Al Teatro Abeliano di Bari, in prima nazionale, va in scena “88 frequenze”, la pièce interpretata da Antonella Carone, con la regia di Giulia Sangiorgio e la drammaturgia di Eliana Rotella, che si ispira alla storia di Hedy Lamarr, splendida star del cinema e geniale scienziata

Sabato 25 marzo alle ore 21.00 e domenica 26 alle ore 18.00 presso il Teatro Abeliano di Bari andrà in scena in prima nazionale lo spettacolo “88 frequenze” interpretato dall’attrice Antonella Carone, con la regia di Giulia Sangiorgio e la drammaturgia di Eliana Rotella. Le scene e i costumi sono firmati da Tommaso Lagattolla, il disegno luci da Peppino Ruggiero, video e sound design da Andrea Centonza.

Lo spettacolo si ispira alla storia di Hedy Lamarr, diva dell’epoca d’oro di Hollywood che negli anni ’40 brevetta una tecnologia a scopo militare che a distanza di anni si rivelerà fondamentale per il successivo progresso delle telecomunicazioni, diventando “la base” per il moderno WiFi. Lamarr, definita più volte come “la donna più bella del mondo”, nel giugno 1941 presentò all’ufficio brevetti americano un complicato sistema di comunicazione “segreta”, per evitare che i siluri delle forze americane fossero intercettati dai nazisti. Un sistema che alternava 88 frequenze, corrispondenti al numero dei tasti del pianoforte. Inconcepibile, per i membri dell’Inventor’s Council, che l’attrice in topless del contestato film “Estasi del 1933 potesse essere anche un genio dell’ingegneria bellica. A 19 anni conosce il primo marito, industriale nel campo delle armi. Saranno proprio le conversazioni ascoltate in casa del “re delle munizioni” a darle le informazioni necessarie per progettare, ottenuto il divorzio ed emigrata in America, il Secret Communication System.  Nel 1985, quando la tutela brevettuale cessa di avere efficacia, la sia invenzione inizia a diffondersi, divenendo la base della moderna tecnologia telefonica applicata alle connessioni Wi-Fi e Bluetooth. Soltanto negli anni ‘90, quando decade il segreto militare sul suo brevetto, Lamarr inizia a ricevere dei riconoscimenti per la sua straordinaria scoperta, ma ormai è tardi. Ultraottantenne e quasi cieca, non riuscirà a ritirare i premi a lei dedicati. Qual è il reale rapporto tra immagine e identità? Come si fa a rendere conto delle molteplicità nascoste dietro un nome, dietro una definizione? Come riuscire ad accettare e riconoscere, in una storia, tutte le possibili declinazioni della stessa persona?

L’attrice si muove in scena in uno spazio che ricorda un set fotografico, mentre la sua immagine è spesso riflessa, manipolata, talora scomposta, in un’infinità di soluzioni caleidoscopiche grazie all’utilizzo della videocamera di uno smartphone in presa diretta che sembra riportare costantemente all’attenzione il tema dell’identità, indagando la differenza tra come ci percepiamo e come veniamo visti.

88 frequenze” è prodotto dalla Compagnia Corpora in collaborazione con UNO&Trio.
Biglietti disponibili presso il botteghino del teatro e sul circuito VivaTicket.
Botteghino attivo dal martedì al venerdì dalle 17.30 alle 19.30 e nei giorni di spettacolo fino all’orario di sipario.

“88 frequenze”:
con Antonella Carone
Drammaturgia Eliana Rotella
Regia Giulia Sangiorgio
Scene e costumi Tommaso Lagattolla
Luci Peppino Ruggiero
Video e sound design Andrea Centonza
Assistente alle scene Antonella Voicu
Costruzioni Damiano Pastoressa
Consulenza tecnica Fabio Brusadin
Contributi video Paul Guccione
Tecnici Danilo Milillo, Gianni Colapinto
Organizzazione Chiara Donadoni
Si ringrazia Ismaele Ariano, Christina Klöver, Paolo Morga, Lucia Sette, Emily Tartamelli

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