Il ritorno a grande richiesta di “Venere/Adone” di Danilo Giuva e “Tarzan ragazzo selvaggio” di Luigi D’Elia per il weekend del Teatro Kismet di Bari

Un doppio appuntamento per il pubblico di tutte le età vi aspetta al Teatro Kismet di Bari (strada San Giorgio martire 22/F) nel week-end con le coproduzioni di Teatri di Bari. Ecco i prossimi titoli in programma per la Stagione 2021.22 Tutto cambia.

Sabato 4 dicembre ore 21 – VENERE / ADONE (produzione Compagnia Licia Lanera | Teatri di Bari), con Danilo Giuva.
Uno spettacolo sulla scoperta del proprio io, a partire dal celebre poemetto di Shakespeare.
È uno spettacolo che parla a tutti e che vorrei incontrasse soprattutto un pubblico di ragazzi, e di adolescenti. Il nucleo della pièce è costituito da fatti d’amore, della natura e dell’incapacità di stare con disinvoltura nel proprio. Ho scelto di partire da un poemetto: “Venere e Adone” di William Shakespeare – io ci ho messo lo slash perché sono fermamente convinto che entrambi convivano in ognuno di noi – per presentare l’archetipo dell’amore incompiuto attraverso l’elevazione lirica vertiginosa del bardo (le sue parole fanno veramente venire le vertigini per il livello di splendore raggiunto) e ho deciso di lanciarmi da quelle altezze per precipitare in una storia d’amore, altrettanto incompiuta, tra due comunissimi essere viventi, dello stesso sesso. Parla, dunque, questo lavoro anche di omosessualità. Ho voluto parlarne non riferendomi allo status sociale, ma al cortocircuito tutto personale dei primi momenti, alla difficoltà di spiegarsi, alla fatica della lotta interna, all’incompiutezza, appunto, che caratterizza la maggior parte dei primi amori vissuti in questa condizione, al desiderio che resta quasi sempre inespresso, nelle prime battute, per la natura della condizione in cui nascono. Ho usato l’omosessualità perché la conosco profondamente, perché è stata la mia di condizione, quella che mi ha posto su quella stretta linea di confine tra l’essere e il sentire in cui tutti viviamo, ma potrebbe essere qualsiasi cosa. Ogni adolescente credo abbia la propria condizione di confine e credo sia necessario parlarne. Io voglio farlo a teatro.” (Danilo Giuva)

L’appuntamento con lo “Spettatore critico” al termine dello spettacolo vedrà impegnato il nostro Direttore Pasquale Attolico, il quale, introdotto da Massimino de Febe, dialogherà con l’interprete, regista ed autore Danilo Giuva.
Compagnia Licia Lanera/Teatri di Bari
Venere / Adone
da William Shakespeare
drammaturgia di Danilo Giuva e Annalisa Calice con Danilo Giuva
regia e spazio Danilo Giuva
luci Cristian Allegrini
organizzazione Silvia Milani
assistente alla regia Annalisa Calice
consulenza artistica Valerio Peroni ed Alice Occhiali
Nordisk Teaterlaboratorium/Odin Teatret
foto Clarissa Lapolla
con il contributo del Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale” 2021

Domenica 5 dicembre ore 18 – TARZAN RAGAZZO SELVAGGIO (produzione Teatri di Bari | Inti), nuovo appuntamento della Stagione Famiglie a teatro per un pubblico a partire da 8 anni
Luigi D’Elia porta a teatro il racconto del più famoso ‘uomo della giungla’, a partire dal racconto Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs.
Esistono pochi casi reali di bambini cresciuti da soli nella natura o allevati dagli animali. È accaduto che siamo stati cresciuti da lupi, cani, scimmie, animali della Savana. Le loro storie si perdono nel tempo tra cronaca e leggenda, tra sogno e realtà, ma qui abbiamo il dono del teatro che fa esistere per un’ora nel rito antico e carnale del racconto, del corpo dell’attore e del respiro del pubblico la storia un bambino rimasto orfano nella foresta del Congo e cresciuto volando da un albero all’altro come le scimmie. Tarzan, era lo strano verso che facevano le scimmie per chiamarlo o indicarlo. Che nella loro lingua, perché ogni animale ha una sua lingua e un suo canto, voleva dire pelle bianca. Questo spettacolo, nato durante la più importante crisi sanitaria e ambientale del nostro tempo, racconta la sua storia, nuda e cruda, senza nessuna concessione alle promesse degli adulti e del progresso. Con il più grande amore per il mistero intoccabile della crescita, dell’umano e della nostra Terra. Tarzan ragazzo selvaggio si libera della tradizione hollywoodiana, non ci sono alligatori uccisi dopo lunghe e pericolose nuotate, Cita – meglio dirselo subito – non esiste, e il rapporto con Jane è molto più complicato: la base del racconto teatrale è Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs. ll primo romanzo dell’infinita saga di Tarzan (scritto poco prima dello scoppio della Grande Guerra) si mescola alla scrittura scolpita nel legno dei due autori, ma anche a ll Ragazzo selvaggio di Truffaut, Cuore di Tenebra di Conrad e la Londra povera e disperata descritta da Jack London nel suo Popolo dell’Abisso. Dopo oltre 1O anni di ricerca sul racconto della natura selvaggia e dopo il loro Zanna Bianca (Premio Eolo 2O19, Miglior Spettacolo), D’Elia e Niccolini tornano davanti ad un pubblico di ragazzi, un po’ più disincantati anche loro, ancora più realisti e con la testarda convinzione che ragazzi e adulti possano trovarsi insieme a vivere storie vere e selvagge senza nessuno sconto, senza paracadute e buonismi, senza compromessi.
Teatri di Bari | Inti
Tarzan ragazzo selvaggio
di FRANCESCO NICCOLINI e LUIGI D’ELIA
molto liberamente ispirato a Tarzan of the Apes di EDGAR RICE BURROUGHS
con LUIGI D’ELIA
spazio scenico DENI BIANCO e LUIGI D’ELIA regia di FRANCESCO NICCOLINI e LUIGI D’ELIA foto ELIANA MANCA
con il sostegno di GIALLO MARE MINIMAL TEATRO EMPOLI nell’ambito del progetto “Residenze” Art. 43 MIBACT-REGIONE TOSCANA
(Da 8 anni)

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