Tre straordinari appuntamenti per il “Francavilla è Jazz” 2020

3,4 e 5 settembre, a Francavilla Fontana, la VII edizione con eccellenze del jazz nazionale e internazionale

Il Covid-19 non ferma il Francavilla è Jazz 2020; infatti, pur nel doveroso rispetto di tutte le misure di sicurezza, da giovedì 3 a sabato 5 settembre, sempre alle ore 21:00, si accenderanno i riflettori sulla settima edizione del Festival di Francavilla Fontana, sempre con la direzione artistica di Alfredo Iaia.
Quest’anno, abbandonata la consueta location di Largo San Marco, sarà Piazza Giovanni XXIII a fare da cornice all’evento di spicco dell’estate francavillese, ormai attestatosi come vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti del genere provenienti dalla Puglia e non.
L’idea di ospitare la VII edizione del festival in piazza, con lo sfondo della Basilica Pontificia Minore del Santissimo Rosario, gioiello dell’architettura barocca e importantissimo simbolo storico della città, nasce sia dal profondo legame dei cittadini francavillesi con questo luogo, sia dalla necessità di individuare una location ad hoc per garantire l’ingresso gratuito agli spettatori, nella totale osservanza del protocollo relativo al Coronavirus.

Il sipario si aprirà, come detto, giovedì 3 settembre con Nico Morelli – Arthur Henn – Jeff Ballard Trio, nuova e interessantissima formazione nata da una brillante idea dell’eccellente pianista pugliese, ma parigino d’adozione, composta, oltre che dallo stesso Morelli, da due formidabili musicisti come Arthur Henn al contrabbasso e, soprattutto, Jeff Ballard alla batteria, punta di diamante del gruppo e strepitoso jazzista statunitense, attualmente fra i migliori batteristi al mondo, colonna portante del Trio di Brad Mehldau e già al fianco di Chick Corea, Pat Metheny, Bobby Hutcherson, Gary Burton, Avishai Cohen, Mike Stern, Kurt Rosenwinkel, Joshua Redman, Mark Turner e Danilo Pérez, solo per citarne alcuni.
Il repertorio prevede standard jazz nonché composizioni originali siglate da Morelli, orientate in direzione contemporary jazz, e finanche alcuni brani appartenenti alla tradizione folk/mediterranea rigorosamente (ri)arrangiati in chiave jazzistica.

La serata seguente sarà la volta di Cinzia Tedesco – Verdi e Puccini in Jazz, elegante quintetto costituito da Cinzia Tedesco (voce), Giovanna Famulari (violoncello), Stefano Sabatini (pianoforte e arrangiamenti), Luca Pirozzi (contrabbasso) e Pietro Iodice (batteria).
Si tratta di un progetto improntato su una commistione di due dischi (Verdi’s Mood pubblicato nel 2016 e Mister Puccini in Jazz nel 2019) prodotti da Sony Classica (catalogo Jazz), assai apprezzati dalla critica specializzata e da moltissimi appassionati del genere.
La sopraffina cantante Cinzia Tedesco, accompagnata dalla talentuosa violoncellista Giovanna Famulari e da una sezione ritmica consolidata e affiatata, dall’indiscutibile valore, presenterà alcuni tra i brani più rappresentativi composti da Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini tratti da entrambe le realizzazioni discografiche, riletti attraverso un mood moderno con i raffinati arrangiamenti di Stefano Sabatini, in pieno solco jazzistico.
Il sipario della manifestazione calerà con Giovanni Scasciamacchia Quartet meets Fabrizio Bosso, spumeggiante formazione composta da Daniele Scannapieco (sax), Alfonso Deidda (pianoforte), Paolo Benedettini (contrabbasso) e Giovanni Scasciamacchia (batteria).
A questo notevole quartetto formato da musicisti fra i più stimati e attivi della scena jazzistica nazionale, si aggiungerà, come special guest, uno dei trombettisti jazz italiani più blasonati ed acclamati degli ultimi vent’anni: Fabrizio Bosso.
Il repertorio del gruppo diretto da Giovanni Scasciamacchia, batterista richiestissimo per il suo naturale senso dello swing e per la sua solidità ritmica, comprende brani originali autografati dallo stesso Scasciamacchia tratti dal suo nuovo album Oriente licenziato da Abeat Records nel 2019, un disco radicato nel mainstream ma impreziosito da sgargianti colorazioni latin jazz, oltre a diversi standard appartenenti alla tradizione jazzistica.

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