Dal 1° all’8 settembre “Francavilla è Jazz”

L’attesa per la sesta edizione del Francavilla è Jazz cresce sempre più. L’evento, che si contraddistingue da sempre per un livello musicale eccellente e per la presenza di musicisti di caratura internazionale, quest’anno presenta alcune novità sostanziali rispetto alle precedenti edizioni. L’intento del direttore artistico Alfredo Iaia, insieme al Comune di Francavilla Fontana, è quello di diffondere il jazz per le vie del centro francavillese, coinvolgendo gli esercenti che hanno sposato appieno l’idea di valorizzare maggiormente il cuore pulsante della città. Sei degli otto concerti in programma (tutti previsti per le ore 21:00) si terranno per l’appunto in Corso Umberto, di cui cinque in alcuni locali (all’aperto), anche in modo tale da instaurare un contatto più diretto fra gli artisti e il pubblico, ed uno solo sul palco principale con lo sfondo dell’incantevole Castello Imperiali.

Il 1° settembre Parmegiani-Bianchi-Cappucci Trio“La Torre Equilatera” aprirà le danze al .97. Questa formazione, composta da Alberto Parmegiani (chitarra), Alessandro Bianchi (sax) e Daniele Cappucci (contrabbasso), proporrà un repertorio di brani appartenenti alla tradizione jazzistica, riarrangiati con un sound moderno e personale, oltre a composizioni originali inedite.

Il 2 settembre sarà la volta del My Precious Tree a La ‘Ncartata, trio formato da Claudio Filippini (piano e piano elettrico), Francesco Poeti (chitarra-basso) e Fabio Accardi (batteria), gruppo orientato in direzione contemporary jazz, con influenze funk e rock, diretto dal batterista pugliese, autore di suoi brani e arrangiatore di alcune cover.

Diane Peters Trio – “Blue Immersion” sarà impegnato il 3 settembre presso il Bar del Corso. Diane Peters (voce e arpa), Pierluigi Balducci (basso) ed Enzo Carpentieri (batteria) eseguiranno i brani contenuti in Blue Immersion, progetto dell’eclettica musicista australiana nel quale figurano sue composizioni a metà fra jazz sperimentale e musica etnica.

Il 4 settembre, al 300 Gradi Gourmet,toccherà al Soul Faces 4et, con Vincenzo Baldassarre (voce), Fabio Rogoli (synth e piano), Giancarlo Martino (basso) e Cristian Martina (batteria). Intramontabili pezzi di Ray Charles, Marvin Gaye, Prince e D’Angelo, rivisitati in chiave moderna, costituiscono l’ossatura del loro repertorio.

Il 5 settembre, al Bar Chopin, “N” Jazz Trio – “Redemption” con Eugenio Macchia (piano), Camillo Pace (contrabbasso) e Marcello Nisi (batteria). Progetto ideato dal batterista tarantino, è improntato su alcuni capolavori di Herbie Hancock e Mulgrew Miller, reinterpretati ad hoc, unitamente a composizioni originali.

Il 6 settembre, Michael Rosen Italian Quartet, line-up formata da Michael Rosen (sax tenore), Domenico Sanna (pianoforte), Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Marcello Di Leonardo (batteria). Il quartetto, diretto dallo straordinario sassofonista statunitense, suonerà brani originali di Rosen tratti dal suo album Sweet 17, ma anche standard riletti di Parker e Jobim, per un concerto emozionalmente coinvolgente.

Il 7 settembre sarà Largo San Marco (storica location del festival) ad ospitare Giovanni Amato Quartet feat. Max Ionata, formazione costituita da Giovanni Amato (tromba), Pietro Lussu (pianoforte), Vincenzo Florio (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria) e dall’ospite Max Ionata (sax tenore). Questo ensemble guidato da Amato, uno fra i migliori trombettisti jazz italiani degli ultimi 25 anni, presenterà famosi standard da lui rielaborati e sue composizioni originali, da ascoltare in un live, intriso di swing, che promette spettacolo, anche grazie alla presenza di uno tra i sassofonisti italiani più apprezzati in ambito internazionale come Ionata.

Il sipario calerà l’8 settembre, ancora in Largo San Marco, con Chiara Civello – “Eclipse”, accompagnata da due luminosi talenti come Seby Burgio (pianoforte e tastiere) e Federico Scettri (batteria). Chiara Civello, che oltre a cantare suonerà chitarra e pianoforte, presenterà Eclipse, sua creatura discografica incentrata su composizioni originali da lei firmate, nonché cover reinterpretate. Questo album è frutto di una fascinosa commistione imperniata su un pop italiano assai raffinato e musica brasiliana. Lei, con la sua voce leggiadra e con la sua affascinante grazia interpretativa, è sempre capace di attirare l’attenzione del pubblico. �

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