Venerdì 28 agosto 2020, alle ore 21.00, debutta all’Anfiteatro di Ponente a Molfetta la nuova produzione teatrale della Ergo Sum “Un’Odissea Infinita“, con Enzo De Caro, Francesco Mancarella al pianoforte e Filippo Scrimieri al beatbox, adattamento e regia a cura di Alessandra Pizzi.
Un itinerario nella grande e variegata produzione letteraria e musicale dedicata ad Ulisse, a scandire le tappe di un viaggio e il suo “essere circolare”. Si parte da casa e si ritorna a casa, per ripartire. Perché più forte del desiderio del ritorno e la bramosia della conoscenza.
In questo viaggio, Ulisse non incontra mostri e lestrigoni, ninfe e creature divine, ma “dialoga” con il patrimonio culturale che i grandi gli hanno dedicato.
Incontra Francesco Guccini e il suo racconto “Odysseo”, incontra Dante e i dannati del Canto XXVI dell’Inferno, incontra Lucio Dalla e i versi di “Itaca”, incontra la Poesia di Pascoli e di Montale, di Tyson, di D’Annunzio, i versi delle canzoni di Caparezza, la letteratura di Borges e di Kafka e termina con il confrontarsi con “L’infinito” di Leopardi, tra epica e invenzione, tra commento e narrazione, tra esegesi e interpretazione, alla ricerca della parola che incanti, come il canto delle Sirene.
Sabato 29 agosto 2020, alle ore 21.00, ritorna nel Chiostro dell’Ex convento dei Teatini di Lecce il pluripremiato spettacolo campione di incassi “Uno Nessuno Centomila” con Enrico Lo Verso, adattamento e regia di Alessandra Pizzi.
Vincitore del “Premio Delia Cajelli 2018” nell’ambito della Seconda Edizione delle Giornate Pirandelliane nonchè del “Premio Franco Enriquez 2017” per la migliore interpretazione e la migliore regia, la pièce che ha riportato sulla scena Enrico Lo Verso dopo dodici anni di assenza, nel riadattamento del testo reso in forma di monologo, diventa nelle mani della Pizzi “il presupposto per un teatro che “informa”, che supera la funzione dell’intrattenimento e diventa pretesto, occasione, spunto per la conoscenza, una seduta psicoterapeutica: tutti ne sono attratti, ma in pochi sono consapevoli degli scenari che possono profilarsi.” Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del sé autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno.
Per informazioni sullo spettacolo: 3279097113
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Il primo settembre 2020, alle ore 21.00, sempre presso il Chiostro dell’Ex convento dei Teatini di Lecce, la lettura scenica di “Se una notte d’Inverno un viaggiatore”, dall’omonimo romanzo di Italo Calvino, a cura di Giorgio Marchesi, con la collaborazione al contrabbasso di Raffaele Toninelli, per la drammaturgia di Alessandra Pizzi, chiuderà la rassegna “Metti un libro a teatro“, di cui la stessa Pizzi è direttrice artistica, realizzata in collaborazione con il Comune di Lecce.
Unire i luoghi della cultura, i grandi capolavori della letteratura e interpreti di grande spessore per raccontare al pubblico il valore dei testi classici, è questo lo spirito della rassegna che ha sin qui accompagnato lo spettatore attraverso la musica e i testi di noti autori, per ricomporre e ricostruire miti, fiabe, racconti e leggende che costituiscono un preziosissimo bagaglio narrativo utile a conoscere tutto il sostrato simbolico autoriale della nostra nazione e non.
“Se una notte d’inverno un viaggiatore”, ad esempio, è un gioco in cui Calvino ostenta in modo quasi provocatorio i suoi “trucchi” di narratore. Un romanzo di “artificio”, in cui emerge l’abilità dello scrittore/narratore. In cui il romanzo, dai toni quasi irriverenti nei confronti del pubblico, a poco a poco diventa serio, a denunciare l’impossibilità di giungere alla conoscenza della realtà. La lettura accompagna il pubblico nella dimensione noir di un racconto, che a mano a mano, svela verità, cela dubbi, risolve incertezze, perché più forte della lettura è il piacere di leggere. Ed ecco che il contenuto del racconto si sostituisce al piacere della lettura. Giorgio Marchesi, che presta voce allo scrittore/narratore, accompagna il pubblico in questo viaggio tra le pagine, alla ricerca del piacere della riscoperta di un classico, di quella fiamma che tiene vivo il racconto, perché, come sosteneva lo stesso Calvino, “se la scintilla non scocca, niente da fare: non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore”.
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