Pino Insegno e sua moglie insegnano l’amore tra sorrisi e canzoni al Teatro Forma di Bari

Venerdì 21 febbraio al Teatro Forma di Bari per la rassegna “Sorrisi e Canzoni” promossa dalle associazioni “I buffoni del destino” ed Echo Events, dirette rispettivamente da Fabiano Marti e Donato Sasso, si esibiranno Pino Insegno e Alessia Navarro, con lo spettacolo “Imparare ad amarsi”, regia Siddhartha Prestinari.

Frizzante e divertente, sul palco viene messa in scena una storia d’amore come tante, tratta da una rilettura del testo francese di Michele laroque e Pierre Palmade, a cura di Claudio Insegno, fratello di Pino. Un matrimonio, un divorzio, un rincorrersi di dubbi, mancanze e rancori. Successivamente la vita che riprende colore con nuovi amori, nuove promesse e rinnovati “per sempre”. Poi, forse, un riavvicinamento, perché, come dicono i saggi, talvolta bisogna perdersi per ritrovarsi.

È uno spettacolo veramente bello – ha affermato Pino Insegno – che mi riempie di gioia. Fa ridere e fa pensare allo stesso tempo. In un’ora e un quarto sono raccontate tutte le vicissitudini che può sostenere una coppia, dall’inizio alla fine”.

Questo lavoro teatrale, con scene di Tiziana Liberotti e costumi di Rosalia Guzzo, è impreziosito dalle musiche originali del cantautore Bungaro e di Antonio Fresa. Ma la forza del testo sta proprio nell’originalità della sua struttura, che sembra trarre spunto da “Le sedie” dal drammaturgo e saggista rumeno Ionesco, in cui gli attori interagiscono con decine di altri personaggi invisibili ma reali, creando sublimi siparietti. I dialoghi ficcanti, divertenti, intrisi di grande ironia danno un ritmo musicale al racconto e ci si ritrova a ridere dell’amore, di noi stessi, ma soprattutto ci si ritrova con la voglia di innamorarsi ancora, perché l’amore non c’è storia, ti acchiappa, ti stordisce e vince sempre.

La particolarità dello spettacolo è che in scena ci sono 30/40 personaggi, suocera, madre, padre, barrista, l’amante, ecc, che in realtà non compaiono, ma è scritto e diretto in modo tale che sembrano esserci. Sul finale, poi, c’è un colpo di scena bellissimo, che vale l’intero spettacolo”.

In scena i due coniugi giocheranno e scherzeranno, mettendo in evidenza una naturale complicità frutto degli anni passati assieme, undici. Il loro però non è un sapere che cercheranno di trasmettere attraverso lo spettacolo, piuttosto un trucco che cercheranno di mostrare al pubblico, ovvero quello di imparare a concedersi un po’ di autoironia.

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