Al Teatro Kismet di Bari arriva “Il bacio della vedova” di Israel Horovitz, la nuova produzione Teatri di Bari con la regia di Teresa Ludovico

Il bacio della vedova” di Israel Horovitz arriva a Bari dopo una tournée nazionale che ha toccato i teatri di Bologna, Udine, Cervia e Salerno.

È il Teatro Kismet a ospitare sabato 9 aprile alle ore 21 e domenica 10 aprile alle ore 18 la nuova produzione Teatri di Bari, con la traduzione di Mariella Minozzi, la regia di Teresa Ludovico, scene e luci di Vincent Longuemare.

Archie e George (interpretati da Alessandro Lussiana e Michele Schiano di Cola), due giovani uomini di provincia, amici sin dai tempi della scuola, rivedono Margy (Diletta Acquaviva), una loro compagna di ritorno al paese dalla città dove ormai vive. Questo lo schema all’interno del quale il pluripremiato drammaturgo statunitense Israel Horovitz costruisce un testo incalzante, che cattura lo spettatore con la leggerezza e poi lo spiazza, trascinandolo in una storia dai risvolti inaspettati. L’ipnotico allestimento di Teresa Ludovico porta in scena un cast di giovani e potenti attori e ci accompagnerà nell’esplorazione di quello che la stessa regista definisce il “cono d’ombra che abita ognuno di noi”.

Biglietti a partire da 12 euro, disponibili al botteghino del Teatro Kismet (Strada San Giorgio martire 22F) e sul circuito Vivaticket.com. Per info 335 805 22 11 – 080 579 76 67. Botteghino del teatro (strada San Giorgio martire 22 F, Bari) attivo dal martedì al venerdì ore 10:00 – 12:30 | 17:00 – 19:00 e due ore prima dello spettacolo. Il programma completo della Stagione 2021.22 del Teatro Kismet sul sito www.teatridibari.it.

E per chi possiede la myWorld card di Teatri di Bari, è previsto il rimborso del 3% del prezzo d’acquisto di biglietti e abbonamenti, oltre a cashback su migliaia di esercizi convenzionati al circuito myWorld. È possibile iscriversi sul sito myworld.com e scaricare l’app myWorld Benefits (disponibile negli store Ios e Android). La card si può richiedere gratuitamente al botteghino del teatro.

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