Via del Blues: 50 anni on the road

A dirlo sembra quasi di scherzare: cinquanta anni di studio della musica blues, di prove tecniche, di performances musicali, di registrazioni, di promo e di dischi ufficiali.
Cinquanta anni! Cinquanta anni di presenza costante e propositiva nel panorama della cultura barese (e non solo). Gino Giangregorio e Dino Panza, nel lontano 1969, hanno ideato questa macchina che crea la musica, e la diffonde, la propone, la esalta e la fa amare. Sempre con la stessa intensità e con lo stesso fervore di quando avevano cinquanta anni di meno.
Questa è la sensazione che hanno avuto le 150 persone che la sera del 6 settembre hanno assistito all’esibizione – presso lo storico pub e music club barese Il Pellicano – della formazione attuale di “Via Del Blues”: Gino Giangregorio, chitarra e voce, Dino Panza, armonica, Luigi Catella, basso, e Marco Barile, batteria.
Si diceva formazione attuale, perché Via Del Blues, nel lunghissimo periodo di attività, ha coinvolto nel progetto musicale una trentina di musicisti, forse anche di più; mantenendo come struttura portante l’apporto dei due fondatori, i già nominati Gino Giangregorio e Dino Panza. Ma nonostante queste vicissitudini, il gruppo ed il progetto musicale portato avanti hanno avuto sempre lo stesso tipo di impatto con il proprio pubblico.
Certo un pubblico di nicchia, anche considerando il genere musicale di riferimento, ma attento e profondo conoscitore degli autori e degli esecutori blues, nonché grande estimatore del sound che la band ha sempre saputo esprimere. Certo Gino Giangregorio, soprattutto, e Dino Panza, che hanno messo in piedi un progetto musicale che dura da mezzo secolo, meritano una menzione particolare.
La chitarra di Gino Giangregorio, che funge da solista e da ritmica, esprime sonorità che personalmente ritengo eccellenti. Così come la armonica di Dino Panza è talmente calda ed aggressiva nello stesso tempo da coprire un vuoto che pure dovrebbe sentirsi nella formazione attuale, ed in quella degli ultimi anni. Ma ciò non vuole assolutamente dire che gli altri musicisti, tutti gli altri che si sono alternati sul palco di Via Del Blues non siano da applaudire ed encomiare per la naturalezza con la quale si sono amalgamati al duo originario e l’entusiasmo con il quale si sono integrati nel progetto, con particolare riferimento ai due musicisti che compongono la attuale sezione ritmica.
Via Del Blues è un punto di riferimento nel mondo musicale barese, un punto di riferimento per musicisti giovani e meno giovani del nostro panorama. E questo riconoscimento le viene attribuito dai fan club (ai quali mi onoro di appartenere), così come da musicisti professionisti di altri generi musicali (cito ad esempio Roberto Ottaviano e Paolo Lepore). Sì perché stiamo parlando non di musicisti professionisti, bensì di persone che hanno tutte una propria attività professionale, che gli consente di vivere, e dedica alla musica tutto lo spazio rimanente della propria vita. E questo si traduce in un vantaggio se non si inseguono i meccanismi perversi dell’industria della musica, e si è convinti di continuare ad esprimersi liberamente, in nome dell’arte con la A maiuscola.
Di conseguenza, viva Via Del Blues, con gli auguri di festeggiare ancora (il più possibile) lunghi periodi di attività e di produzione musicale. Ed i festeggiamenti per le nozze d’oro con la musica blues non si fermano qui, perché mi è stata preannunciata una grande serata, in una cornice più importante, della quale vi darò tempestivamente notizia attraverso queste pagine.

Franco Muciaccia

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