Il sax di Nubya Garcia trascina la platea di Bari in Jazz 2025

Seconda serata a Locorotondo per il Festival Metropolitano Bari in Jazz 2025, con la direzione artistica di Koblan Amissah Bonaventure. Sul palco la talentuosa sassofonista britannica Nubya Garcia.

Il compito di aprire la serata è stato affidato al gruppo “Saint Voyage” composto da Vince Abbracciante in una veste insolita al Rhodes piano ed elettronica, Gaetano Partipilo al sax alto, Giovanni Angelini alla batteria e Dario Giacovelli al basso elettrico. Ospite della serata, per i primi tre brani, la cantante Simona Severini. Saint Voyage presenta una ricerca musicale spirituale che fonde jazz, groove, hip hop, afro beat e musica ibrida.

Simona Severini è nata a Milano, di formazione chitarristica classica, Simona Severini ha avuto l’opportunità di cantare con noti musicisti e compositori italiani nel campo del jazz e della canzone d’autore, tra cui Pacifico, Enrico Pieranunzi (con il quale ha registrato album in Italia e Francia e con cui collabora tuttora), Giorgio Gaslini, Gabriele Mirabassi e altri. Seppur giovanissima, la sua prima incisione a suo nome è del 2011 (La belle vie). Nel 2019 ha cantato al Quirinale, davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che l’ha nominata “Cavaliere della Repubblica Italiana”.

Cinque brani in tutto, tre con la cantante Simona Severini. Mentre nella parte iniziale si è creata un’atmosfera rarefatta, nella seconda parte il clima è cambiato radicalmente, con un Vince Abbracciante (questa volta senza fisarmonica) e Gaetano Partipilo che hanno davvero dato il meglio di sé, trascinati da una ritmica incalzante di Giacovelli e Angelini.

Subito dopo questa breve ma intensa esibizione, è salita sul palco la sassofonista Nubya Garcia con il suo gruppo.
Nubya Garcia, classe 1991, è nata in un sobborgo di Londra, da madre guyanese , e padre originario di Trinidad. Ha iniziato a studiare il sassofono all’età di 10 anni, con Vicky Wright. Garcia entrando a far parte della Camden Jazz Band, prima di unirsi al programma jazz junior della Royal Academy of Music . Ha frequentato laboratori musicali per giovani alla Roundhouse di Camden e anche i Tomorrow’s Warriors sotto la direzione di Gary Crosby.

Mentre era ancora a scuola, ha ricevuto una borsa di studio per un programma estivo di cinque settimane al Berklee College of Music di Boston. Durante un suo anno sabbatico, ha studiato con l’ex membro dei Jazz Messengers Jean Toussaint. Nel 2016, Garcia si è laureata con lode al Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance , in Jazz Performance. 

Nel 2017, Garcia ha pubblicato il suo EP di debutto Nubya’s 5ive. Nello stesso anno, la sua band ha aperto il festival mondiale di Gilles Peterson a Sète; l’anno successivo ha suonato al NYC Winter Jazz Festival e al JazzFest Berlin .

Nel suo EP del 2018 “When We Are”, Garcia ha dimostrato come l’elettronica può essere utilizzata in un ambiente jazz dal vivo.

Garcia si è esibita in diversi festival nel Regno Unito tra cui il Love Supreme Jazz Festival e il North Sea Jaz Festival. È stata la protagonista di spettacoli da tutto esaurito al Ronnie Scott’s Jazz Club.

Ha pubblicato il suo album di debutto in studio “Souce” nell’agosto 2020 con l’etichetta Concord Jazz. L’album è stato inserito in diverse classifiche dei migliori album di fine 2020. Nel luglio 2021, l’album Source di Garcia è stato selezionato per il Mercury Prize 2021. Nel dicembre 2020, Garcia si è unita a una band di musicisti jazz britannici chiamata London Brew per realizzare l’album omonimo ispirato a Bitches Brew, pubblicato successivamente a marzo 2023.

Nubya Garcia ha debuttato con la sua band il 18 agosto ai BBC Proms del 2021, tenutisi alla Royal Albert Hall di ricevendo dal Daily Telegraph una recensione a cinque stelle.

ll 15 settembre 2023, alla Royal Festival Hall, Garcia ha eseguito con la Nu Civilisation Orchestra  (NCO) una loro rivisitazione dell’album “Focus” di Stan Gets del 1962, ottenendo ottime recensioni.

Garcia ha pubblicato il suo terzo album intitolato “Odyssey” nel settembre 2024. 

Con lei sul palco, uno strepitoso Lyle Barton alle tastiere, Sam Jones alla batteria e Max Luthert al contrabbasso. Quattro musicisti più che affermati sulla scena attuale londinese, capaci di produrre un sound fresco e accattivante, ma senza dimenticare la tradizione. Davvero coinvolgenti i duetti tra la Garcia e Barton, spesso sfociati in straordinari assoli da parte di entrambi, con una sezione ritmica sempre incalzante, senza soste.

Tutto il pubblico ha subito potuto notare l’abilità con cui questa band riesce a miscelare suoni e melodie diverse, proponendo una musicalità fresca e attuale, senza però chiudere le porte alla tradizione.

Garcia ha citato i famosi sassofonisti jazz Dexter Gordon , Sonny Rollins e John Coltrane , così come il trombettista Miles Davis e la pianista-compositrice Mary Lou Williams , come i suoi “eroi musicali”, includendo anche gli Steel Pulse , una band reggae di Birmingham con sede nel Regno Unito, tra le sue ispirazioni musicali.

E in alcuni momenti del concerto è stato facile trovare un’affinità del suono della Garcia con quella di grandi maestri del sassofono come Sonny Rollins o John Coltrane.

Un’ora e mezzo di concerto senza soste, ad un ritmo più che sostenuto, con assoli degni di nota da parte di tutti e quattro i musicisti che hanno mostrato un forte affiatamento ed interplay.

Dopo la serata precedente, tutta dedicata a musicisti attivi sulla piazza di New York, il confronto con questi musicisti londinesi non ha fatto altro che evidenziare le peculiarità di ciascuno, rendendo godibilissime le due serate.

Il Festival metropolitano Bari in Jazz continua con quattro date su Bari, in attesa di una lunga kermesse ad agosto, presso il Minareto della Selva di Fasano.

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

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