Il grande jazz torna a Bari con i primi sei appuntamenti di “Creatures”, la Stagione 2022.23 dell’associazione Nel Gioco del Jazz

La giovane pianista e cantante barese Federica Lorusso (24 novembre), il trio Servillo-Girotto-Mangalavite (29 novembre), l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani (14 dicembre), Maria Pia De Vito con il suo quintetto nuovo di zecca (31 gennaio), il progetto New Aeutopia Lab nel quale Roberto Ottaviano ha coinvolto alcuni tra i più giovani talenti del jazz pugliese (26 febbraio), il grande pianista e compositore cubano Omar Sosa (14 marzo).

Sono i magnifici protagonisti della Stagione 2022-2023 «Creatures», presentata martedì 15 novembre proprio al Teatro Forma con un godibilissimo momento conviviale costellato di ottima musica e diverse jam session. programmata da Roberto Ottaviano al Teatro Forma di Bari per l’associazione Nel Gioco del Jazz presieduta da Donato Romito, cui andranno ad aggiungersi i musicisti che daranno vita alla seconda edizione del Festival Musiche Corsare, in programma in primavera.

Dunque, la stagione, che si svolgerà interamente al Teatro Forma di Bari con inizio concerti sempre alle ore 21.00 (info 338.9031130), si aprirà il 24 novembre con Federica Lorusso, allieva di Vito di Modugno a Bari prima del grande salto in Olanda, per studiare jazz al Conservatorio Reale dell’Aja. La giovane musicista presenterà il suo primo album fresco di pubblicazione «Outside Introspections» (etichetta Abeat). Ad accompagnarla, Claudio Jr De Rosa (sax tenore), Tijs Klaassen (contrabbasso) ed Egidio Gentile (batteria).

Seguirà, il 29 novembre, il concerto del collaudato trio formato dal frontman degli Avion Travel, Peppe Servillo (voce), da Javier Girotto (sax soprano e baritono) e da Natalio Mangalavite (piano, tastiere e voce), tre personalità artistiche provenienti da cultura musicali diverse, ricche e versatili.

Quindi, il 14 dicembre, si esibirà l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta dal contrabbassista e direttore Paolo Damiani, impegnato con questa formazione a valorizzare alcuni dei migliori nuovi professionisti della scena jazzistica del Paese, tutti scelti attingendo alle più recenti graduatorie del referendum Top Jazz indetto da Musica Jazz. La formazione include dodici musicisti under 35 e si caratterizza anche per l’equilibrio tra presenze femminili e maschili. L’ensemble è, infatti, composto da Camilla Battaglia (voce) Anais Drago (violion), Eloisa Manera (violino), Francesco Fratini (tromba), Federico Calcagno (clarinetto e clarinetto basso), Michele Tino (sax altro), Sophia Tomelleri (sax tenore), Michele Fortunato (trombone), Giacomo Zanus (chitarra), Federica Michisanti (contrabbasso), Nazareno Caputo (vibrafono) e Francesca Remigi (batteria).

L’anno nuovo si aprirà il 31 gennaio con il progetto «This Woman’s Work» della cantante Maria Pia De Vito che, con Mirco Rubegni (tromba), Giacomo Ancillotto (chitarra ed elettronica), Matteo Bortone (basso elettrico) ed Evita Polidoro (batteria), propone brani di propria composizione accanto a creazioni collettive e riletture di brani di varia provenienza, dal jazz di Tony Williams e Ornette Coleman, al cantautorato di Elvis Costello al pop di Kate Bush.

Il 26 febbraio Roberto Ottaviano porterà sul palco del Forma, in varie formazioni, alcuni più giovani talenti del jazz pugliese con il progetto New Aeutopia Lab, preludio all’evento della stagione con il piano solo del grande Omar Sosa, atteso il 14 marzo con una nuova produzione.

La programmazione, come detto, si concluderà dal 20 al 23 aprile con la seconda edizione del Festival Musiche Corsare che sarà dedicata a George Russell, l’apostolo del jazz modale senza cui, di certo, non ci sarebbero stati il Miles Davis di «Kind of Blue», il John Coltrane di «Impressions» e molto altro ancora. Il musicista americano sarà il punto di riferimento di quattro giornate con il grande jazz italiano ed internazionale, la prima delle quali, il 20 aprile, sarà un omaggio del batterista Fabio Accardi ai Drummers Composers, i batteristi-compositori che hanno segnato la storia del jazz. Doppio set il 21 aprile con il progetto Disorder at the Border di Tobias Delius (sax), Daniele D’Agaro (sax e clarinetto), Giovanni Maier (contrabbasso) e Zlatko Kaucic (batteria) seguito dal quartetto del pianista Wayne Horvitz, del quale sarà ospite il contrabbassista Brad Jones. Triplo set il 22 aprile con il Mat Trio (Marcello Allulli al sax, Francesco Diodati alla chitarra ed Ermanno Baron alla batteria), i Dark Dry Tears del bassista Danilo Gallo, ospite il batterista Jim Black, e il duo composto dal trombonista Samuel Blaser e il chitarrista Marc Ducret. Chiusura il 23 aprile con il solo del cantante-performer Boris Savoldelli, il piano solo di Dave Burrell e il progetto What Love, big band con Roberto Ottaviano, Gaetano Partipilo, Francesco Bearzatti e Marco Colonna ai sassofoni, Ralph Alessi alla tromba, Samuel Blaser al trombone, Michele Sannelli al vibrafono, Alexander Hawkins al piano, Giovanni Maier al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria.

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