Le arti e le culture illumineranno Bari in questo 2022

In una Bari che si sta svegliando dalla crisi pandemica con un aumento della domanda turistica e con un pubblico locale che richiede un’offerta sempre più ampia, che incontri sia i gusti popolari che dei palati più esigenti, l’Assessore alle culture comunali Ines Pierucci ha presentato un ricco calendario culturale per la città per l’anno appena iniziato.

Innanzitutto, il Teatro Margherita, che dalla riapertura ha scoperto una vocazione di suggestivo contenitore di mostre fotografiche a pelo d’acqua, scalda i motori per il suo 2023 da pivot dell’arte contemporanea, in tandem col suo dirimpettaio, il Mercato del Pesce, una cerniera nel bel mezzo del Miglio dei Teatri del centro cittadino.

La scioccante mostra “Planet or Plastic?”, che ha accompagnato il Natale barese, resterà fino al 14 marzo, prima che il Margherita venga arruolato per il Bif&st, dal 26 marzo al 2 aprile.

Saranno una Pasqua e un’estate all’insegna della street art, con l’attesa mostra del misterioso artista di Bristol Banksy, da inizio aprile a fine giugno, e con quella di Obey, street artist della Carolina del Sud.
Per entrambi gli artisti, è più facile spiegarsi con le opere, che con le biografie.

Dopo una parentesi dedicata alla scienza, il Margherita tornerà ad ospitare fino a fine anno World Press Photo, che porta un anno di fotogiornalismo, una nuova e sana tradizione per i visitatori locali e per i turisti.

Non mancheranno gli appuntamenti dedicati alla lettura e ai lettori di tutte le età.
Dopo le consuete vetrine delle presentazioni al Museo Civico e di Lungomare di Libri, Bari ospiterà la Fiera del Libro a Sud.

La musica, al solito, farà la parte del leone, perché è capace di aggregare le persone e di generare energie pulite, forse al pari solo dello sport.
Oltre a Municipi Sonori, che porta la grande musica dell’Orchestra e del Coro del Teatro Petruzzelli nelle periferie urbane, e al tridente collaudato Bari in Jazz, Bari Piano Festival e Premio Nino Rota, che ha già accompagnato le sere di fine estate, due grandi appuntamenti attendono di risuonare in città: l’Opera Festival dedicato a Niccolò Piccinni, e il Locus, la cui anteprima prevede un grande nome internazionale a metà giugno al Porto, un concerto che confermerà la forte impronta turistica scoperta da Bari, con notevole orgoglio di chi ci ha sempre creduto, con l’emozione di chi ci è tornato e con lo stupore di chi la scopre e la riscopre.

L’augurio è che tale offerta diventi ancora più condivisa e aperta alle iniziative degli operatori più piccoli, spesso fucine di nuove esperienze e di fresche novità.

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