Arriva a Fasano “La Locandiera” di Carlo Goldoni nella esilarante versione dell’Anonima GR di Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli

Venerdì 24 marzo, alle 21, l’Anonima G.R. si ripresenta al Teatro Kennedy di Fasano con uno dei propri cavalli di battaglia, rivisitato in chiave ancora moderna: «La locandiera», il celebre testo di Carlo Goldoni, torna in scena nella rielaborazione di Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, e con loro sul palco ci saranno Brando Rossi, Gianni Vezzoso, Azzurra Martino, Antonello D’Onofrio. Regia e musiche sono firmate dallo stesso Marmone.

Mirandolina nella sua Locanda è abituata a trattare con gente di ogni tipo, senza rinunciare a giocare con la sua prorompente femminilità. Ogni avventore è preda dei suoi giochi d’amore. Rocco, il suo servo fedele, assiste allo sbocciare e allo sfiorire di tutti questi amori, con l’eterna speranza di averla un giorno come sposa.

Nel locale si alternano personaggi come il Marchese di Montone ed il Conte di Canneto, protagonisti di una epica battaglia alla conquista della bella locandiera, e il misogino Cavaliere venuto da Bitonto contro il quale Mirandolina sfodererà tutte le sue armi di seduzione. In tutto questo, un’attrice di passaggio da Bari, fingendosi nobildonna si divertirà a spupazzarsi il Conte ed il Marchese, distraendoli per un po’ dalla loro ossessione per la bella padrona di casa.

Questa è la storia che ci ha raccontato Goldoni e l’Anonima G.R. oggi la ripropone seguendo fedelmente la trama ma cercando di rendere compatibili i ritmi del testo originale con quelli frenetici del nostro vivere e soprattutto riscoprendo quei sentimenti semplici dell’individuo. Nella riscrittura della pièce l’intento è stato quello di calare la storia in un’ambientazione più mediterranea, quindi in una locanda del ‘700 a Bari. Ciò ha consentito di dare ai personaggi dei caratteri più veraci, più ruspanti, rispetto a come vengono descritti nell’originale commedia goldoniana. Personaggi che si esprimono in un italiano «baresizzato», con espressioni colorite e per certi versi chiassose, proprio per richiamare l’indole spiccatamente espansiva della gente del Sud, marcando l’accento sulla diversità culturale e di costume. 

«La Locandiera» rappresenta uno dei punti più alti in assoluto della scrittura goldoniana, e nella rielaborazione di Marmone e Schiavarelli, oltre al divertimento, si riflette moltissimo sul carattere di ciascun personaggio. Il tema della commedia affonda le sue radici nella seduzione dell’amore, inteso come sentimento umano e ingannevole.

Info e prenotazioni al botteghino del Teatro Kennedy di Fasano: 080.441.31.50 – 393.954.43.75.

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