Si è aperta venerdì 7 maggio la sesta edizione del progetto di cultura partecipata
Amabili Confini con l’anteprima dedicata all’incontro, condotto da Maria Rosaria Salvatore, con il critico letterario e accademico Alberto Casadei, docente Ordinario di Letteratura italiana all’Università di Pisa, interessato soprattutto alle opere dal Trecento al Cinquecento e di poesia e narrativa contemporanee, che, tra l’altro, ha pubblicato Stile e tradizione nel romanzo italiano contemporaneo (il Mulino, 2007), Poesia e ispirazione (Luca Sossella, 2009), Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente (Bruno Mondadori, 2011), Dante oltre la «Commedia» (il Mulino, 2013), Letteratura e controvalori (Donzelli, 2014), Ariosto: i metodi e i mondi possibili (Marsilio, 2016), mentre è dedicato al “poeta nazionale” e al suo “poema sacro” Dante. Storia avventurosa della Divina Commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata (Il Saggiatore, 2020).
Nell’anno dedicato alle celebrazioni per il 700esimo anniversario dalla morte di Dante, l’associazione ha così omaggiato l’opera grandiosa di un uomo tormentato dalle sciagure politiche, cacciato dalla patria e costretto a vagare per le corti italiane in cerca di ospitalità e sostegno. Nelle terzine del poema risuonano con fragore le lotte intestine che dilaniavano i comuni italiani e risplende l’amore del poeta per Dio, per Beatrice e per Firenze, che lo conduce alla contemplazione della più alta verità.
La Divina Commedia è universale ma è legata a vicende personali e contingenti.
Come è arrivata fino a noi e come ha fatto a conservare una tale potenza? Alberto Casadei, intrecciando indagine storica e analisi poetica, ha ripercorso le tappe del poema, dalla prima circolazione nelle mani di Boccaccio e Petrarca fino alle più recenti interpretazioni, artistiche e persino informatiche. Perché l’eredità di Dante è tutt’altro che esaurita, e la Divina Commedia continua a dialogare con l’umanità del presente e del futuro.
Amabili Confini, che avrà come tema “Stupore“, si svolgerà quest’anno dal 20 maggio al 17 giugno, in modalità online. La rassegna ospiterà, in appuntamenti pomeridiani con cadenza settimanale, Tullio Avoledo, Alessandro Mari, Alessandra Sarchi, Domenico Dara e Vanni Santoni.
Abbinati singolarmente alle cinque macroaree in cui la città di Matera è stata virtualmente suddivisa, gli scrittori dialogheranno con gli autori dei racconti scelti per ciascuna area di provenienza.
La rassegna si concluderà il 23 giugno con un fuori programma: Amabili Confini Off, insieme a Laura Pugno.
Il palinsesto degli incontri virtuali è strutturato nelle seguenti sezioni e rubriche:
“Amabili Alchimìe” ovvero spazi di condivisione con associazioni culturali attive nel territorio lucano e non solo;
“Tradurre lo stupore” riservata ai traduttori di celebri autori;
“Scelte d’autore” o i racconti delle macroaree, commentati dagli scrittori ospiti in dialogo con gli autori degli elaborati scelti;
“Frammenti musicali” a cura della cantautrice Rita Zingariello;
“Periferie sociali” e “Gli invisibili” in cui si darà voce ai racconti dei migranti dei centri di accoglienza e dei detenuti della Casa Circondariale di Matera;
“Fuori zona”, riservata ai testi pervenuti da altri luoghi della Basilicata e da altre regioni italiane;
“Amabili versi” dedicata ai componimenti poetici, ispirati al tema della sesta edizione;
“Parola ai partner e sponsor” che raccoglierà i commenti di alcuni sostenitori dell’edizione.
La sezione conclusiva di ciascun incontro sarà riservata alla presentazione del romanzo più recente dell’autore ospite, in dialogo con un tandem di esperti interlocutori. Come per le edizioni precedenti, al termine della rassegna tutti gli elaborati pervenuti saranno inseriti in un’accurata antologia e pubblicati on line sul sito www.amabiliconfini.it.
Patrocinato dal Comune di Matera, il progetto non usufruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale del sostegno di partner privati.