Felice Laudadio, ideatore e direttore del Bif&st. Innanzitutto, ci viene confermata la presenza alla premiazione di domani 31 marzo sera al Petruzzelli. Silvia Scola, figlia del compianto Maestro Ettore, premierà la miglior regia intitolato al padre. La Presidente Donatella Palermo e uno tra i giurati consegneranno il Premio per il Cinema Mariangela Melato alla miglior attrice e il premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore. La Presidente, con un generoso colpo di scena, apre anche l’altra premiazione a un altro giurato.

La decisione su quali attore, attrice e film premiare è molto combattuta, a suon di plurimi turni di alzate di mano, di considerazioni estemporanee, di evocazione dei numi tutelari della cinematografia, finalmente “partoriamo” i tre nomi. Non solo, un sorteggio tra noi decide anche chi mandare sul palco a premiare attore e attrice.

Ultimo compito, scriviamo assieme le motivazioni della vittoria, al sole dei giardini davanti al Kursaal. Saluti, abbracci, battute in vista di domani. Torniamo tutte e tutti a casa felicissimi di questa esperienza.

Volete che vi sveli la risposta alla domanda che tutti volete fare? Ebbene sì: la Presidente ha pranzato dal “Focacciaro”!

Beatrice Zippo

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