Nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il centro antiviolenza comunale Bitonto-Palo del Colle organizza lo slow mob “Una ogni tre”, una processione silenziosa carica di significati simbolici

Non è mai abbastanza ciò che si può fare in ambito educativo, didattico e culturale, nel contrasto e nella lotta alla violenza di genere. Ecco perché il 25 novembre è stata istituita la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite, istituzionalizzata il 17 dicembre 1999 con una risoluzione – la 54/134 – dove si definisce questa violenza «una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti, che ad oggi non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano».

Ed ecco perché, nella giornata di venerdì 25 novembre 2022, il Centro antiviolenza comunale dell’ambito Bitonto-Palo del Colle, gestito dall’associazione di promozione sociale «Io sono Mia» – presieduta da Ivana Stellacci – organizzerà a Palo del Colle lo slow mob «Una ogni tre», con la direzione artistica di Elisabetta Tonon. Sarà una performance teatrale di gruppo di grande impatto emotivo, una sorta di commemorazione attiva delle vittime di femminicidio, che vuole mostrare quanto sia assurdo quello che accade ogni anno in Italia. Tutto si svolgerà come una «processione silenziosa» di un centinaio di donne: il corteo partirà alle 18,30 da Piazza Dante e attraverserà le strade del centro storico e del centro cittadino di Palo, sino a giungere alla periferia, in Viale della Resistenza, all’interno del Laboratorio Urbano Rigenera. Nel cortile interno di Rigenera, dove è collocata la panchina rossa dedicata alle vittime di femminicidio, si chiuderà la manifestazione con una coreografia curata da «Opifactory Project», che culminerà con una installazione artistica.

«Nella lotta contro la violenza sulle donne – spiegano le organizzatrici dell’evento – ciò che ormai è chiaro è che la questione non è emergenziale, bensì culturale. Quindi la violenza di genere va contrastata cambiando la cultura collegata ai ruoli di genere che pervade la nostra società. “Io sono mia” si è prefissa da tempo questo obiettivo, creando eventi e performance artistiche di vario genere, per sensibilizzare e informare su tale questione».

«Una ogni tre» è lo slow-mob ideato da «Io sono Mia» già nel 2015. Il titolo nasce dall’amara statistica che una donna ogni tre giorni viene uccisa per motivi legati al suo genere. Nel 2022 si contano già 92 vittime di femminicidio e il numero continua paurosamente a salire, quotidianamente. La cifra della performance di venerdì 25 è data dal grande numero di partecipanti (pari al numero delle donne uccise) e al silenzio con cui questa azione verrà condotta attraverso la città. Il termine «slow mob» è stato tra l’altro coniato da «Io sono Mia» nel 2015, per definire questo evento: diversamente dal classico flash mob, è un tipo di azione che impone un tempo di visione e riflessione più lenti e profondi, per attivare un reale cambiamento in chi vi assiste.

Questo slow mob è stato proposto per la prima volta a Bitonto, sempre nella stessa «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne», ottenendo un grande impatto sulla popolazione bitontina. Una sua variante è stata proposta nel 2019 a Grottaglie, sempre cura dell’APS. Adesso, nel 2022, all’indomani dell’affidamento a «Io sono Mia» della gestione del centro antiviolenza comunale, che opera nel territorio tra Bitonto e Palo del Colle, l’associazione organizza tutto questo a Palo, al fine di far conoscere il servizio e di promuoverne le attività, in collaborazione coi comuni di Bitonto e Palo del Colle, con il Laboratorio Urbano Rigenera, con Opifactory Project e con una serie di associazioni delle due città che hanno aderito entusiasticamente all’iniziativa (Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto, Gruppo Interforze Onlus-Odv di Palo del Colle, Auxilium, PiùValore, Inachis – sezione aderenti Bitonto, «Rete delle organizzazioni area disabilità» di Bitonto, «La voce delle donne», Leo, Fidapa). Significativa sarà anche la presenza di diversi singoli cittadini che hanno risposto alla «chiamata» sui social per partecipare allo slow mob. Le riprese dell’evento saranno curate dallo staff di Radio00. 

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