“La notte di San Nicola”: debutterà a maggio 2020 la nuova opera lirica commissionata dalla Fondazione Petruzzelli

La Fondazione Petruzzelli scommette sul Santo Patrono di Bari e nel maggio 2020, precisamente dal 15 maggio al primo giugno 2020, metterà in scena l’inedita opera lirica per ragazzi “La notte di San Nicola“, appositamente commissionata al compositore Nicola Campogrande, che ne sta ultimando la partitura su un libretto di Piero Bodrato.
L’annuncio è stato dato dal Sovrintendente Massimo Biscardi durante la conferenza stampa che ha visto presenti gli stessi autori, il regista Walter Pagliaro nonchè il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’Assessore comunale alla cultura Ines Pierucci.
Dirigerà l’Orchestra e il Coro della Fondazione Teatro Petruzzelli il maestro Giampaolo Pretto, mentre le scene e i costumi saranno di Luigi Perego.

“Si tratta di un allestimento con musica, libretto, scene e costumi composte ad hoc per avvicinare i ragazzi al mondo dell’opera, obiettivo del programma di gestione della Fondazione lirica pugliese al pari del rilancio del Teatro nel panorama internazionale”, ha affermato Biscardi, annunciando che l’Aida di Verdi, per la regia di Mariano Bauduin, sarà protagonista di una tournée in Giappone nel 2020 ed auspicando la medesima sorte anche per la futura Opera, magari nei paesi dell’Est in cui San Nicola è venerato.

Nickolaus, Nicola, Santa Claus: sono molti i nomi, tra sacro e profano, per un Santo conosciuto soprattutto per la sua generosità. Un Santo capace di ascoltare gli uomini e accorrere in loro aiuto attraverso miracoli leggendari, a volte spettacolari, che affondano nella tradizione popolare pugliese e non solo. Un Santo che lega popoli e genti diverse, conosciuto in tutto il mondo, punto di contatto tra Oriente e Occidente, che ha fatto della città di Bari, che ne custodisce le reliquie, un luogo di incontro tra culture differenti. Un Santo viaggiatore che, come canta la tradizione popolare, viene dal mare e al mare va.

La vicenda si svolgerà durante una movimentata notte, nel corso della quale San Nicola cerca ricovero nei vicoli di una ipotetica città, in cui sarà possibile riconoscere la nostra Bari vecchia, incontrando personaggi e storie di ogni tipo. È li che si trova a risolvere, con grande comprensione, generosità e un pizzico di umorismo, le situazioni più diverse, le stesse che la tradizione popolare ha tramandato come i suoi più strabilianti miracoli: da quella dell’avaro infuriato con lui perché non ha protetto a dovere la sua abitazione, al dramma delle tre fanciulle che il padre sta per vendere, fino a quello dei marinai salvati da una tempesta e , soprattutto, allo spaventoso episodio dei tre bambini rapiti da un macellaio con bruttissime intenzioni.

La musica alla quale Nicola Campogrande sta lavorando alternerà, come nella tradizione, momenti di lirismo, di dolcezza, di euforia, a pagine rapide, drammatiche, incalzanti.
E i cantanti, di tanto in tanto, saranno chiamati ad utilizzare anche il parlato, come prevede la forma del Singspiel, senza per questo perdere il rapporto con la grande orchestra nella quale spiccherà il ruolo delle percussioni.
Grazie allo stile intenso e vitale che ha collocato la figura di Campogrande in una posizione del tutto riconoscibile nel panorama musicale internazionale, l’opera offrirà arie, duetti, pezzi d’insieme particolarmente cantabili, e sfrutterà intensamente anche il coro, che darà vita al popolo di Bari e ai marinai con i quali prende avvio la narrazione.

“Raccontare le storie di San Nicola è una sfida fantastica – ha affermato Campogrande – e non stiamo lavorando <<solo>> ad un’opera per bambini, ma per tutti; un’opera ricca, con 11 personaggi, il coro ed una grande orchestra”.
“San Nicola non è un’icona, ma è vivo – gli ha fatto eco il regista barese Walter Pagliaro -: è in tutte le case e nei luoghi pubblici della città, è l’immagine stessa dell’accoglienza dei cittadini baresi; mi piacerebbe evidenziare questo aspetto di grande umanità, che lo pone su di un piano diverso rispetto agli altri Santi, rendendolo unico al mondo”.

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