Domani, 31 agosto 2022 alle ore 22.00 nell’Officina San Domenico di Andria, nell’ambito della 26esima edizione del Festival Castel dei Mondi, andrà in scena la produzione della Compagnia I’M Teatro – il Cielo di Carta: “Trappola per topi”, rappresentazione teatrale con la regia e il testo di Annamaria Di Pinto e l’interpretazione della stessa Di Pinto e di Luigi La Forgia.
“Mai fare nulla? Mai spostare nulla? Assolutamente nulla”? Questo l’interrogativo che si pongono i due protagonisti dell’avvincente storia che terrà gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultima scena. “Uno spazio scenico pensato come spazio onirico – ci chiarisce Annamaria Di Pinto, autrice, regista ed interprete dello spettacolo – in cui il tempo viene annullato e lo spazio ristretto, che ingoia i protagonisti come in quadro, in un meccanismo ad orologeria”.
Nello spettacolo viene superata l’ambientazione naturalistica e borghese di un salotto ma viene sperimentato uno spazio total white dove tutte le azioni sono studiate e programmate e danno vita ad una storia di relazioni di coppia dinamiche e delittuose di tipo contemporaneo ma dal sapore antico. Un misterioso incidente. Lui chi è? E chi è sua moglie? Com’era la loro vita di coppia? E qualcuno mentisse? Attraverso il serrato dialogo e i continui colpi di scena si fa strada una verità inattesa. Lo spettatore si trova continuamente spiazzato. A chi bisogna credere? Le luci sempre più crepuscolari e le musiche sempre più ossessive, i suoni ed i rumori delle azioni ci porteranno in un mondo dove mentire è chiaramente un gioco. Non a caso “Trappola per topi”, titolo mediato dalla messa in scena di teatro nel teatro che compie Amleto per smascherare l’assassinio del padre, non è altro che la madre di tutti i gialli, i crimini ed i delitti. La manipolazione che i personaggi compiono su sé stessi e sull’altro ricordano un carillon che muove verso una violenta dissacrazione della coppia. Forse non è possibile salvarsi, forse è solo possibile adeguarsi. Da moderna commedia noir si tenta di entrare in una tragedia antica, quella della guerra di coppia, che tocca i temi dell’abbandono, della salvezza e del possesso, con una messa in scena a tratti clownesca per dipingere il divertimento grottesco in pochi passaggi estremi.