Una messa in scena a cavallo tra mito e immaginazione, insolitamente ambientata sulla Murgia, a Torre Disperata.
“Elettra. La Madre Guerra” è lo spettacolo scritto e interpretato dall’attrice Patrizia Labianca che andrà in scena al Teatro Abeliano di Bari sabato 25 febbraio alle ore 21:00 e domenica 26 febbraio alle ore 18:00.
Patrizia Labianca riscrive il mito della figlia di Agamennone e la riporta alla sua dimensione più intima e introspettiva, capace di aprire uno spiraglio di luce verso una nuova interpretazione del suo legame con il padre e con la sua stessa identità. Elettra è un rituale. È un rosario con spine. È irriverente risata in santificate processioni. In Elettra la violenza genera violenza. Elettra, come un pesce fuor d’acqua, si ritrova a vivere lontano dalla casa paterna, senza alcun conforto, sposata ad un pastore che decide di preservare la sua verginità̀ per rispetto delle sue nobili origini. Lei vuole vendicare il padre. “Il sangue si fa acqua”. Ogni legame è sciolto, annegato in nome di una giustizia privata che mai lenirà la ferita della perdita. L’acqua è l’elemento naturale della messa in scena. La mia Elettra si trova a Torre Disperata, sulla Murgia. L’acqua in quel posto è assai poca. Ogni cosa lì, è bagnata solo di sudore e sputo. Elettra non riesce a piangere, a lavarsi il viso… Tutte le sue lacrime le porterà in grembo per scagliarsi contro la Madre. E se per un momento Elettra smettesse di essere figlia di un padre eroe, e scoprisse chi era veramente il vincente Agamennone? Se solo Elettra avesse saputo…
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