Il palco del Teatro Italia è pronto ad accogliere la Stagione teatrale 2021.2022 di Francavilla Fontana

Il palco del Teatro Italia di Francavilla Fontana è pronto ad accogliere i protagonisti della nuova stagione promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Dopo quasi due anni di stop – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – torniamo finalmente a teatro in presenza con una stagione ricca di sorprese che ospiterà interpreti di primo piano della scena nazionale come Emilio Solfrizzi, Flavio Insinna, Paolo Sassanelli, Dino Abbrescia, Lodo Guenzi e Pino Strabioli. Lo spettacolo è vivo e torna finalmente protagonista nella nostra Città.”

Quest’anno abbiamo deciso di ampliare l’offerta artistica proponendo sette spettacoli perché crediamo nella voglia di socialità e di cultura dei francavillesi. La stagione – spiega l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti – è stata pensata per un pubblico eterogeneo. Vi aspettiamo per vivere insieme la grande ripartenza del teatro.

Si comincerà venerdì 14 gennaio con Pino Strabioli, attore, regista teatrale, conduttore ed esperto televisivo, che porterà in scena “Sempre fiori, mai un fioraio” con il suo personale omaggio a Paolo Poli.

Mercoledì 21 gennaio spazio all’irresistibile comicità di Paolo Sassanelli e Dino Abbrescia, indimenticabili protagonisti de “La capa gira”, che tornano in scena con Vamos, regia di Susy Laude, una divertente commedia sulla tentata fuga di due amici dal sistema criminale che hanno vissuto sin dall’adolescenza.

Lunedì 14 febbraio arriverà la pura energia de “La scintillante impresa dei magnifici cinque” con “The Black Blues Brothers. Let’s twist again!” scritto e diretto da Alexander Sunny, uno show acrobatico comico musicale impreziosito da una colonna sonora indimenticabile.

Venerdì 25 febbraio sarà la volta de “Il Dio del massacro” di Yasmine Reza, una commedia esilarante e spietata che ha fatto il giro di tutti i teatri del mondo.

Martedì 15 marzo tornerà Emilio Solfrizzi in un nuovo allestimento de “Il Malato Immaginario” di Molière per l’adattamento e la regia di Guglielmo Ferro. Un intreccio tra comicità e teatro dell’assurdo in cui si ride attraverso la continua ricerca di rimedi e cure di medici improbabili.

Sabato 26 marzo l’attore, conduttore televisivo e showman Flavio Insinna, allievo dell’indimenticabile Gigi Proietti, metterà in moto “La macchina della felicità”.

Chiuderà la stagione venerdì 1° aprile Lodo Guenzi, frontman de Lo Stato Sociale, con “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio”, un tentativo di standup comedy che si perde in digressioni sull’attore/personaggio e diventa una riflessione sul perché oggi si continua a stare sulla scena. Regia di Nicola Borghesi.

Per maggiori informazioni è possibile contattare i numeri 320.8038588 oppure 377.4234662.

Info: www.teatropubblicopugliese.it

Programma completo:

14 gennaio 2022
Alt Academy Produzioni
Pino Strabioli
SEMPRE FIORI MAI UN FIORAIO!
omaggio a Paolo Poli
con Pino Strabioli
e con Marcello Fiorini – fisarmonica
Video Edoardo Paglione
Sempre fiori mai un fioraio è il titolo di un libro edito da Rizzoli. Poli si è raccontato a
Strabioli durante una serie di pranzi trascorsi nello stesso ristorante, alla stessa ora
nell’arco di due anni. Da queste pagine nasce una serata dedicata al pensiero libero,
all’irriverenza, alla profonda leggerezza di un genio che ha attraversato il Novecento
con la naturalezza, il coraggio, la sfrontatezza che lo hanno reso unico e irripetibile.
L’infanzia, gli amori, la guerra, la letteratura, pennellate di un’esistenza che resta un
punto di riferimento non soltanto nella storia teatrale di questo paese. Pino Strabioli
ha affiancato Poli in palcoscenico ne I viaggi di Gulliver e insieme hanno condotto per
Rai Tre E lasciatemi divertireotto puntate dedicate ai vizi capitali. “Ma Paolo perché
otto? I vizi sono sette!”, “L’ottavo sono io, sciocchi!”

21 gennaio 2022
Aygor Production
Paolo Sassanelli, Dino Abbrescia
VAMOS
testo Andrej Longo
regia SUSY LAUDE
Mimmuccio ha trascorso quasi trent’anni alle dipendenze di Mazinga, boss malavitoso
che gestisce il mercato della cocaina tra ilBasento e la Puglia. Da quando era ragazzo,
insieme a Michele, suo amico e collega di lavoro, Mimmuccio ha prelevato
settimanalmente la cocaina e ha preparato le dosi che poi venivano smistate ai piccoli
spacciatori. Mimmuccio non si è mai ribellato al suo padrone, ma nel giorno del suo
cinquantesimo compleanno, decide che il momento di cambiare vita è arrivato e con i
risparmi che ha messo faticosamente da parte, si accinge a lasciare il suo paese e la
sua terra natia. Per salpare verso le mitiche isole Galapacos. Mimmuccio però non se
la sente di partire da solo. Né vuole portarsi la moglie, che lo tradisce da anni. E
neppure il figlio, che lo deridee gli manca di rispetto. Perciò, in questo viaggio epico,
reale e immaginario al tempo stesso, Mimmuccio decide di portarsi l’amico Michele,
che, come lui, è stato sfruttato per una vita da Mazinga.Così gli dà appuntamento in
un casolare semi abbandonato e, tra una birra e l’altra, lo mette al corrente del suo
progetto. Michele però rifiuta l’invito dell’amico. Ride, Michele, perché Mimmuccio
ancora non gli ha detto a quanto ammontano i suoi risparmi. Mimmuccio, allora, gli
spiega che ad ogni consegna della cocaina, dal chilo di roba che riceveva, ha prelevato
dieci grammi, sostituendoli con dieci grammi di polvere di marmo. Però adesso c’è un
altro problema: Mazinga, con i suoi uomini, è appostato nelle vicinanze del casolare,
pronto aintervenire.Il resto della storia sarà un susseguirsi di colpi di scena e di risate!

14 febbraio 2022
Mosaico Errante / Circo e Dintorni
The Black Blues Brothers
LET’S TWIST AGAIN!
La nuova scintillante impresa dei “magnifici cinque”
son Bilal Musa Huka, Rashid Amini Kulembwa, Seif Mohamed Mlevi, Peter Mnyamosi
Obunde e Sammy Mwendwa Wambua
coreografie Electra Preisner e Ahara Bischoff
scenografie Siegfried Preisner, Loredana Nones e Studiobazart Luci Andrew Broom
consulenza artistica Alexandra Dalmas
scritto e diretto da ALEXANDER SUNNY
Nella sala d’aspetto di una stazione ferroviaria cinque uomini, con indosso trench alla
Humphrey Bogart, sono in attesa. Di un treno? Di una persona? Per ingannare il
tempo ascoltano twist e rock’n’roll da un juke-box d’epoca e provano a chiamare al
telefono la propria fidanzata, ma proprio queste due passioni per la musica e per
l’amore fanno perdere il treno al gruppo! Come rimediare? Scatenandosi in acrobazie
incredibili, che sfruttano tutto ciò che li circonda per numeri mozzafiato: i tavoli, le
sedie… anche i passaggi a livello! Let’s twist again! è uno show acrobatico comico
musicale, con una colonna sonora indimenticabile che attinge al periodo d’oro della
musica statunitense e propone sequenze acrobatiche inedite e travolgenti. Uno
spettacolo dinamico, adatto a un pubblico di ogni età e di ogni nazione. Hit memorabili
come Twistin’ the night away, Blue Moon, Just a gigolo e brani dei più grandi interpreti
Usa quali Elvis Presley, Aretha Franklin, Chubby Checker, Glenn Miller e Keith
Emerson accompagnano un repertorio dinamico e divertente fatto di piramidi, salti
mortali, esercizi con la corda e molto altro!

25 febbraio 2022
Aretè Ensemble – Cipriani Gambaccini
IL DIO DEL MASSACRO
di Yasmine Reza
diretto ed interpretato da MICHELE CIPRIANI, ARIANNA GAMBACCINI, SABA
SALVEMINI, ANNIKA STROHM
Una commedia esilarante e spietata che ha fatto il giro di tutti i teatri del mondo.
Ferdinand Reille, un bambino di undici anni, colpisce al volto con un bastone il
coetaneo Bruno Houllié e durante il litigio gli rompe due denti. Le due coppie di
genitori si incontrano il giorno dopo per risolvere l’accaduto in modo adulto e pacifico,
ma nonostante i buoni propositi di rispetto ed amore reciproco, le buone maniere
vengono presto dimenticate da entrambe le famiglie e la discussione degenera in
un’altalena di imprevisti, battute al vetriolo, “sgambetti”, raffinate crudeltà, e
addirittura, risse… I quattro genitori nella strenua difesa di ciò che hanno di più caro
raderanno al suolo i capisaldi della convenzione sociale.

15 marzo 2022
Compagnia Moliere / La Contrada – Teatro Stabile di Trieste
Emilio Solfrizzi
IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière
con Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Cristiano Dessì, Pietro Casella,
Mariachiara Di Mitri, Cecilia D’amico
e con Rosario Coppolino
costumi Santuzza Calì
scenografie Fabiana Di Marco
musiche Massimiliano Pace
adattamento e regia GUGLIELMO FERRO
in collaborazione con Teatro Quirino – Vittorio Gassman
Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea
di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”.Il
malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella
malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti
mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la
malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un
attore anziano o addirittura vecchio, ma Moliere lo scrive per se stesso quindi per un
uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio
Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato.
Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Moliere
viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua
continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti.

26 marzo 2022
Viola Produzioni
Flavio Insinna
LA MACCHINA DELLA FELICITÀ
Ricreazione
di Marco Perrone, Marco Presta, Franco Bertini, Fabio Toncelli, Flavio Insinna
con la partecipazione live della sua Piccola Orchestra
direzione musicale Angelo Nigro
Qual è il suono che più di tutti significa gioia fin da quando eravamo bambini? Il
campanello della ricreazione, quel suono prolungato e felice che ci faceva tirare i
quaderni in aria e ci catapultava nel divertimento. Ed è una vera e propria ricreazione
“La macchina della felicità” di Flavio Insinna, uno spettacolo ricco di comicità, di
racconti e di canzoni intrecciato alla trama dell’omonimo romanzo scritto dallo stesso
Flavio e scandito dalla storia d’amore tra i due protagonisti Laura e Vittorio. “Chi di voi
è felice? Chi è felice alzi la mano!”. Da questa provocazione Flavio Insinna, un Pierino
cresciutello ma sempre birbone, parte alla ricerca della felicità, cercandola nelle
piccole cose (che poi tanto piccole non sono) e nelle cose grandi (che poi tanto grandi
non sono), in allegria, tutti insieme appassionatamente, mano per mano con il
pubblico, come in un grande pranzo di Natale passato a ridere in compagnia di chi ti
vuole bene.

1° aprile 2022
Argot Produzioni / Infinito Produzioni
Lodo Guenzi
UNO SPETTACOLO DIVERTENTISSIMO CHE NON
FINISCE ASSOLUTAMENTE CON UN SUICIDIO
di Nicola Borghesi e Lodo Guenzi
consulenza drammaturgica Daniele Parisi e Gioia Salvatori
regia NICOLA BORGHESI
Uno spettacolo che nasce da un’amicizia lunga venticinque anni su trentacinque,
quella tra Lodo Guenzi e il regista Nicola Borghesi. Partendo da nessuna idea precisa
né un piano, i due hanno lavorato sull’autobiografia di una persona abbastanza
famosa, Lodo. Il percorso di una persona attraverso la fama, parola quanto mai
controversa, può diventare una parabola nella quale più persone possono riconoscersi:
la vita delle persone, generalmente, consiste nel sopravvivere lasciandosi dietro
macerie. Tutto questo è terribile, ma fa anche ridere. La parte che fa ridere è quella
non ancora del tutto compromessa con un sistema tarato per appiattire tutto, per
rendere tutto omogeneo e inoffensivo. Mentre il successo, che da fuori sembra
spensierato e piacevole, da dentro è terribile come tutto il resto, anche se in modo
diverso. E poi, infine, c’è il teatro. Quello spazio e quel tempo in cui tutto quello che
generalmente nel mondo dello spettacolo deve essere compresso e semplificato, può
trovare spazio. Quel luogo in cui non si va solo avanti, ma si sta anche volentieri fermi
o addirittura, si torna indietro a cercare qualcosa di prezioso che abbiamo smarrito.
Quella cosa per cui, alla fine, di vivere, ne vale la pena.

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