Appuntamento speciale per “La Palestra – Esercizi di cultura quotidiana” di Francesco Asselta: al Teatro Piccinni di Bari “Cento Pasolini”, l’omaggio al grande scrittore nel centenario dalla sua nascita

Quale qualifica professionale preferisce: poeta, romanziere, drammaturgo, sceneggiatore, attore, critico o regista?
A questa domanda, nella sua ultima intervista rilasciata prima dei tragici eventi di Ostia, Pierpaolo Pasolini rispose “Nel passaporto scrivo semplicemente scrittore“.

Appuntamento speciale per “La Palestra – Esercizi di cultura quotidiana”, format di formazione del pubblico a cura di Francesco Asselta nell’ambito della Stagione teatrale 2021/2022 del Comune di Bari in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, che domani, sabato 5 marzo alle ore 11 arriva al Teatro Piccinni di Bari per un esercizio dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Cento Pasolini” è un momento speciale di formazione del pubblico, confronto e approfondimento nel centenario della sua nascita.

Pier Paolo è stato uno degli intellettuali più rappresentativi del Novecento, dotato di una autonomia intellettuale che lo rendeva difficilmente influenzabile e quindi controllabile e per questo fortemente osteggiato. Con una produzione artistica vastissima, Pasolini spaziava dalla scrittura alla pittura, dal giornalismo alla poesia, dalla regia alla drammaturgia. Il suo pensiero, sempre studiato, non è mai stato completamente chiarito, al pari delle circostanze della sua morte che restano tutt’oggi uno dei misteri dell’Italia degli anni settanta.

«Vogliamo rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini a cent’anni dalla sua nascita – commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci -, e vogliamo farlo parlando in particolare ai più giovani di una delle figure più complesse e potenti della scena culturale e civile del Novecento italiano, convinti che “immergere” la sua vita e la sua opera nelle contraddizioni storiche e antropologiche del tempo in cui viviamo serva ad attualizzare la sua poetica attraverso i linguaggi contemporanei. I suoi non erano certo i tempi di facebook e di twitter – Pasolini usava una Olivetti Lettera 22 per scrivere i suoi pezzi “corsari” sulle colonne dei maggiori quotidiani italiani – ma la velocità e la pervasività delle rete, che predilige forme semplificate, non dissolve l’impegno critico ed eretico, che anzi oggi trova spazio nel caleidoscopio delle voci che dal basso riescono a farsi largo proprio grazie ai nuovi linguaggi e ai nuovi media. Tutti noi dobbiamo Pasolini, al suo coraggio intellettuale e civile, al suo esporsi in prima persona, lasciandosi attraversare dalle contraddizioni insite in un percorso umano e politico altissimo, parte della nostra attuale consapevolezza. Per questo la sua immensa produzione artistica e culturale – a cent’anni dalla sua nascita a quasi 50 dalla sua morte – ha ancora molto da dire, specie ai più giovani e a tutti coloro i quali non smettono di interrogarsi».

Il format di audience developement, declinato in veste di conferenza spettacolo, è nato dall’esigenza di tornare a condividere un momento corale di avvicinamento al teatro dopo la fase acuta della pandemia che ha interrotto le vite di tutti. Dopo due appuntamenti in altrettante palestre di due diverse scuole cittadine, il prossimo impegno de “La Palestra” arriva quindi a Teatro. Perché andare a teatro, oggi è una “scelta radicale”, un atto politico. Il teatro unisce le persone, le fa incontrare, discutere, viaggiare. Il teatro racconta la vita.

Dedicato a Pier Paolo Pasolini proprio nel giorno del centenario della sua nascita avvenuta il 5 marzo 1922 a Bologna, l’esercizio speciale ospitato dal Teatro Piccinni di Bari prevede l’intervento di alcune personalità tra le più brillanti per cercare di perlustrare tutte le forme che hanno attraversato la vita di questo straordinario e indimenticabile artista, a cui tutti dobbiamo qualcosa. Ognuno dei relatori avrà il compito di fare un po’ di luce su un aspetto della sua figura. Un appuntamento straordinario de “La Palestra”, interamente dedicato a questa straordinaria figura: poeta, romanziere, drammaturgo, sceneggiatore, attore, critico o regista.

Tanti gli ospiti che approfondiranno le diverse sfaccettature artistiche, tra cui:
– Maddalena Tulanti, giornalista / editoliarista Corriere del Mezzogiorno – Pasolini e la stampa
– Lea Durante, docente dell’Università degli Studi di Bari – Pasolini e la politica
– Nicola Scardicchio, compositore – Pasolini e la musica
– Licia Lanera, attrice – Pasolini e il teatro
Personal trainer dell’esercizio: Roberto Corradino.
Sono previsti anche interventi artistici di lettura e testimonianza.

«È davvero commovente pensare come gli occhi di chi lo ha osservato, studiato e amato, sia gli occhi dei suoi contemporanei sia i nostri, abbiano sempre notato la pluralità dei suoi linguaggi, delle sue scelte formali, quando invece la sua era una sola, esclusiva, poetica – spiega Asselta -. Scrivere è un verbo pieno di possibilità. Nel caso di PPP la parola scritta che associamo al sostantivo, non comprende minimamente l’intera portata che gli assegnava. Con le immagini, con il segno della musica nei suoi film, a teatro o come critico della società, restava sempre uno scrittore. Dicendo questo di sé, credo si riferisse a un certo approccio, ad un modo di interpretare più ruoli, più forme, ma restando sempre fedele a sé stesso, facendo puntuale opera di scrupolosa traduzione. Pasolini, basta evocarlo. Un cognome, un suono familiare».

L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite: https://bit.ly/3MchUM8
Porta ore 10.30 – Sipario ore 11.00.
L’incontro è rivolto a tutto il pubblico che potrà accedere in sala registrandosi e mostrando il Green Pass.
Secondo le normative vigenti è obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina FFP2) per tutta la durata dell’incontro.
Info: www.teatropubblicopugliese.it

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