Saranno coniugate al femminile le Lezioni di Storia 2019 della Casa editrice Laterza e della Fondazione Petruzzelli

Leggere, decodificare e comprendere il passato, il presente e, forse, anche il futuro della storia del nostro paese attraverso le vicende di cinque grandi figure femminili e, infine, del Movimento delle donne che, dopo il Sessantotto, ha innervato le grandi battaglie civili su divorzio, interruzione di gravidanza, diritto di famiglia.
L’Italia delle donne, il tema della quarta edizione delle Lezioni di Storia nate dal felice connubio tra la Casa editrice Laterza e la Fondazione Petruzzelli, “risponde – ha confessato Alessandro Laterza – ad una esplicita richiesta del pubblico delle passate edizioni: avere più voci femminili tra i relatori e più attenzione alla storia delle donne nella progettazione”, in modo da provare ad – ha proseguito Ines Pierucci, neo assessore alle Politiche culturali e turistiche del Comune di Bari – “invertire il paradigma della storia stereotipata solo da eccellenze maschili, di importanti sovrani e audaci condottieri, superando una delle più gigantesche ingiustizie della società del nostro Paese, che continua a trascurare la parte più scolarizzata al mondo, dato che le donne leggono di più, seguono un percorso formativo più lungo per raggiungere standard professionali uguali a quello degli uomini se non inferiori e ancora oggi devono lavorare molto di più per dimostrare continuamente di essere allo stesso livello”; “dedicare l’intera prossima edizione delle Lezioni di Storia alle donne, fra traguardi raggiunti, dolori incassati, gesti coraggiosi e battaglie fondamentali anche per il mondo contemporaneo, assume – ha concluso Massimo Biscardi, sovrintendente della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari – un significato particolare, dato che le loro storie saranno promulgate dal palcoscenico del Teatro che ha dato vita a tutte le grandi eroine del melodramma, donne splendidamente attuali, fiere del loro vissuto e della forza interiore che trasmettono al pubblico.”

Infatti, dal 20 ottobre al 22 dicembre 2019, sempre di domenica alle ore 11.00, i riflettori del Teatro Petruzzelli di Bari saranno puntati sulle protagoniste femminili della nostra storia, sei appuntamenti tutti introdotti da Annamaria Minunno.
Il primo incontro, che godrà di un intervento di Lella Costa, è per domenica 20 ottobre con Giuseppina Muzzarelli che traccerà il profilo di Matilde di Canossa, una donna straordinaria, signora di un vasto dominio nell’Italia centrosettentrionale, combattiva attrice nella scena politica europea tra alto e basso medioevo.
Il 27 ottobre Chiara Mercuri ci racconterà la vita di un’altra figura chiave della nostra storia: Chiara d’Assisi, protagonista, tra l’altro, di un braccio di ferro con il Papa per ottenere l’approvazione della sua Regola, la prima per una comunità femminile ad essere stata scritta da una donna.
Il 17 novembre Antonio Forcellino ci farà conoscere Giulia Gonzaga, aristocratica e colta animatrice di un cenacolo espressione della migliore cultura rinascimentale.
Il 24 novembre Alberto Mario Banti indagherà sulla storia di Cristina di Belgiojoso, una donna che ha lottato al pari degli uomini suoi contemporanei dell’epoca risorgimentale per l’indipendenza e l’unità d’Italia.
Con Emilio Gentile domenica 8 dicembre seguiremo la vita di Margherita Sarfatti che scoprì Mussolini ai primi passi della sua ascesa e lo accompagnò nella sua scalata al potere.
Domenica 22 dicembre chiuderà il ciclo Simona Colarizi con una lezione sulle premesse e gli esiti del Movimento Femminista, un movimento che seppe scuotere il paese sollevando il velo sulle ipocrisie, le violenze, le libertà e i diritti negati che opprimevano le donne anche nella nuova Italia democratica.

Il ciclo “Lezioni di Storia – L’Italia delle donne” ideato dagli Editori Laterza, è organizzato in collaborazione con la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, con il patrocinio del Comune di Bari – Assessorato alle Politiche culturali e turistiche e della Regione Puglia, Assessorato Industria Turistica e Culturale Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali concesso con disposizione n. SP6/0000434/2019. L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno di Exprivia Italtel, Global Thinking Foundation, Masmec, UniCredit.
Info su www.laterza.it

POSTO NUMERATO (PLATEA, I E II ORDINE): INTERO € 12 / RIDOTTO € 10
ABBONAMENTO: INTERO € 60 / RIDOTTO € 50

POSTO UNICO (A PARTIRE DAL III ORDINE): INTERO € 7 / RIDOTTO € 5
ABBONAMENTO: INTERO € 35, RIDOTTO € 25

RIDOTTO: UNDER 26 E OVER 65

I biglietti sono acquistabili al Botteghino del Teatro Petruzzelli ‒ Corso Cavour n. 6 ‒ dal lunedì al sabato dalle ore 11:00 alle ore 19:00.
Prevendita on-line: www.vivaticket.it
Infoline: 080 9752 810   
E-mail botteghino@fondazionepetruzzelli.it

PROGRAMMA COMPLETO

20 ottobre 2019
Giuseppina Muzzarelli con Lella Costa
Matilde di Canossa: una lady di ferro nell’Italia medievale
All’apice della lotta per le investiture, del conflitto tra papato e impero medievali, Enrico IV di Sassonia, scomunicato, attende per giorni alle porte della rocca di Canossa di essere ricevuto dal papa Gregorio VII. Sarà ammesso alla presenza del pontefice e perdonato. Artefice di questo capolavoro di mediazione politica è Matilde di Canossa. Una donna straordinaria, signora di un vasto dominio nell’Italia centrosettentrionale, combattiva attrice nella scena politica europea nel passaggio tra alto e basso medioevo. Quasi re più che regina, verrebbe da definirla: eccezione in una stagione che ha concesso scarsi spazi al protagonismo politico delle donne, al più influenti mogli e madri di sovrani, mai piene detentrici del potere.
Maria Giuseppina Muzzarelli insegna Storia medievale e Storia del costume e della moda all’Università di Bologna

27 ottobre 2019
Chiara Mercuri
Chiara d’Assisi: la vera erede di Francesco
Il 9 agosto del 1253, Chiara d’Assisi, dopo un lunghissimo braccio di ferro col papa, ottiene l’approvazione della sua regola: la prima regola monastica per una comunità femminile ad essere stata scritta da una donna. Il papa tenta a lungo di farle accettare regole più mitigate, assai lontane, nella sostanza, dallo spirito del maestro ed amico Francesco. Con l’approvazione della regola da parte del pontefice, Chiara vince la sua battaglia: restare francescana, restare povera.  Nell’ultima lettera che Francesco le aveva indirizzato, questo lui le chiedeva, che nessuno mai l’allontanasse dall’essere quello che erano stati insieme, uniti e perseveranti nella povertà assoluta.
Chiara Mercuri, medievalista, si è specializzata in Francia

17 novembre 2019
Antonio Forcellino
Giulia Gonzaga: una donna nuova nel Rinascimento italiano
Giulia Gonzaga sarebbe passata alla storia solo come una delle donne più belle del XVI secolo se non fosse stata dotata di uno spirito ribelle che la spinse ad intrecciare la sua vita a quella dei grandi “eretici” del secolo, a cominciare da Juan de Valdés che le dedicò molti scritti spirituali. La bellezza di Giulia fu cantata da poeti come Ludovico Ariosto e Bernardo Tasso e sedusse uomini potenti come il cardinale Ippolito dei Medici che commissionò un suo ritratto a Sebastiano del Piombo. Persino il corsaro musulmano Barbarossa tentò di rapirla, forse per farne omaggio a Solimano il Magnifico ad Istanbul. Ma Giulia, colta e volitiva aveva deciso per se una vita molto diversa da quella aspettata dagli uomini che la circondarono.
Antonio Forcellino, storico, scrittore e restauratore

24 novembre 2019
Alberto M. Banti
Cristina di Belgiojoso: il Risorgimento al femminile
L’Italia dell’Ottocento non è un paese per donne: gli uomini dominano, nella politica, nella cultura, nelle professioni. Ciononostante, tra le non molte donne italiane che vanno controcorrente, ce n’è anche una che ha la forza di organizzare un corpo di volontari nel bel mezzo di una rivoluzione; che ha il coraggio per ribellarsi al libertinaggio del marito; che ha la determinazione di andarsene esule in Turchia per organizzarvi un’azienda agricola; che ha l’autorevolezza per esprimere pubblicamente le proprie opinioni politiche: è Cristina di Belgiojoso, una delle figure più rappresentative dell’Ottocento italiano ed europeo.
Alberto Mario Banti insegna Storia contemporanea all’Università di Pisa

8 dicembre 2019
Emilio Gentile
Margherita Sarfatti: la musa del Duce
Socialista della prima ora, femminista, regina degli ambienti delle avanguardie artistiche, giornalista brillante, Margherita Sarfatti scoprì Mussolini ai primi passi della sua ascesa. Fascista per amore e per convinzione, lo accompagnò nella sua scalata al potere, stilandone la biografia, Dux : un best seller internazionale. Inevitabile l’epilogo drammatico: la Sarfatti, convinta assertrice del primato italiano, era ebrea. Ne pagò il prezzo con l’emarginazione e l’esilio.
Emilio Gentile è professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza

22 dicembre 2019
Simona Colarizi
La scoperta della diversità: donne e uomini prima e dopo il femminismo
Si è detto giustamente che l’unica vera rivoluzione del 1968 l’hanno fatta le donne. In effetti il movimento femminista scuote come una tempesta la società sollevando il velo sulle ipocrisie, le violenze, le libertà e i diritti negati che opprimevano le donne anche nella nuova Italia democratica. Non ci sono solo passi avanti sulla strada dell’eguaglianza; divorzio, nuovo diritto di famiglia, aborto sono il frutto di una mobilitazione che porta milioni di donne a scoprire e ad affermare la propria specifica identità, a prendere coscienza di una diversità di valori, di sentimenti, di emozioni con i quali gli uomini sono oggi obbligati a confrontarsi.
Simona Colarizi è professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza

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