Al Teatro Kismet di Bari arriva “Pupo di zucchero – La festa dei morti” di Emma Dante con Carmine Maringola

Si devono avere ricordi di molte notti d’amore, nessuna uguale all’altra, di grida di partorienti, e di lievi, bianche puerpere addormentate che si richiudono. Ma anche presso i moribondi si deve essere stati, si deve essere rimasti presso i morti nella camera con la finestra aperta e i rumori che giungono a folate. E anche avere ricordi non basta. Si deve poterli dimenticare, quando sono molti, e si deve avere la grande pazienza di aspettare che ritornino. Poiché i ricordi di per se stessi ancora non sono. Solo quando divengono in noi sangue, sguardo e gesto, senza nome e non più scindibili da noi, solo allora può darsi che in una rarissima ora sorga nel loro centro e ne esca la prima parola di un verso.” (da i quaderni di Malte Laurids Brigge di Rainer Maria Rilke)

Emma Dante torna al Teatro Kismet di Bari con il suo ultimo spettacolo, per un nuovo appuntamento della Stagione 2021.22 ‘Tutto Cambia‘ a cura di Teresa Ludovico.

Sabato 26 febbraio alle ore 21 e domenica 27 febbraio alle ore 18, va in scena Pupo di zucchero – La festa dei morti, una favola barocca di solitudine e vecchiaia per celebrare la memoria dei defunti e la pienezza della vita attraverso l’ombra delle loro esistenze passate, liberamente ispirata a “Lo cunti de li cunti” di Gianbattista Basile. 

Una produzione corale che abbraccia le arti anche per la scenografia: sul palcoscenico sono presenti dieci sculture create da Cesare Inzerillo che mostrano il corpo osceno della morte. 

Il 2 novembre è il giorno dei morti. Un vecchio ‘nzenziglio e spetacchiato, rimasto solo in una casa vuota, prepara una pietanza tradizionale per onorare la festa. Con acqua, farina e zucchero il vecchio impasta l’esca pe li pesci de lo cielo: il pupo di zucchero, una statuetta antropomorfa dipinta con colori vivaci. In attesa che l’impasto lieviti richiama alla memoria la sua famiglia di morti. La casa si riempie di ricordi e di vita: mammina,  una vecchia dal core tremmolante, il giovane padre disperso in mare, le sorelle Rosa, Primula e Viola “tre ciuri c’addorano ‘e primmavera”, Pedro dalla Spagna che si strugge d’amore per Viola, zio Antonio e zia Rita che s’abboffavano ‘e mazzate, Pasqualino il figlio adottivo.

Secondo la tradizione in alcuni luoghi del Meridione c’è l’usanza di organizzare banchetti ricchi di dolci e biscotti in cambio dei regali che, il 2 novembre, i parenti defunti portavano ai bambini dal regno dei morti. Durante il rituale, in quella notte, la cena era un momento di patrofagia simbolica; nel senso che il valore originario dei dolci antropomorfi era quello di raffigurare le anime dei defunti. Cibandosi di essi, era come se ci si cibasse dei propri cari.

Liberamente ispirato allo cunto de li cunti di Gianbattista Basile, lo spettacolo racconta la storia di un vecchio che per sconfiggere la solitudine invita a cena, nella loro antica dimora, i defunti della famiglia. Nella notte fra l’uno e il due novembre, lascia le porte aperte per farli entrare.

Nello spettacolo, sono presenti dieci sculture create da Cesare Inzerillo che     mostrano il corpo osceno della morte. In “Pupo di zucchero” la morte non è un tabù, non è scandalosa, ciò che il vecchio vede e ci mostra è una parte inscindibile della sua vita. Ciò non può che intenerirci. La stanza arredata dai ricordi diventa una sala da ballo dove i morti, ritrovando le loro abitudini, festeggiano la vita.

Pupo di zucchero – La festa dei morti 
liberamente ispirato a “lo cunto de li cunti” di Gianbattista Basile
testo e regia Emma Dante
con Carmine Maringola (il Vecchio), Nancy Trabona (Rosa), Maria Sgro (Viola), Federica Greco (Primula), Sandro Maria Campagna (Pedro), Giuseppe Lino (Papà), Stephanie Taillandier (Mammina), Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout (Pasqualino), Martina Caracappa (zia Rita), Valter Sarzi Sartori (zio Antonio)
costumi                                   Emma Dante
sculture                                   Cesare Inzerillo
luci                                            Cristian Zucaro 
assistente ai costumi           Italia Carroccio
assistente di produzione      Daniela Gusmano
coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
produzione Sud Costa Occidentale
in coproduzione con Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Scène National Châteauvallon-Liberté /ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur / Teatro Biondo di Palermo / La Criée Théâtre National deMarseille / Festival d’Avignon / Anthéa Antipolis Théâtre d’Antibes / Carnezzeriae con il sostegno dei Fondi di integrazione per i giovani artisti teatrali della DRAC PACA e della Regione Sud

Biglietti disponibili al botteghino del Teatro Kismet e sul circuito Vivaticket.com. Per info 335 805 22 11 – 080 579 76 67. E se hai possiedi la cashback card di Teatri di Bari, riavrai indietro il 3% del prezzo del biglietto acquistato al botteghino!

Botteghino del teatro (strada San Giorgio martire 22 F, Bari) attivo dal martedì al venerdì ore 10:30-12:30/16:30-19:00 e due ore prima dello spettacolo.

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