Un ponte verso la Russia attraverso la musica, strumento di dialogo.
Per i prossimi due concerti il Barletta Piano Festival diretto da Pasquale Iannone per gli Amici della Musica Mauro Giuliani ospita due grandi interpreti della tastiera in collaborazione con il Conservatorio Ciaikovskij di Mosca, sede di una grande scuola pianistica alla quale sono legati i nomi di Natalia Trull, di scena mercoledì 27 luglio, ed Eva Gevorgyan, la finalista del Concorso Chopin 2021, attesa giovedì 28 luglio.
Entrambi i concerti, come tutta la programmazione, si terranno alle ore 21.15 nel salone dell’Hotel La Terrazza, dove domenica 31 luglio si esibirà la star dell’edizione 2022, il coreano Jae Hong Park, premio Busoni 2021.
La carriera di Natalia Trull inizia nel 1983, con la vittoria al Concorso internazionale di Belgrado, tre anni prima dell’affermazione più prestigiosa, quando la musicista conquista la medaglia d’argento al Concorso Ciaikovskij di Mosca con un’interpretazione travolgente di Schubert e Stravinskij, del quale propone una strepitosa esecuzione della suite dal balletto Petrushka. E proprio Petrushka è una delle pagine scelte per il recital del Barletta Piano Festival all’interno di un impaginato che si apre con la Sonata in Sol minore Hob.XVI:44 di Haydn, ancora tagliata in due soli movimenti, per approdare alla Kleisleriana op. 16, ovvero il lavoro pianistico che può essere visto come l’autoritratto musicale di Robert Schumann. A seguire si ascolteranno tre Preludi di Claude Debussy, raccolta in cui l’ispirazione naturalistica è davvero evidente in alcuni casi. Quindi, i tre movimenti da Petrushka di Stravinskij. Vincitrice di molti altri concorsi internazionali e artista con un’attività concertistica impreziosita dalle esibizioni con la London Symphony Orchestra, l’Orchestre de Monte-Carlo e tutte le formazioni sinfoniche russe dirette da Vassily Sinaisky, Yuri Temirkanov e molti altri giganti del podio, Natali Trull è interprete dalla presenza scenica unica e dotata di una grande maestria tecnica. Docente al Conservatorio Ciaikovskij di Mosca, dove si è formata, è anche membro di giuria permanente di numerosi concorsi pianistici internazionali.
A sua volta Eva Gevorgyan, la pianista russa di origini armene che a diciotto anni appena compiuti ha raggiunto vette altissime, proporrà un programma che si aprirà con la Sonata «Tempesta» di Beethoven, una delle pagine più famose del compositore di Bonn, seguita da Carnaval op. 9 di Schumann, con i suoi 22 pezzi uniti da un motivo ricorrente. Completa il programma la Sonata n. 2 op. 36 di Rachmaninov, creazione di straordinaria complessità. Ma non per Eva Gevorgyan che, dopo la vittoria al Cleveland International Piano Competition for Young Artists, dove le venne assegnato il premio speciale per la migliore interpretazione di Bach, ha conquistato l’ingresso in finale (lo scorso anno) allo Chopin di Varsavia, il concorso dei concorsi pianistici. Ma sono decine i riconoscimenti ottenuti dalla musicista in oltre quaranta competizioni tra le più importanti al mondo.
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