Dopo la chiusura forzata dal marzo 2020, causata dalla pandemia, il Teatro Forma di Bari si appresta finalmente a ripartire, con sua dodicesima stagione artistica. Lo scopo principale è quello di confermare un percorso di crescita dovuto al continuo e instancabile lavoro di ricerca sugli artisti e sulle nuove tendenze musicali. Ma al contempo, dopo la lunga pausa obbligata, il direttore artistico Michelangelo Busco ha voluto dare a questa ripartenza un forte significato simbolico: ricominciare con alcuni degli artisti che il pubblico ha maggiormente premiato nei primi undici anni di vita del teatro. In particolare con nomi tra i più acclamati della scena italiana e non solo, che torneranno al Forma per presentare i loro nuovi progetti e tour discografici.
Quanto alla rassegna principale “Around Jazz” 2021-2022, saranno cinque gli appuntamenti di grande e raffinata musica.
Si parte sabato 30 ottobre, alle ore 21.00, con Nick The Nightfly: il celebre crooner e conduttore radiofonico presenterà in concerto «MonteCarlo Nights Story», un viaggio musicale suggestivo, con la rivisitazione dei grandi successi del suo programma radiofonico. Non mancheranno anche alcuni brani dello stesso Nick, che nel luglio di quest’anno ha lanciato il nuovo album intitolato «Swing With Sting», progetto dedicato alla musica di Sting. Nel concerto barese il crooner britannico (ma ormai italiano d’adozione) intratterrà il pubblico anche con inediti racconti di incontri e interviste con grandi protagonisti con cui ha avuto l’onore di lavorare: Herbie Hancock, Pino Daniele, Pat Metheny, James Taylor, Randy Crawford, George Benson, Joe Sample, Sting e molti altri. Sul palco si presenterà in formazione quintet, con Amedeo Ariano (batteria), Francesco Puglisi (basso), Jerry Popolo (sax), Claudio Colasazza (pianoforte). Con due ospiti d’eccezione: Antonio Onorato (chitarra) e Maggie Charlton (voce e cori).
Il 14 ed il 15 novembre , in un doppio concerto, torna la voce meravigliosa di Tosca, cantante, attrice ed artista eclettica con un’innata propensione alla ricerca e alla sperimentazione. Un grande ritorno, il suo, nella città di Bari che l’ha sempre acclamata, con due serate che si preannunciano molto raffinate. Al Forma porterà lo spettacolo ispirato al suo ultimo disco «Morabeza», l’album per cui nel 2020 ha ottenuto due Targhe Tenco, miglior interprete di canzoni e migliore canzone con «Ho amato tutto». «Morabeza in teatro» condurrà il pubblico nelle atmosfere di un immaginario salotto sudamericano. Tosca, attraverso un dialogo continuo con i suoi musicisti, interpreterà dal vivo i brani dell’album e non solo, spingendosi oltre i confini della sua ricerca musicale. Se infatti Morabeza è già una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio e la contaminazione fra i popoli, un ponte fra la radice italiana e le musiche d’altrove (in particolare francese, brasiliana, portoghese e tunisina), l’artista abbraccerà nuovi mondi sonori di un’ancor più vasta zona del nord dell’Africa; attingendo da un repertorio vastissimo che abbraccia anche l’area musicale latina compresa tra il Centro e il Sud dell’America. Sul palco, accanto a Tosca, ci saranno Giovanna Famulari (violoncello, pianoforte e voce), Massimo De Lorenzi (chitarra classica), Elisabetta Pasquale (contrabbasso e voce), Luca Scorziello (batteria e percussioni), e Fabia Salvucci (percussioni e voce).
Sabato 4 dicembre sarà la volta di un altro attesissimo ritorno: quello di Joe Barbieri, straordinario artista napoletano in grado di esplorare tutte le sfumature di una forbita ricerca musicale, letteraria, linguistica e sonora. A quattro anni di distanza da «Origami» (e dopo una deviazione per celebrare a proprio modo Billie Holiday attraverso il disco «Dear Billie»), Barbieri torna finalmente alle sue canzoni, con l’album più autobiografico, intitolato «Tratto da una storia vera», uscito nell’aprile 2021. Il fil rouge che sta alla radice dei nuovi brani è che tutti, in qualche modo, fioriscono dal vissuto più personale del cantautore napoletano. Non mancheranno riferimenti alla canzone d’autore della migliore scuola italiana e francese (senza dimenticare il jazz o la bossa nova): ogni canzone di Barbieri è un universo compiuto, in cui la cura per i dettagli racconta la spontanea predisposizione alla bellezza. Parte integrante ed imprescindibile di questo mondo saranno i suoi compagni musicali sul palco: Pietro Lussu al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Bruno Marcozzi, alla batteria e percussioni.
Sabato 29 gennaio 2022 toccherà a un altro prezioso artista napoletano, Nino Buonocore, autore di alcune delle pagine più importanti della musica leggera italiana dagli anni ’80 in poi. In «Jazz Live» rivisiterà il suo repertorio in chiave jazz con una band d’eccezione, in uno stile unico che condensa tutto il suo bagaglio di esperienze maturate con musicisti provenienti da ogni genere musicale. Il quartetto base è formato da Nino Buonocore alla chitarra e alla voce, Antonio Fresa al pianoforte, Antonio De Luise al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Special guest ai fiati saranno Flavio Boltro alla tromba e Max Ionata al sax. Questo nuovo progetto è stato anche registrato, il 27 febbraio 2020 a Roma, nell’Auditorium Parco della Musica, per il primo disco «live» in 40 anni di carriera. Il jazz in qualche modo ha sempre caratterizzato le sue composizioni, fin dall’incontro con Chet Baker, icona di fama mondiale chiamata a collaborare nella realizzazione di «Una città tra le mani», album del 1988. Autore, produttore e arrangiatore, Buonocore ha poi contribuito, tra i tanti progetti, alla realizzazione del primo album degli Avion Travel. Rimane fondamentale per la sua ricerca, la collaborazione con musicisti della cosiddetta area «Steelydaniana», quali Bernard Pretty Purdie, Anthony Jackson, Chuck Rainey ed altri come Tony Levin, Paulinho Da Costa e Gregg Bissonette. Da queste session in studio nasceranno «Sabato, domenica e lunedì» del 1990 e «La naturale incertezza del vivere» del 1992. Realizzerà in seguito «Libero passeggero» nel 2004 e «Segnali di umana presenza» nel 2013. Brani di repertorio quali «Scrivimi», «Rosanna» (Sanremo 1987) e «Abitudini», solo per citarne alcuni, ormai divenuti classici della musica italiana, vengono riarrangiati e impreziositi dalle improvvisazioni solistiche e dalle divagazioni più libere del jazz.
Sabato 12 febbraio toccherà a un altro atteso ritorno, quello del cantautore siciliano Mario Venuti, con un concerto incentrato sul suo nuovo album «Tropitalia», già in testa nelle classifiche italiane. Un progetto in cui l’artista si diverte a interpretare undici brani che dagli anni ‘30 ai 2000 hanno segnato a loro modo la musica italiana. Con questo ultimo album Venuti dipinge un grande affresco dai colori dei tropici, amore dichiarato ed espresso sin dai tempi di «Fortuna», primo singolo dell’esordio solista del 1994. Nel disco è presente anche una rivisitazione di «Figli delle stelle», brano che nel 1977 fece conoscere Alan Sorrenti al mondo intero. Il concept di «Tropitalia» è anche frutto della collaborazione con l’artista Monica Silva e il creative director Valerio Fausti, che hanno curato il progetto grafico della copertina del disco, dei quattro 45 giri in vinile che stanno accompagnando la release dell’album, e tutto il set fotografico, realizzando un’opera d’arte unica, caratterizzata da colori forti e vivaci, un tributo alla grande Carmen Miranda e al movimento tropicalista. Insieme a Venuti sul palco ci saranno Tony Canto (chitarre e cori), Neney Bispo Dos Santos e Manola Rita Micalizzi (percussioni), Vincenzo Virgillito (contrabbasso).
Non mancherà nella nuova stagione musicale del Teatro Forma l’occhio doveroso al panorama musicale pugliese, con la sezione «Brand New», già inaugurata due anni fa: concerti speciali (che saranno comunicati a breve) per dare spazio alle realtà e ai progetti musicali più interessanti della nuova scena pugliese.
Quanto al teatro, l’Anonima GR di Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli ha già inaugurato il ritorno al Teatro Forma, nei due scorsi weekend, con lo spettacolo «Un fattaccio all’improvviso», una commedia che affronta, con la satira e la comicità, il tema
scottante della violenza e del cinismo dilagante. Con Dante Marmone (anche regista) e Tiziana Schiavarelli, il cast è composto da Mauro Pulpito, Mingo De Pasquale, Azzurra Martino, Leo Solfato.
L’Anonima GR tornerà poi in scena in tutto il periodo natalizio, con uno spettacolo nuovo di zecca: si intitola «Giocattoli», su testi di Schiavarelli e Marmone, con gli stessi attori e registi, protagonisti di un’altra esilarante storia. Quella che parte da due giocattoli che abitano la cameretta di Giampaolo ed Annalisa, bambini ormai «grandi» che da tempo hanno lasciato la casa dei genitori. I giocattoli sono lì da anni, abbandonati tra molti altri rotti; ma nonostante non abbiano più un ruolo nella vita di quei bambini, sono abituati a quella stanza, a quegli spazi dove hanno sempre “vissuto”. Quando i padroni di casa dormono o sono fuori, possono animarsi e vivere quei momenti, ricordando le avventure del loro periodo migliore. Lei è Bettina cucciolona, una bambola di poco valore comprata in un discount; l’altro invece, è Pegasus un pezzo da collezione che rappresenta uno dei supereroi della famosa serie di cartoni animati giapponesi «I cavalieri dello zodiaco». Lui ha nei confronti della bambola un atteggiamento di supremazia, che a poco a poco lei sgonfierà facendogli notare le sue fragilità, nascoste dall’armatura che indossa. Finché un bel giorno quella camera che per anni è stata il loro cosmo dovrà essere smantellata, per far spazio ad un nuovo arredamento. I due giocattoli, terrorizzati dalla prospettiva di finire in una discarica e non rivedersi più, si alleeranno per salvarsi da quella fine disastrosa.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono in vendita al botteghino del teatro, aperto in settimana il lunedì dalle 15 alle 18, e dal martedì al venerdì negli orari 10-13 e 15-18. In vendita anche on line su vivaticket.it. Infotel: 080.501.81.61, www.teatroforma.org.
Si accederà in sala esclusivamente con Green Pass in corso di validità e mascherina.