Danza e teatro per grandi e piccini nel weekend del Teatro Abeliano di Bari

Un nuovo weekend ricco di emozioni e arte multidisciplinare quello che si affaccia dal 18 al 20 novembre al Teatro Abeliano di Bari.

Oggi, venerdì 18 novembre alle ore 21:00, nell’ambito del Festival Maschere d’Olivo, Paola Sorressa presenta la sua coreografia, di cui ha curato anche la regia, “Riti di Passaggio“, interpretata da Lucrezia Mele, Vanessa Yareli Perez Mejia, Alessia Stocchi, Sebastian Zamaro, Sara Zanetti; drammaturgia di Paola Sorressa e Lucien Bruchon; disegno luci di Lucien Bruchon e Emilio Barone; musiche di Jon Hopkins, Rival Consoles, Loscil, Alva Noto, Komet, Joep Beving, Sven Laux, Logic Moon.

La creazione è dedicata a Lucien Bruchon, si ispira alla sacralità di quei momenti che segnano il passaggio alle diverse fasi esistenziali, scandiscono l’evoluzione dell’individuo tra la vita terrena e nuove dimensioni. Una sacra “autorizzazione” che permette di rovesciare l’esperienza individuale portandola in quella collettiva, in uno stato di equilibrio e quindi di rinascita.

Biglietto acquistabile direttamente al Botteghino del Teatro e online: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/riti-di-passaggio/191661

Sabato 19 novembre alle ore 21:00, per la rassegna “ToTheTheatre”, va in scena Dio c’è“, rilettura semiseria del Vecchio Testamento, di e con Daniela Baldassarra.

E’ l’ennesima provocazione teatrale di Daniela Baldassarra questa rivisitazione semiseria delle storie del Vecchio Testamento. Dopo aver rivoluzionato la lettura de La Divina Commedia col suo monologo “Paolo & Francesca ipotesi semiseria”, l’artista si appresta a ribaltare le nostre certezze religiose. “Dio c’è” ci presenterà un Dio politicamente scorretto, confuso, disordinato, bellicoso. In un percorso ad ostacoli che va dalla Genesi fino alla nascita di Gesù, la figura di Dio diventerà quasi un pretesto per raccontare in realtà le donne del Vecchio testamento e le donne moderne, in un’altalena di flashback temporali tra passato e presente. Si passerà da Eva a Dina figlia di Giacobbe, da una contadina alla Madonna e così via, tracciando un excursus storico e sociale che ci dimostrerà, tra il serio e il faceto, come alcuni retaggi culturali non spariranno mai. 

Biglietto acquistabile direttamente al Botteghino del Teatro e online: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/dio-c-e/193229

Domenica 20 novembre alle ore 18:00, sempre nell’ambito del  festival Maschere d’Olivo, andrà in scena “Moby Dick”, spettacolo con attori e pupazzi liberamente tratta dal romanzo di Herman Melville, adatto dai 5 anni in su.
Regia Ada Umberto De Palma, testi Zenone Benedetto, musica Antonio Cericola, attori Tiziano Feola, Raffaella Mutani, Tommaso Di Giorgio, pupazzi Ada e Mario Mirabassi, scene Albert Van Hengel, audio/luci Carlo Menè, costumi Ettore Margiotta, produzione TSA Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con I Guardiani dell’Oca.

Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa, non importa quanti, avendo pochi soldi in tasca e nulla di particolare che mi legasse alla terra ferma, decisi di prendere la via del mare, non so perché, forse per il gusto dell’avventura o forse perché volevo vedere più da vicino le balene. E’ di questa mia avventura che voglio narrarvi, fatta di uomini coraggiosi, di tempeste, strani incontri, misteriose creature marine, capitani coraggiosi, ma soprattutto fatta da infiniti sussulti dell’anima, che come onde impetuose, spingeranno ognuno di noi verso l’ignoto, verso quel blu profondo nel quale ogni desiderio di conoscenza combatte per scongiurare il proprio naufragio. Moby Dick, è una storia fatta di continui cambiamenti, fatta di vele issate o ammainate, di lanterne dalla fioca luce e di legni vissuti del ponte di una nave in costante movimento nei colori del mare. E’ una storia avventurosa dai dialoghi intensi, comici e a volte poetici; una storia fatta di attori, pupazzi, sagome e ombre, che interagendo nel gioco narrativo, cercano un delicato equilibro affabulatorio capace di conquistare ogni attento ascoltatore. In questa cornice, fatta di una teatralità che non rinuncerà mai alla sua vocazione di stupire con l’essenzialità delle cose semplici, agiranno i principali protagonisti del capolavoro di Herman Melville. Ecco che la sfida sui mari tra Acab e Moby Dick è servita, narrata da chi, testimone inconsapevole della deriva inesorabile di ogni ragione, non rinuncia al suo istinto vitale che lo vede aggrappato ad un pezzo di legno come unico superstite in mezzo ad un mare di solitudine ed immensità. Ismaele è questo il suo nome!

Biglietto acquistabile direttamente al Botteghino del Teatro e online: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/moby-dick/191657

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